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#1 |
Distinguished Member
Join Date: Mar 2004
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Concordo con Simona...il mio corso di laurea si occupa di tutela ma anche di gestione,purtroppo in alcune zone l'intervento umano nel controllo dei selvatici è importantissimo sia per l'equilibrio dell'ambiente che della fauna stessa(per non parlare della salvaguardia di quei pochi,pochissimi che per farci mangiare un buon formaggio biologico si fanno un mazzo quadro..)
eviteri anchio di augurare la morte ad una categoria intera(in quanto conosco molte persone,mio babbo stesso quando era un cacciatore)che non si sognerebbero minimamente di fare atrocità del genere. purtroppo il fatto che ci siano persone armate comporta dei rischi e io sono la prima a cui girano i maroni perchè fino alla fine di gennaio mi tocca cercare oasi,parchi,zrc in cui liberare Miki per paura di incontrare i cacciatori(con il rischio di beccare la forestale e prendermi una multa..) il discorso della gestione faunistica è una cosa talmente ampia e complicata che è riduttivo dire"stop alla caccia" e "i cacciatori sono tutti degli stro@@i" perchè non è cosi. Ci dovrebbero essere più controlli,più guardie venatorie,più guardie forestali e provinciali a vigilare su quei cacciatori che infrangono le leggi(157/92)in materia di caccia e i reati dovrebbero essere puniti più severamente. Rimango comunque dell'idea che le persone che hanno compiuto questo atto dovrebbero bruciare all'inferno.
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Antonella&Miki "Andai nei boschi,perchè volevo vivere con saggezza e profondità ,succhiare il midollo della vita e non scoprire in punto di morte,che non avevo vissuto" |
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#2 |
Gran figl de putt Member
Join Date: Jan 2006
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...considerando che è l'intervento umano a rompere gli equilibri e far si che si necessiti di un nuovo intervento umano importante per un equilibrio decretato dall'uomo, di quale natura dovrebbe essere l'intervento nel controllo degli umani?
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#3 |
Distinguished Member
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Ale non siamo stati noi a rompere gli equilibri..vallo a dire a chi per primo ha iniziato a tagliare gli alberi,ad addomesticare gli animali,ad allevarli o a cacciarli per sopravvivere..
ormai gli equilibri sono stati sballati e lasciare che l'ambiente si riequilibri significherebbe arrivare al caos,all'estinzione di specie animali e vegetali poi una volta che si è arrivati al deserto lasciare che la natura prima con piante pioniere,poi con piante eliofite e infine sciafile si riprendesse il suo spazio... credo che in qualche centinaia di anni forse ci potremmo essere... perdendo magari di biodiversità ma chissene... ![]() Sono la prima a dire che ci dovrebbero essere il triplo di controlli ,giorno e notte,pene davvero dure e esami per il porto d'arme che siano veramente sbarranti,eliminare alcune tecniche di caccia(come la caccia in battuta al cinghiale che è una caccia tradizionale toscana),eliminare le aziende agrituristico-venatorie(che non hanno alcuna utilità ai fini dell'ambiente) e tante altre cose... Sono schifata al solo pensiero che la caccia venga vista e vissuta come sport...non è uno sport ma dovrebbe essere solo uno strumento al servizio dell'ambiente,di cui non se ne dovrebbe abusare MAI,soprattutto per la soddisfazione personale. Anche solo andando a fare un piano di tagli che serviranno per costruire la scrivania su cui tu scrivi ci deve essere un riassestamento anche faunistico,una popolazione dimensionata all'ambiente è una popolazione vitale e sana,una popolazione sovradimensionata al contrario sarà una popolazione con soggetti inclini ad ammalarsi e a patire la fame...
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Antonella&Miki "Andai nei boschi,perchè volevo vivere con saggezza e profondità ,succhiare il midollo della vita e non scoprire in punto di morte,che non avevo vissuto" Last edited by wilupi!; 27-09-2009 at 13:50. |
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#4 |
Gran figl de putt Member
Join Date: Jan 2006
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..il problema, puramente etico-filosofico se vogliamo, è che è l'uomo a stabilire quale sia l'equilibrio, ed è sempre un equilibrio, anche quando apparentemente volto al bene della natura, concepito una visione antropizzata della Natura. La Natura ha i suoi equilibri e i suoi squilibri che si alternano dalla notte dei tempi...il problema è l'equilibrio che l'uomo determina essere giusto...è sempre un equilibrio antropiforme.
Ho scorazzato per molto nelle catene montuose della Sierra Madre del Sur (Messico-Guatemala), tra zone dove le multinazionali statunitensi del legname hanno fatto scempio, zone dove il rapporto tra un'antropizzazione arcaica (indio e semi-indio) e la natura era garantito solo dalla guerriglia Loxichaa...zone dove le istituzioni con dei bei parchi ed esperti biologhi determinavano l'equilibrio e zone completamente disabitate dove la natura ne faceva da padrona..insomma al lato pratico la visione istituzionale dell'equilibrio bilogico è ben diversa da dove l'equilibrio naturale è instaurato per la mancanza dell'uomo, o in quelle zone ove la distruttività dello stesso è limitata dall'uso delle armi... ...che l'Italia sia ormai un paese disatrosamente antropizzato è fuori da ogni dubbio e che purtroppo le risorse di cui parli sono forse le uniche per avere il male minore...la mia era una considerazione puramente etica e riflessiva. |
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#5 | |
Gran figl de putt Member
Join Date: Jan 2006
Posts: 2,638
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#6 | |
Member
Join Date: Aug 2004
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una cultura e passione per le armi, per i cani, per la selvaggina e soprattutto cucinare la selvaggina, inutile fare gli ipocriti, a meno che non si viva come quei santoni indiani che spazzano davanti a loro, prima di procedere nel cammino onde evitare di calpestare le sacre bestiole, o che si sia vegetariani convinti, ma comunque il solo fatto di usare l'auto, non ci differenzia certo da chi va a caccia ovviamente rispettosamente. Ma che la caccia serva a salvaguardare qualche cosa è come dire che l'airbag serve in uno scontro frontale con un auto treno! Che poi per ridurre un sovrannumero di cervi o cinghiali si deleghino i cacciatori è solo perchè la forestale non può (..diciamo ..non può) stare a giornate a sparare a cervi o a cinghiali, delega chi già lo sa fare bene e in più lo Stato ci guadagna con le tasse governative e regionali. Non penso che la stragrande maggioranza dei cacciatori che fanno la levataccia per andare a caccia pensino a quanto salvaguarderanno l'ambiente oggi, ma piuttosto ... se riusciranno a prendere l'ambitissima beccaccia! Preferisco quelli che mi dicono che la caccia è un piacere personale, come andare a pesca, come andare in barca, ecc ecc.... il tutto nel rispetto degli spazi e libertà e sicurezza altrui! ma poichè la caccia è pericolosa, come altri sport pericolosi deve svolgersi in ambienti adatti ... le A.A.V. e le A.F.V. non seviranno all'ambiente come dice Antonella, ma servono al controllo, al ripetto delle leggi, alla prevenzione, alla sicurezza, alle tasche di chi le gestisce e a chi vuol andar per boschi senza rischiare di esser ferito col beneplacito della legge. Magari per risolvere il problema degli animale FERITI e agonizzanti, (oggi sono un pò cinica ![]() che mi pare ce ne sia bisogno da quello che raccatto in giro e poi rilibero (che se me li trovano in casa prima della consegna al Centro Recupero, mi ci becco pure il penale). Infine il problema è anche che non mi pare che sia così difficile avere la licenza di caccia! ![]()
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http://www.canelupocecoslovacco.net ____ - ... non sò se mi sono spiegato! Disse il paracadute al paracadutista. Last edited by rosa; 27-09-2009 at 18:27. |
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#7 | |
Member
Join Date: Aug 2004
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Antonella, ad una mostra zootecnica la Fiera Agricola Mugellana 2009 - Borgo San Lorenzo - Firenze dove c'erano allevatori di pecore di varie razze (c'era una gara morfologica), mentre ero lì che guardavo le pecore e sopra ogni recinto c'era tutta la solfa del nome dell'azienda biologica, formaggio biologico, fieno biologico, ecc ecc ...biologico un ometto, pastore in pensione, che aveva troppa voglia di dirlo, mi dette una gomitata e mi disse: - biologico?..ma che vuol dire biologico?, ma guarda ste pecore cosa stanno mangiando? Guardo e vedo mangime in pellet, leggo l'etichetta e c'è scritto soya OGM, e lui continua: -eppoi dovrebbero dire naturale, cosa vuol dire biologico? e quando si ammalano? non le curano? era perplesso, concordammo che il biologico non esiste! sarà questo un caso unico? infatti è una moda mentale che è un pò come il permesso alla balneazione, basta alzare o abbassare i livelli per avere la balneazione, così come alzare o abbassare le percentuali di anticrittogamici o medicinali o mangimi trattati, per affibbiare il marchio di biologico! "soglia di tolleranza", soglia definita “rilevabile” dello 0,1%, ecc ecc percentuali ma CHI è che stabilisce tutto ciò! a me il biologico non m'incanta più! saluti e formaggi (si diceva vero?) ![]()
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http://www.canelupocecoslovacco.net ____ - ... non sò se mi sono spiegato! Disse il paracadute al paracadutista. Last edited by rosa; 27-09-2009 at 18:02. |
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