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Carattere & la crescita del cucciolo Come relazionarsi con un cucciolo, problemi più comuni, come risolverli... |
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28-12-2009, 14:36 | #281 | |
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Per un figlio sicuramente nel 99% dei casi, se hai un impegno oppure decidi di uscire per i fatti tuoi, ci sono i nonni che non vedono l'ora di tenerlo, per un cane trovare un nonnositter che ha la tua stessa passione è molto più difficile...
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Francesca, Leonardo, Duccio & Branko |
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28-12-2009, 16:50 | #282 |
Junior Member
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raziocinio
premessa:
ho 22 anni, studio all'uni a Roma ed anelo, ma non possiedo un clc. non ritengo di avere le giuste condizioni per poterlo adottare ed aspetto il giorno in cui sarà possibile. intanto mi adopero per approfondire il più possibile le mie conoscenze sul mondo animale, cinofilo in particolare, e di aumentare il mio bagaglio esperienziale sulla razza; grazie a libri e corsi, al sapere di mia cugina veterinaria ed alla gentilezza dei padroni di clc miei amici. in famiglia comunque abbiamo un meticcio. quindi parlo ufficialmente da non possessore di clc. leggendo questa discussione mi salta subito all'occhio come mancanza di informazione e pregiudizio generino visioni distorte e portano a comportamenti insensati e senza basi comprovate. inoltre se davvero le condizioni per avere un clc sono quelle che alcuni enunciano mi viene da pensare che, escluso un pugno di persone, forse il clc non è adatto alla convivenza con l'uomo civilizzato. ma facendo un passo indietro, penso che sia solo una presa di posizione estremista e incorretta. ritengo che l'avversione a senso unico per i farmaci sia un comportamento assolutamente infantile ed irrazionale. i farmaci sono una grande conquista dell'uomo ed in quanto tale vanno sfruttati e considerati. ovviamente bisogna ricorrervi in modo razionale, ovvero senza abusi, con le giuste motivazioni ed il giusto farmaco. è grazie ai farmaci che la medicina moderna può operare al livello al quale siamo giunti. è indubbio che nella nostra società vi sia un abuso ed un uso a volte ingiustificato dei farmaci. ma voler combattere i farmaci a spada tratta è come voler tornare indietro di circa 200 anni.. mi sembra di notare che non pochi tendano a considerare il proprio peloso adulto alla stregua di un neonato umano e forse anche in modo più apprensivo. il primo ad instillare l'ansia a volte è proprio il padrone. adottare un cane comporta l'adozione di tutto un pacchetto di responsabilità e doveri a cui non si può venir meno. ma non bisogna eccedere e uscire fuori dagli schemi. sembra quasi che decidere di condividere la vita con un clc comporti l'isolamento dalla società civilizzata per far ritorno alle condizioni del pleistocene. io ho intenzione di fare molto sport, di godere appieno della natura e di condividere il più possibile la mia vita con il mio futuro quadrupede e sono conscio che dovrò rinunciare ad alcune cose ma è una rinuncia più che accettata visto quello che otterrò in cambio. sono conscio che per colpa dello scarso livello di civiltà nel nostro paese è difficile muoversi con il peloso al seguito ma è pur vero che lo stesso deve imparare a restare solo o comunque separato dal padrone in caso egli abbia necessità di uscire e non potersi portare dietro il cane. andare a fare la spesa, andare in ospedale, andare a lavoro, etc. sono cose che quasi nessuno può fare con peloso al seguito. ed inoltre mi sembra anche sbagliato rinunciare al cinema per via del cane, come se lui non potesse stare un paio d'ore senza il boss per, mediamente, una o due volte al mese. a parer mio l'unica questione seria è quella del luogo dove tenerlo, con chi tenerlo e del come educarlo. tutto il resto è solo una conseguenza della scelta di voler adottare un clc e del come lo si cresce.
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Io sono il Lupo/la fame è mia compagna/la solitudine la mia sicurezza./Io giaccio di notte/freddo è il mio letto/il vento la mia coperta./Io sono il silenzio/un'ombra nella foresta/impronte lungo il fiume./La mia corsa è un lungo inseguimento/di scintille di fuoco/dalla pietra focaia della notte./Io sono ucciso ma mai distrutto/io sono il Lupo. Last edited by arF«; 28-12-2009 at 16:54. |
28-12-2009, 17:37 | #283 | |
Junior Member
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Comunque, tornando a noi: voi attribuite al cane, di fatto, la possibilità di astrarre. L'ansia è: Code:
Disturbi d'ansia L'ansia è una situazione in cui le risorse, mentali e fisiche, di un individuo sono attivate. La distinzione tra ansia e angoscia risiede, per alcuni studiosi, nel fatto che l'ansia è sul versante psichico mentre l'angoscia sarebbe legata agli aspetti somatici (come il senso di oppressione al petto). Per alcuni l'ansia, quando non è esagerata, non solo è normale, ma è anche funzionale, mentre l'angoscia è la sua espressione nevrotica o psicotica. La fobia riguarda un timore eccessivo per particolari oggetti o situazioni che non dovrebbero, comunemente, procurarlo. Si distingue dalla paura in quanto quest'ultima cessa di fronte agli elementi di realtà, mentre la fobia persiste ed è il soggetto stesso a riconoscerne l'irrazionalità. La paura è un'emozione. Essa ha una fondamentale funzione di difesa e prepara l'organismo a reagire nel modo più adeguato in caso di pericolo. La paura può essere causata da uno stimolo reale o immaginato, dall'urgenza di una situazione o dalla sua anticipazione. Se si può dire che la paura ha un oggetto, questo non sembra essere altrettanto valido per l'ansia, che non ha oggetto, o nel caso esista, risulta indefinibile. Il paragone tra ansia e paura è interessante nei termini della funzione anticipatoria dell'ansia. Quando l'ansia è normale, la sua funzione anticipatoria prepara il soggetto ad affrontare una situazione (ad esempio l'ansia da esame, probabilmente indurrà lo studente a concentrarsi sui libri), mentre quando è anormale, nei termini di un'eccessiva intensità o di pessimismo, può paralizzare e bloccare l'individuo diventando patologica (come quando le persone non riescono a salire su un aereo o anche più semplicemente su un treno o un autobus). Se tu non avessi adoperato i comportamenti errati che hai descritto, il cane avrebbe sofferto di questa patologia lo stesso? @Valentina: dai danni che ha combinato Misha deduco che anche lei avrebbe sofferto di ansia da separazione, giusto? Oppure distruggeva tutto perchè stava 8 ore (tiro ad indovinare eh) chiusa in appartamento?
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28-12-2009, 17:45 | #284 |
Junior Member
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no scusa...io ho perso il filo...
allora fammi capire barker, secondo te non si può parlare di ansia e tantomeno di ansia da separazione nei confronti dei cani? perchè i cani non possono provare ansia da separazione al contrario degli umani (tra l'altro cosa molto ricorrente nei bambini, io stesso mi ricordo che da piccino, qnd venivo lasciato all'asilo piangevo.. piccolo OT) sto cercando di capire il tuo punto di vista...
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- marco, akira, hanuk qualche scatto... >> www.marcocavalazzi.tk << dipingi??? >> www.cavourartgallery.it << |
28-12-2009, 17:46 | #285 |
e la zecca Misha
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misha ha sofferto di altre mille cose ma NON di ansia da separazione..... tanto è vero che (e qui può confermartelo chi la conosce e la vive tipo giuseppe e/ petra) che è indipendente!
l'ansia da separazione di cui parla marco - CREDIMI - è tutt'altra cosa, se non avessi auto l'occasione di vederla su petra con aneddoti di giuseppe inclusi forse non crederei che un cane possa star così male .... e quando dico male, dico proprio male...... |
28-12-2009, 17:56 | #286 | |
Junior Member
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Il mio punto di vista in realtà è molto semplice e naturale: i cani non possono soffrire di ansia. L'ansia è la paura verso qualcosa di immateriale, qualcosa che non crea stimolo materiale. Se un cane fosse in grado di soffrire di ansia sarebbe in grado di imparare le tabelline (l'algebra è un tipo molto comune di astrazione). Qua per chi ne ha voglia c'è un'interessante dissersione filosofica sull'argomento. Il tuo cane, se ho ben capito, ha iniziato a tre anni e mezzo a manifestare questi comportamenti, giusto?
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28-12-2009, 18:07 | #287 |
e la zecca Misha
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i cani soffrono per il distaccarsi (e bada bene non uso appositamente la parola separazione) dal padrone
tutti i cani ne soffrono, chi più chi meno! chi impara con tanta pazienza a rimanere comunque solo (vedi alle tante misha, che una volta capito il giochetto ha smesso sapendo e potendo rimanere sola) chi invece anche se abituato da subito (giuseppe ha iniziato a lasciare petra sola appena presa) non c'è verso zia belarda (petra) ha 7 anni suonati, ma anche se ci convive con il suo malessere e quindi non è ai livelli descritti da marco, sta male, soffre e quando dico soffre parlo di respirazione affannosa, di ululati, etc.etc giuseppe mi raccontava che da piccola veniva presa da conati di vomito pesanti se lasciata fuori in giardino (con loro in casa!!!!!)! pensa che quando porto misha da giuseppe (ogni tanto teniamo allenate le befane a stare una a casa dell'altra per ipotetiche emergenze) mentre misha non fa una piega al fatto che io me ne vada, petra rimane alla finestra ad uggiolare ..... e io NON sono la sua padrona! |
28-12-2009, 18:15 | #288 |
Junior Member
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eh no...
fin da subito... cmq penso sia inutile perchè non penso di riuscire a farti cambiare idea, anche se ti facessi vedere i video, o se parlassi con la vet, o l'educatore cinofilo che ci ha seguiti... percui non so cosa dirti...evidentemente in questo anno abbondante di cure abbiamo solo plasmato il suo temperamento... anche se non cambi idea ti assicuro che sei in errore, e finchè sosterrai questa tesi porterai avanti una cosa sbagliata... oltre non so che dirti....
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28-12-2009, 18:46 | #289 |
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buon giorno a tutti,
sono giuseppe, proprietario di petra, cane che soffre di ansia da separazione. purtroppo non ho il tempo ne' di leggere tutte le pagine della discussione, ne' di raccontarvi gli infiniti aneddoti a proposito della ansia. Una cosa e' certa: ha una componente indipendente dalla nostra volonta' e dal nostro comportamento. e' qualcosa di innato e non di acquisito. Potrete smussarla col tempo - ma fino a un certo punto. Adesso ne dico una che potra' suonare un po' una provocazione: 1) se uno conosce questo disturbo (io la conosco, la vale anche perche' conosce il mio cane)...allora e' inutile che legga il post, nel senso che non ti aiuta sentire che ci sono tanti altri cani che la hanno. Va be', uno potra' essere parzialmente consolato dal fatto che ce ne sono tanti come il tuo.... ma in ogni caso e' una cosa a cui ci si abitua, e mi pare non serva a nulla farne un dramma. 2) se uno ha un cane che NON soffre di ansia da separazione....(ecco, non lapidatemi adesso) a sentire queste storie sara' tentatissimo di attribuire il comportamento bacato del cane ai proprietari che non hanno seguito un adeguato programma educativo. Attribuire al proprietario del cane questa "colpa" sarebbe estremamente superficiale. Non solo, ma sono certo che farebbe imbufalire alcuni proprietari di cani (sofferenti da ansia da separazione) che invece le hanno provate tutte, o quantomeno non hanno fatto nulla di sbagliato. Sia chiaro: io non mi metto in nessuna categoria, parlo solo in generale. Ma so che ad un certo livello, e' inutile colpevolizzarsi del proprio comportamento sull'esito (ansioso) del cane. I cani non sono tutti uguali. A quelli che dicono "ma scusa...ma quando tornavi a casa e la era cucciola era un po' troppo emozionata....tu le facevi le feste o la ignoravi? " Oppure "ma quando dovevi uscire....lo facevi con naturalezza? oppure magari la guardavi negli occhi perche' dispiaceva pure a te?" Lo sappiamo anche noi....proprietari di cani ansiosi come ci si deve comportare. Eppure, l'esito non sempre e' uguale a quello degli altri cani semplicemente perche' i cani non sono tutti uguali. Io posso dire con certezza che non ho mai tenuto dei comportamenti palesemente sbagliati. Eppure il risultato e' che ancora oggi la petrina soffre da ansia da separazione. E allora la cosa migliore da fare (per entrambi, cane e proprietario) e' accettare la cosa, conviverci e vedere di fare le cose in modo che portino al minor danno/disagio per entrambi. Io l'ho fatto da tempo, e tutto sommato ci si abitua. Dopo QUALCHE ANNO (sigh) iniziera' a non distruggere piu'... etc etc besossss |
28-12-2009, 19:59 | #290 | |
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Se nell'uomo l'ansia può essere alimentata da immagini astratte (paura di morire, lontananza dagli affetti, fobie varie) nel cane può nascere da elementi decisamente materiali e di importanza strategica per il cane: cibo, tana, branco. NB che parlo di origine dell'ansia, sebbene l'ansia per definizione sia la paura per qualcosa di indeterminato... Imho c'è sempre un'origine diretta all'ansia nel 90% dei casi, ma anche nei pochi casi in cui dipenda da disfunzioni neuronali, credo che possa parimenti colpire gli animali come l'uomo.
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28-12-2009, 20:03 | #291 |
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Agosto, ferma tutto.
Io non devo convincere nessuno e non devo essere convinto da nessuno. Quello che ho detto fin'ora è che non esiste l'ansia da separazione. Ciò non vuol dire che il tuo e gli altri cani abbiano problemi dovuti al distacco (cit.) dal proprietario più o meno accentuati. Se permetti, però, questo è ben diverso dall'attribuire una malattia mentale al cane. Ci sono cani che vengono curati con il Prozac per questa ca77o di ansia, hai presente che controindicazioni ha il suddetto psicofarmaco negli umani? Figuriamoci in una mente semplice come quella di un cane. Umanizzare il cane sia nei comportamenti sia nella capacità di pensiero è un errore colossale. Io non ho la soluzione. Non conosco i cani, non conosco la situazione e nonostante tutto potrei non avere un'idea giusta ed applicabile all'uopo. Quello che mi preme è che determinati comportamenti non vengano additati come psicosi o fobie. C'è sempre un motivo scatenante e trovandolo si arriva alla soluzione del problema. Somministrare farmaci che agiscono a livello di sistema nervoso centrale (la depressione del sistema nervoso è uno degli obiettivi degli ansiolitici) sperimentati sugli uomini lo considero pericoloso tanto quanto l'eventuale autolesionismo (accidentale) dell'animale nel panico; teniamo conto che non sappiamo gli effetti che suddetti medicinali possono avere sugli animali. Spero di essere stato chiaro.
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28-12-2009, 20:08 | #292 | |
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Se c'è uno stimolo ben definito che mi ricollega ad un evento (leggi trauma) subito tempo addietro quella è paura, non ansia! Lo stimolo è perfettamente reale e tangibile. Nell'ansia non c'è tangibilità, è essenziale la capacità astrattiva dell'individuo. Facciamo un esempio: ANSIA - sono a casa, sul divano. Ad un certo punto mi metto a pensare... Sono in un grande prato e, ad un certo punto, vengo aggredito da un cane. Ho paura. Torno in me e la cosa finisce. PAURA - sono in un grande prato e, ad un certo punto, vengo aggredito da un cane. Ho paura. Capita la differenza?
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28-12-2009, 20:21 | #293 | |
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Non è ansia, e non funziona così l'ansia. Esempio: Sono in un grande prato e, ad un certo punto, vengo aggredito da un cane. Ho paura. Torno a casa e dimentico il fatto. Mi siedo sul divano... Mi viene paura... brividi e panico. Ma non so il perchè... Non si capisce per che cosa si provi paura, ma vi è un'origine ben precisa. L'indeterminazione dell'ansia è dovuta solo all'ignoranza della sua origine. Analogamente ipotizzo l'ansia da trauma del cane abbandonato. Cane cresciuto in mezzo alla famiglia, viene abbandonato: soffre la fame, viene malmenato da altri cani, soffre il freddo e la solitudine. Trova un nuovo padrone ma appena lo lascia va in ansia, panico, ulula e gemita... Credi che nella sua testa immagini: oddio, ora il padrone mi lascia, tornerò a soffrire la fame, il freddo e il dolore...? Niente affatto: nessuna astrazione, soltanto associazione emotiva.
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28-12-2009, 20:24 | #294 | |
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Ciò non toglie che, con l'ultima frase, confermi quello che dico: l'ansia non esiste negli animali. L'ansia viene a noi perchè non sappiamo come gestire la cosa e da cosa dipende. P.S.: stavo leggendo la pagina 14 che avevo a ben vedere, con senno di poi, glissato completamente... Beh, su 'sto forum o si finisce a sparar cagate o non si è contenti vero? Non basta ridicolizzare l'opinione altrui senza per altro argomentare minimamente ma ci si man forte con i vari vassalli per dar forza alla propria battuta mascherata da video o chissà cos'altro... Adesso, da bravi, prendete le matitine colorate e tornate ad esercitarvi a colorare l'album di Biancaneve...
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Responsabile informatico del WIG Last edited by barker_cry; 28-12-2009 at 20:35. |
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28-12-2009, 20:40 | #295 | |
Distinguished Member
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Non si può negare che esistano cani afflitti da ansia, fobici, con disturbi della personalità, del tutto fuori di testa... e con tutti i crismi dell'ansia: tachicardia, affanno, aggressività immotivata, iperattività fino all'autolesionismo. Il mio sopra dell'ansia da trauma da abbandono era solo un esempio: ben lungi dal pensare che i cani che soffrono ansia da separazione siano stati maltrattati! Probabilmente Millan direbbe che per curare l'insicurezza si deve dare sicurezza al cane, e per fare ciò il metodo migliore è dare una guida forte al cane. Probabilmente ciò funziona perchè si sposta l'attenzione dell'ansia (per natura concentrata tutta sul proprio ego) verso una figura esterna.
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28-12-2009, 20:45 | #296 |
Aiko Sibillini Wolf
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Ma se come dici tu (barker)l'ansia non esiste negli animali,come mai alcuni soggetti hanno questi comportamenti distruttivi e a volte autolesionisti che vanno avanti x degli anni?
Guarda che non è una critica,sto cercando solo di capire perchè mi interessa... Cioè,il padrone esce,loro sono a casa da soli...il padrone torna sempre...non hanno subito maltrattamenti e il proprietario li ama e li educa correttamente...e allora perchè?Manca il capobranco e ok...ma...
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Roby Last edited by robykut; 28-12-2009 at 20:50. |
28-12-2009, 20:50 | #297 | |
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Responsabile informatico del WIG |
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28-12-2009, 20:51 | #298 |
Junior Member
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forse il problema sta proprio nel fatto che l'ansia come la concepisci tu (da umano) non è applicabile come congettura ad un cane...
e questo è corretto... . allora mettiamola così questo stato emotivo del cane ha come conseguenze degli atteggiamenti tipici e ripetuti nel tempo con tempistiche ben definite (alla stessa stregua di qualsiasi altra malattia) se non ti piace il termine ansia chiamala "patate" ma sta difatto che è quello. ANSIA - sono a casa, sul divano. Ad un certo punto mi metto a pensare... Sono in un grande prato e, ad un certo punto, vengo aggredito da un cane. Ho paura. Torno in me e la cosa finisce. questo secondo me è scorretto Sono in un grande prato e, ad un certo punto, vengo aggredito da un cane. Ho paura. Torno a casa e dimentico il fatto. Mi siedo sul divano... Mi viene paura... brividi e panico. Ma non so il perchè... anche questo secondo me è scorretto.. per me l'esempio pratico per definire l'ansia è vado in un grande prato, vengo morso da un cane, e tutte le volte che i miei amici o le persone mi invitano ad andare in un grande prato non voglio andarci perchè ho paura ci sia il cane che mi ha morso, e se ci vado, per tutto il tempo mi guardo in giro per vedere se arriva il cane che mi ha morso. ahh ecco mi è venuto in mente un esempio reale... mi preparo per uscire, cioè mi doccio, mi vesto e mi profumo, metto le scarpe ecc ecc e mentre faccio ciò il cane mi segue a vista sbavando e sbadigliando. questa è l'essenza dell'ansia da separazione che poi sfocia nel panico quando si manifestano le crisi
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28-12-2009, 20:54 | #299 |
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Povero Akira... poverino.... definitela come volete, secondo me state parlando della stessa cosa.
Certo, un cane non può avere male al piede... ha le zampe lui! maddai, e veniamoci incontro, che questa discussione è interessante! |
28-12-2009, 21:02 | #300 |
Aiko Sibillini Wolf
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Infatti...Oggi ero dalla mia veterinaria,quella di cui scrivevo qualche post fa e le ho chiesto un consiglio per quanto riguarda lo "svezzamento" di Havana...Visto che alcuni dicono che è meglio abituarli da subito a stare soli,altri che bisogna aspettare...
Ho paura di fare errori che poi pagherò (e soprattutto pagherà il cane) nel tempo...lei mi ha detto che prima dei sei mesi non bisogna abituare il cane a stare da solo...Io con kut avevo seguito la linea di pensiero opposta:da subito. La mia vet ha abituato il suo cane all'età di un anno,quando non essendo più un cucciolo e sentendosi più sicuro di sè è riuscito a gestire la separazione in modo più maturo...
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Roby |
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