28-09-2009, 20:14 | #61 |
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In teoria è meglio finire impallinati che nelle batterie d'allevamento.
Magari la caccia in sè non è cosa sbagliata, ma piuttosto è un orrore come possa essere effettuata. A me piacciono tantissimo sia le pappardelle al ragù di cinghiale che le costate ai ferri... Anche al mio cucciolo, che però con me casca male: l'ultima volta che ho congelato del filetto e della fesa ho buttato tutto dopo 2 anni, perchè per me fame significa carboidrati (sono preferenze che dipendono dal gruppo sanguigno) quindi mangio pochissima carne perchè non ne sento il bisogno.
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28-09-2009, 20:16 | #62 | |
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ODDIO LE UNGHIE ROVINATE!!! eehe eh
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29-09-2009, 08:04 | #63 |
e la zecca Misha
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sempre in battuta posso risponderti che se c'è una che non ci tiene a queste cose, bhè...quella sono proprio io! a dirla tutta, se proprio vuoi saperlo, la mattina esco di casa senza nemmeno pettinarmi!
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29-09-2009, 09:56 | #64 |
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Volevo evitare questo tipo di considerazioni (perché sono un po’ fissata e capisco di risultare pesante).. e anche se sono OT .. le faccio comunque
Io credo che morire cacciati non sia assolutamente peggio che vivere in batteria. Sono troppo sensibile all’argomento, per me e per la Isotta cerco di acquistare solo carne da allevamenti biologici , idem per frutta, verdura, uova e latticini. Da anni ho ridotto al minimo il mio consumo di carne e, di fatto, vorrei diventare vegetariana ma ammetto di non riuscirci del tutto perché la carne mi piace e mi piace tanto. Non credo affatto che il biologico non esista. Esiste eccome una possibilità di allevare in maniera dignitosa, solo che è dispendioso, impegnativo, e soprattutto .. interessa a pochi fissati (come la sottoscritta). Tutta sta premessa per dire che, in linea generale a me fa schifo la caccia, personalmente non riuscirei mai a praticarla. Ma ciò che più mi urta di questa pratica è sì il fatto che gli animali vengano accoppati ma soprattutto è quello che gli gira intorno. Possibile che un gruppo di persone tanto limitato nel numero abbiano tante libertà? E che per 3 mesi veramente abbiano più diritta delle persone che non cacciano? E perché io PER LEGGE non posso sciogliere il mio cane da nessuna parte e questi qui invece possono? Perché possono avvelenare altri animali e nessuno li ferma? Perché nessuno, e dico nessuno, compila i libretti dove annotare il numero di capi abbattuti in maniera veritiera? Parlo di persone che invece dei 2 (credo) fagiani consentiti ne fanno fuori 52! E perché possono gestire a loro piacere le razze autoctone, manipolarle e sistemarle a loro piacimento.. e sono pure finanziati per farlo! Queste soprattutto sono le cose che odio della caccia, non è solo una questione di animalismo. Quante di quelle persone che pochi anni fa protestavano contro l’uccisione dei bambi (che orrore questa terminologia da tg ) condannano a morte ogni giorno tantissimi animali mangiando quantità smisurate di carne proveniente da allevamenti intensivi? Mah, credo praticamente tutte. Ed è un tantinello incoerente come atteggiamento no? Perdonate la riflessione ma vedendo gli scaffali dei supermarket sempre stracolmi di carne..non vedo molta differenza tra i consiìumatori che richiedono questo bene (NOI) e i cacciatori. Anzi, io non avrei il coraggio di uccidere un animale per mangiarlo. Bon, scusate.. saranno riflessioni da fissata, ma se ognuno di noi avesse più rispetto per qualsiasi cosa mangia e si facesse più domande su come una bistecca viene "prodotta".. sarebbe un mondo migliore. E tra l'altro non avremmo bse, aviaria, H1N1 e compagnia bella.. ma è un'altra storia... perdonate l'OT
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La fedeltà di un cane è un bene prezioso che impone obblighi morali non meno impegnativi dell'amicizia con un essere umano *K.Lorenz* http://www.novivisezione.org/ Last edited by ElisaP; 29-09-2009 at 10:04. |
29-09-2009, 10:53 | #65 |
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ElisaP wrote:
...Quante di quelle persone che pochi anni fa protestavano contro l’uccisione dei bambi (che orrore questa terminologia da tg ) condannano a morte ogni giorno tantissimi animali mangiando quantità smisurate di carne proveniente da allevamenti intensivi? Mah, credo praticamente tutte. Ed è un tantinello incoerente come atteggiamento no? Perdonate la riflessione ma vedendo gli scaffali dei supermarket sempre stracolmi di carne..non vedo molta differenza tra i consiìumatori che richiedono questo bene (NOI) e i cacciatori. Anzi, io non avrei il coraggio di uccidere un animale per mangiarlo. Bon, scusate.. saranno riflessioni da fissata, ma se ognuno di noi avesse più rispetto per qualsiasi cosa mangia e si facesse più domande su come una bistecca viene "prodotta".. sarebbe un mondo migliore. E tra l'altro non avremmo bse, aviaria, H1N1 e compagnia bella.. ma è un'altra storia... perdonate l'OT Come non essere d'accordo... però vedi che allora non è un problema di caccia si! caccia no! E' un problema di etica, oltre che di conoscenza e, purtroppo, gestione del territorio, dico purtroppo perchè il fatto stesso che l'uomo esiste, ha comportato un disequilibrio... come disse il computerman nel film Matrix "il virus siete voi umani", paradossalmente e sottolineo paradossalmente il cacciatore ha tutto l'interesse a mantenere l'ambiente in equilibrio, difficile che trovi cacciagione in qualche zona industriale o comunque fortemente degradata. Il fatto che NOI esistiamo, con noi i NOSTRI comportamenti, ha implicato nel tempo una trasformazione deleteria per l'ambiente e gli animali che vi ci abitano (vano). Del resto la natura stessa si trasforma e a volte in modo disastroso, l'uomo è l'unico "animale" che ha coscienza di questo, questa coscienza "dovrebbe" portarlo a razionalizzare le risorse in prospettiva di una sua futura sopravvivenza, ma qui si inseriscono, "valori" quali religioni, ragion di stato, interessi di lobby ecc ecc... non se ne esce più... Per meglio comprendere ti porto un esempio: Esiste una varietà di uccello in montagna che si chiama Gallo Forcello, detto anche fagiano di monte, questo animale appartiene alla famiglia dei Tetraonidi ed è antichissimo, si presume sopravvissuto alla preistoria, proprio in virtù della sua "antichità" si sta autoestinguendo in quanto talmente consanguineo che le femmine producono poche uova e alcune volte "saltano" la cova. Come in quasi tutte le speci animali, al tempo degli amori, in primavera, i maschi ingaggiano lotte più o meno cruente per la supremazia dell'harem ( in poche parole "tromba" solo uno ) detta "lotta" viene chiamata in gergo "canto del gallo" di cui ti allego foto: /Users/ruggerozigliotto/Desktop/gallo].jpg (forse ) Ebbene i maschi "perdenti" vanno in seguito, alla ricerca dei nidi per rompere le uova, per "obbligare" in questo modo le femmine ad un ritorno del calore, nella speranza di ottenere così l'agognato amplesso... incuranti e ignoranti della loro stessa sopravvivenza, credo che in questo caso una corretta gestione del territorio dovrebbe prevedere un "prelievo" (fucilazioni) di un certo numero di maschi per ridurre questo deleterio fenomeno, in realtà il Gallo Forcello è un uccello superprotetto e salvo qualche caso sporadico di bracconaggio non è soggetto ad alcun prelievo venatorio, ma forse, in questo caso, il cacciatore avrebbe potuto portare un contributo... morale: a volte la morte garantisce la vita! esempi di questo tipo potremmo farne a decine, e dubito che molti "ambientalisti, animalisti ecc.ecc" conoscano così in dettaglio realtà legate all'ambiente che ci circonda... pensiamoci... Ciao |
29-09-2009, 10:55 | #66 |
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Last edited by duska; 08-06-2010 at 16:10. |
29-09-2009, 11:15 | #67 | |
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Ed il voto dei cacciatori è un voto che pesa, e che risulta appetibile a molti. Ti suggerisco una paginetta su cui riflettere Purtroppo, la disaffezione nei confronti della politica ha portato molti a rinunciare ad un diritto fondamentale. |
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29-09-2009, 11:32 | #68 |
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Altra paginetta -che risale al dicembre 2007- su cui riflettere
link «In Italia si spara a troppe poche specie» «Sono cacciabili solo una cinquantina di animali su circa 400 che popolano il territorio» Il leader di An, Fini: «Cacciatori trattati come cittadini di serie B, servono norme che diano loro più diritti» ROMA - Parola d'ordine, «rendere giustizia». A chi? Ai cacciatori d'Italia, che non possono essere «considerati cittadini di serie B». Ad essere convinto della discriminazione in atto nel nostro paese, è il presidente di An, Gianfranco Fini, che ha rilasciato, a tal proposito, un'intervista a «Il cacciatore italiano», organo della Federazione italiana della caccia. «CACCIATORI PENALIZZATI» - Una decina di domande per chiarire che Gianfranco Fini - un passato da cacciatore, recita l'incipit dell'intervista - sente «la responsabilità di un approccio serio e rapido al problema» e vuole «rispondere alle esigenze del mondo della caccia e del lavoro». Perchè «il cacciatore non può essere considerato un cittadino di serie B, chiamato alle urne con richiami propagandistici e - ammonisce il leader di An - subito dopo le elezioni, penalizzato dal ministro di turno». Quindi se cambiasse il governo- si legge nell'intervista - i cacciatori avrebbero delle speranze? «Credo che il governo cambierà presto», dice sicuro Fini. «Sono convinto che occorra una nuova legge che, pur tenendo nella dovuta considerazione la tutela dell'ambiente, non prevarichi le prerogative dell'uomo, anche se cacciatore». «NORME PENALIZZANTI» - Fini punta poi su un'altra questione: il carniere delle doppiette d'Italia. «Occorre dire che l'Italia ha una stagione venatoria più corta e leggi più restrittive rispetti agli altri Paesi europei; ad esempio- si lamenta il leader di An - si possono catturare meno di una cinquantina di esemplari delle quasi quattrocento specie che popolano la Penisola». Per Fini, a questo punto, «è necessario dare certezze al cittadino-cacciatore attraverso una legge che restituisca alla caccia la dignità di cui è stata privata». PROGETTI DI LEGGE - Fini ripercorre le ultime vicende della partita caccia. «In realtà - ricorda, riferendosi alla scorsa legislatura - una riforma della legge n.157/92, voluta da Alleanza nazionale, è arrivata fino alle soglie del Consiglio dei ministri. An, assieme ad altre forze politiche della Cdl, voleva una legge seria, condivisa da tutto il mondo venatorio e che potesse essere approvata in tempi brevi. I nostri parlamentari hanno lavorato seriamente in tal senso». Ma non si è raggiunto lo scopo. «Abbiamo cercato a lungo una mediazione, ma senza esiti positivi. La caccia coinvolge numerose componenti della società civile, ha una sua storia, una sua tradizione e rappresenta uno spaccato di vita per centinaia di migliaia di persone. Purtroppo non è stato facile trovare una soluzione che accontentasse tutti. Noi ci abbiamo provato, ma l'ostruzionismo dell'opposizione, che a parole si dichiarava favorevole a una legge che regolasse la materia mentre, nei fatti, vi si opponeva, le pressioni delle associazioni animaliste e la mancanza di unanime condivisione delle associazioni venatorie non hanno permesso di raggiungere lo scopo». In compenso, tiene a precisare il leader di An, «oggi che siamo all'opposizione, non abbiamo consentito di approvare una legge ancor più restrittiva per i cacciatori che l'attuale maggioranza, piegata ai diktat del ministro Pecoraro Scanio, voleva imporre a colpi di decreti». 06 dicembre 2007(ultima modifica: 07 dicembre 2007) Last edited by Antarctica; 29-09-2009 at 11:43. |
29-09-2009, 11:46 | #69 |
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E tra l'altro non avremmo bse, aviaria, H1N1 e compagnia bella.. ma è un'altra storia... perdonate l'OT
Queste malattie non esistono... o meglio magari esistono anche... ma vengono strumentalizzate |
29-09-2009, 11:56 | #70 |
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sempre politica, solo politica... ma siamo sicuri che sia così?
Numero dei cacciatori in Italia dal 1980 (dati ISTAT) 1980: 1.701.853 1981: 1.685.105 1982: 1.622.321 1983: 1.593.151 1984: 1.585.709 1985: 1.574.873 1986: 1.571.630 1987: 1.564.492 1988: 1.500.986 1989: 1.481.028 1990: 1.446.935 1991: 1.315.946 1992: 1.135.228 1993: 1.023.157 1994: 966.586 1995: 901.006 1996: 874.626 1997: 809.983 1998: 796.019 1999: 821.455 2000: 801.156 2001: 791.848 Siamo ancora sicuri che sia una lobby così forte??? Inoltre da più parti si "tenta" di abbinare un certo schieramento politico al concetto di cacciatore (vedi ultimo di Antartica) siamo sempre sicuri che sia così??? leggete un pò qua: 15 Settembre 2009 “Caccia, il Parlamento elabori proposte equilibrate” Veneziano contro gli opposti estremismi che stanno caratterizzando il mondo politico “Rispettare le vittime ed evitare le strumentalizzazioni rappresenta un dovere morale e l’indispensabile premessa per isolare tutte le iniziative parlamentari che non corrispondono alle esigenze di sicurezza dei cittadini e dei cacciatori. Alcuni politici, sedicenti amici dei cacciatori, si prefiggono di minare la gestione sociale della fauna selvatica e con essa il valore della stessa quale patrimonio di tutti gli italiani”: Osvaldo Veneziano, presidente nazionale Arci Caccia, interviene a pochi giorni dall’inizio della stagione per puntualizzare alcuni concetti chiave e per controbattere le prese di posizione di alcuni esponenti politici che in questi giorni si sono espressi sia a sostegno di un caccia non sostenibile ed equilibrata come i promotori del Ddl Orsi attualmente in discussione a Palazzo Madama o contro ogni forma di attività venatoria come i senatori Donatella Poretti e Marco Perduca. “Auspichiamo che il Parlamento, rifiutando gli estremismi e le provocazioni contenute nel disegno di legge di riforma della 157 e frutto di ‘proposte eversive’, voglia corrispondere agli interessi generali del paese rigettando il corporativo e demagogico estremismo da qualsiasi parte provenga. Al tempo stesso non accettiamo chi considera la caccia esclusivamente un’attività sanguinaria e socialmente pericolosa”. “In questo spirito – conclude Osvaldo Veneziano – non possiamo che apprezzare il metodo di lavoro della Commissione Agricoltura della Camere dei Deputati in tema di legislazione sui danni agli Agricoltori della Fauna Selvatica. Auspichiamo quindi che il Parlamento attivi rapidamente un Tavolo di concertazione con le Regioni e le categorie interessate sui testi predisposti alla Camera dei Deputati per risolvere i problemi aperti in materia ed evitare lo scontro, frutto delle proposte presentate al Senato”. MA CHI E' OSVALDO VENEZIANO? Osvaldo Veneziano è nato a Roma il 31.10.1952 e vive a Cetona (SI). Durante gli studi universitari ha espresso un forte impegno nel volontariato cattolico, successivamente nel movimento studentesco per giungere all’associazionismo democratico nell’Arci. Osvaldo Veneziano, oltre ad essere dirigente nazionale di Arcicaccia, accompagna l’esperienza venatoria con quella di membro della direzione nazionale dell’Arci, impegnata per la pace, i diritti civili, la solidarietà, contro l’emarginazione. È in quel periodo, dal 1979 all’1983, che l’Arci dà vita a nuove organizzazioni per rispondere a culture e sensibilità che si vanno affermando nel Paese, fra queste Arcigola, Legambiente, Arci Gay, Arci Ragazzi, ecc. Veneziano è fra i protagonisti di quel gruppo dirigente. Il suo impegno attuale è finalizzato all’affermazione dei valori per i quali nacque l’Arcicaccia: affermare l’attività venatoria l’uomo che sa vivere in armonia con la natura e, anzi, può esserne uno dei protagonisti nella difesa e nella produzione di fauna e ambiente. Per questo si oppone a tutti i tentativi che cercano di far diventare o apparire la Caccia come espressione di una volontà distruttiva ed egoistica e lavora, conseguentemente, per affermare una pratica del confronto e dell’incontro fra sensibilità diverse. Il suo obiettivo primario è: rendere possibile e consolidare irreversibilmente l’unità fra i cacciatori che condividono le finalità sopra esposte e l’incontro con gli ambientalisti non fondamentalisti e gli agricoltori. Con buona pace di chi si convince da solo che destra è male e sinistra è bene...o come disse qualcuno: FATTI NON PUGNETTE!!! |
29-09-2009, 12:02 | #71 |
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Anch'io voto, ma non ho alle spalle una lobby come quella degli armieri che porta avanti le mie cause...
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29-09-2009, 12:43 | #72 | |
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Quanto agli allevamenti intensivi, ho trovato interessante un'inchiesta di Report: http://www.report.rai.it/R2_popup_ar...085408,00.html |
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29-09-2009, 15:36 | #73 | |
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occorrono ancora delle restrizioni, controlli e maggiori distanze per la pubblica sicurezza! non capisco perchè subito se ci si scambia opinioni diverse si pensa che sia un litigio, non si può sempre avere toni edulcorati, mielosi e zuccherini, ogni tanto si discute, fatti i dovuti sostegni e condoglianze si affrontano argomenti per evitare che in futuro (la speranza è quella) NON ACCADANO PIù CERTI FATTI visto che si spera di debellare la piaga dei bocconi avvelenati, da chiunque siano stati messi!
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http://www.canelupocecoslovacco.net ____ - ... non sò se mi sono spiegato! Disse il paracadute al paracadutista. |
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29-09-2009, 16:23 | #74 |
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rosa wrote:
...visto che si spera di debellare la piaga dei bocconi avvelenati, da chiunque siano stati messi![/quote] questa è una delle nefandezze peggiori, chi agisce in questo modo a mio avviso non è ne cacciatore, ne uomo, ma solo e assolutamente e certissimamente una M..DA Si può discutere su tutto ma vigliaccate del genere non sono giustificabili in alcun modo. Su questo penso, spero si sia tutti d'accordo. |
30-09-2009, 00:43 | #75 | ||
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Il boccone avvelenato è uno strumento usato per raggiungere più obiettivi. - Eliminare potenziali predatori di quelle che bracconieri ed *alcuni cacciatori privi di scrupoli* ritengono debbano essere le proprie prede. - Anche gli allevatori sono stati diverse volte accusati di avere usato lo strumento del boccone avvelenato per eliminare lupi e volpi che rappresentano un'insidia per gli animali allevati. - Eliminare i randagi laddove le amministrazioni locali non hanno saputo dare attuazione alle leggi che mirano a contrastare e contenere il randagismo, ed allora si rischia di trovarsi di fronte a "privati cittadini che risolvono il problema a modo proprio". - Eliminare cani e gatti che qualcuno ritiene gli rechino particolare fastidio. - Strumento di ritorsione nei confronti dei proprietari di animali domestici. Se uno davvero vuole, un preparato ad azione letale lo riesce ad approntare con l'impiego di diverse sostanze, anche senza l'uso di sostanze la cui vendita sia controllata o sottoposta a particolari restrizioni. Ritenendo per tutte queste ragioni molto difficile eliminare la piaga dei bocconi avvelenati, resto dell'idea che l'unico strumento davvero efficace di cui disponiamo per difendere i nostri cani sia quello di insegnargli il più tempestivamente possibile il rifiuto dell'esca.
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http://fotografandolavitablog.blogsp...ai-potuto.html Il grande silenzio dei cani ci consola delle futili parole degli uomini. Chaumont Silence is the most perfect expression of scorn. G.B.Shaw Last edited by Darkness; 30-09-2009 at 01:12. |
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30-09-2009, 09:41 | #76 | |
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L'unico modo per eliminarla è l'educazione e l'nformazione ma ci vorrà ancora qualche generazione temo! |
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30-09-2009, 09:53 | #77 |
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Viste le dimostrazioni di sè che ha saputo dare sinora l' humana natura, temo sia una battaglia persa.
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