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Old 17-11-2009, 15:39   #1
sciamalaia
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Magari non li avete ancora letti, non sono nulla di che, ma se volete passare 5 minuti leggendo qualcosa di diverso da una fattura o da un cartiglio...

Allarme, i lupi sono tornati
e spaventano gli allevatori


Le notizie di attacchi di lupi o cani inselvatichiti ormai sono quasi quotidiane. Tra le zone più colpite Grosseto, Lucca e Massa Carrara. Sarebbero 809 gli animali uccisi nel 2008. Si calcola che in Toscana al momento vivano 200 lupi e non fanno dormire sonni tranquilli agli allevatori

Le tracce sono ancora fresche. Per terra ci sono chiazze di sangue e una carcassa. Con brandelli di carne attaccati alle ossa e poco più. È il corpo di un agnello sbranato da un lupo. L’ennesimo. «Ora siamo corsi ai ripari e le teniamo tutte dentro la stalla», dice Danilo Corridori, allevatore a Roccalbegna (Grosseto), che quest’a nno ha subito la strage di sette pecore. E aggiunge: «Ma non è la loro condizione naturale. Perdono il latte o lo producono non buono».

Le notizie di attacchi di lupi o cani inselvatichiti ad animali da allevamento sono quasi quotidiane. Tra le zone più colpite ci sono Arezzo, Grosseto, Firenze, Lucca e Massa Carrara.
Nel 2007 sulla base delle rilevazioni della Regione Toscana sono stati 183 gli attacchi e 653 i capi abbattuti, lo scorso anno 182 con 809 abbattimenti. Ma è un dato sottostimato: solo il 10% dei casi viene denunciato. A consigliare l’omertà agli allevatori sono i costi di smaltimento della carcassa, circa 100 euro, e il carico di burocrazia.

La Toscana balla coi lupi. Gli avvistamenti anche alle periferie delle città sono in aumento. A proteggere il re dei predatori è oltre un milione di ettari tra boschi e aree boscate, il 50% della superficie regionale. Un verde regno in cui ha trovato un habitat ideale e prede in quantità. «Ma non c’è stata alcuna reintroduzione della specie», sottolinea Giovanni Piscolla, dirigente della Regione. Il lupo stando all’ipotesi più accreditata sarebbe salito in Toscana dal sud Italia.

«Dal 1994 ci sono dati costanti sulla sua riproduzione. È una presenza stabile con cui dobbiamo imparare di nuovo a convivere», sostiene Paolo Varuzza, biologo tecnico faunista, specializzato nel monitoraggio del più “temuto” predatore. Chi non li conosce preferisce descriverli cattivi, feroci, famelici, spietati, sanguinari, malvagi. Ma chi li conosce sa che tutto ciò non è vero. «È come se avessero impressa la figura di un uomo armato di fucile, appena ne avvertono la presenza scappano», dice l’esperto faunista. Anzi il re dei predatori si rivela un alleato prezioso per controllare l’esplosione demografica degli ungulati. «Il lupo è al vertice della catena alimentare, che non deve essere interrotta a nessun livello per mantenere l’equilibrio tra preda e predatore - spiega Varuzza - La presenza del lupo è un marchio di qualità del territorio».
È una “caccia” dai tempi lunghi quella al re dei predatori. I metodi più efficienti per rilevarne la presenza si basano sulle tracce che lasciano sul territorio: resti alimentari, feci e impronte. Gli ambienti frequentati dall’animale e le sue abitudini prevalentemente notturne lo rendono praticamente invisibile. E poi ci sono le segnalazioni raccolte sul territorio, specie dagli allevatori. Sulla carta geografica i segni si moltiplicano. Si stimano circa 200 lupi in Toscana, a cui però vanno aggiunti i cosiddetti “ibridi”, un po’ cani e un po’ lupi, che mostrano gli stessi comportamenti del re dei predatori e la stessa capacità di attacco al bestiame domestico. Il lupo, che vive in piccole colonie di quattro o cinque esemplari, è di casa sulla dorsale appenninica ma anche sul monte Amiata.

Nell’area fiorentina, in alcuni rilievi a nord della città, sul Pratomagno e sui monti del Chianti sarebbero una quarantina i capi presenti. L’ultima segnalazione è arrivata dal pisano, a due passi da Ponsacco. Per favorire la convivenza del lupo con le greggi quest’anno la Regione ha stanziato quattrocentomila euro per la prevenzione e altrettanto per il pagamento dei premi assicurativi per i danni causati da animali predatori. Il problema però va affrontato su scala extraregionale.

«Occorre rilanciare una strategia di conservazione del lupo che assicuri l’integrità della specie ma anche la tutela delle attività zootecniche delle aree agricole - afferma il presidente della Regione Claudio Martini, che ha la delega all’agricoltura - Trattandosi di un problema che per le sue specificità normative e per le sue dinamiche ecologiche su aree vaste travalica i confini regionali, molte delle possibili soluzioni si trovano nell’ambito delle direttive comunitarie a tutela dei grandi carnivori e di leggi nazionali che riguardano la gestione dei cani e di ibridi sfuggiti al controllo dell’uomo».


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Old 17-11-2009, 15:40   #2
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The household pets that are 'half wolf'

Move over Rover - a new "hybrid wolf" closely descended from wild animals is displacing more traditional dog breeds as family pets.







By Jasper Copping
Published: 8:37AM GMT 14 Nov 2009

Hybrid pups sell for up to £5,000 and once fully grown, the animals closely resemble wolves and even howl like the wild animal Photo: APEXNEWS


The animals are the offspring of European and North American wolves which have been mated with domestic dogs.
Animal groups have expressed concerns about the growing hybrid population, warning that the creatures could present a danger to humans, particularly children, who experts say are seen as "prey" by the animals.
In the US, where they have carried out a number of fatal attacks on children, hybrids are banned in some states and in others are only legal once they are five generations removed from wolves.
Chris Laurence, veterinary director of the Dogs Trust, said: "If you have genuine hybrid wolves inside people's homes then that is a worry. I would be very concerned about that, because of their behaviour towards children."
Dr Ros Clubb, wildlife scientific officer at the RSPCA, said:
"In a domestic environment the expression of natural behaviours could be unsuitable and potentially dangerous in a family home."
The growing numbers of hybrid wolves in the UK follows clarification of their legal status by the Department for Environment, Food and Rural Affairs, which means hybrids can be kept without a licence in this country if they are just three generations removed from the wild animal.
Hybrid pups sell for up to £5,000 and once fully grown, the animals closely resemble wolves and even howl like the wild animal.
They can be bred by crossing wolves with a range of dog breeds, including German shepherds, akitas, malamutes, huskies and inuits.
As well as the hybrids, two other breeds closely related to wolves are also growing in popularity in the UK, following the revised guidelines.
These are sarloos, from a cross between a timber wolf and a German shepherd, and the Czechoslovakian wolfdog, which was bred from a Carpathian wolf and a German Shepherd, to patrol borders along the Iron Curtain during the Cold War.
Andre Tanner, from South Molton, in Devon, owns a three-year-old male hybrid called Coosa, who is three generations from a timber wolf.
"He will play with me like a dog. Brought up properly, hybrids are civil. They are reasonably dog-like. They can be a bit aloof but also very friendly."
Charlie Richardson, a breeder who specialises in sarloos and who is now planning to breed hybrids, said:
“Hybrids can be good pets. For the right people in the right environment. You would never go back to an ordinary dog. The level of intelligence and social awareness in these animals is staggering. They really are special creatures. The big bad wolf myth is misleading.
“The hybrid - along with the Czechoslovakian wolfdog and the sarloos - are difficult dogs, but not in a dangerous s ense.”
However, Beverley Cuddy, editor of Dogs Today, added: “The relaxation in the law seems madness. To live in a domestic situation with a part-wolf is insane.
“Wolves are wonderful and much maligned in children’s fiction, but they are hugely different from dogs and should be kept separate. Hybrids are a potential disaster area.”



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Old 17-11-2009, 15:43   #3
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Vergeet uw trouwe hond, haal een halve wolf in huis


In steeds meer Britse huisgezinnen wordt de 'gewone' hond als huisdier vervangen door een 'hybride wolf', die nauw verwant is met het wilde dier dat ooit zo gevreesd werd, zo meldt de Sunday Telegraph.

Die dieren, waarvoor meer dan 5.000 euro moet worden neergeteld, lijken als ze volgroeid zijn sprekend op een echte wolf en maken zelfs hetzelfde jankende geluid, in plaats van het ons vertrouwde geblaf. Het gaat om dieren die het resultaat zijn van het vermengen van Europese of Noord-Amerikaanse wolven met gewone honden.

Tsjechoslovaakse wolfshond
Hondenrassen die het vaakst worden gebruikt voor deze vorm van kweken zijn Duitse herders, huskies of akilas. Populaire rassen die nauw verwant zijn met wolven zijn de sardoo en de

Tsjechoslovaakse wolfshond, een kruising tussen een herder en een Karpatische wolf die tijdens de Koude Oorlog veel werd gebruikt door communistische grenspatrouilles langs de Muur.

In de Verenigde Staten zijn deze halve wolven al enige tijd legaal en gegeerd. Nu heeft ook de Britse overheid beslist dat dergelijke rassen zonder speciale vergunning kunnen worden gekweekt en gekocht, vooropgesteld dat ze minstens drie generaties verwijderd zijn van hun wilde voorouder.

Fatale incidenten

De beslissing heeft tot verontwaardigde reacties geleid bij dienrenbeschermers, vooral omdat de wolfhonden in Amerika al verantwoordelijk zijn geweest voor enkele fatale incidenten met kinderen.

Een woordvoerder van de Britse dierenbescherming waarschuwde dat "in een huiselijke omgeving de uiting van natuurlijk gedrag bij dergelijke dieren gevaren met zich kan brengen. Dit worden nooit gewone honden". Vooral kinderen lopen gevaar, omdat de dieren hen volgens deskundigen gemakkelijk als potentiële prooi kunnen zien. (belga/mvdb)

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(se usate google translate qualcosa si capisce...)
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Old 17-11-2009, 16:04   #4
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questo thread finora..che dire..un"successone"....


è il caso di movimentarlo un po!
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Old 17-11-2009, 16:06   #5
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anche no dai...
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Old 17-11-2009, 16:52   #6
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speranza vana...

ad ogni modo,nel primo post,cè qualche considerazione sugli ibridi di cane e lupo "spontanei" in natura che vedrebbe concordi davero poki,qui, ma non solo qui

ibridi di cui però le tracce(intese come evidenze,magari fotografiche ) son pokissime(per non dire 0) e il piu delle volte campano una stagione,

proprio perchè la morfologia/fenotipo/ "cane"(che pure si fa pesare,vedi macchie bianche e orecchie in giu,caratteri dominanti)ha poca resistenza a far "la fatica" (vita)del lupo,e il piu delle volte sti ibridi creperanno x il freddo o simili (pelo meno efficente;legamenti meno efficaci,e così via)

quanto al lupo in toscana "arrivato da sud!"..beh ma da dove altrimenti,dal friuli??ma anche no!

che scoperta,insomma!!


psffro una cena in un ristorante di pesce (il piu costoso di bologna)a chi mi sottopone una foto di ibrido f1 cane + lupo ,in natura, "native and resident",accoppiamento spontaneo,intendo,non ideato da umano a monte,ovvio,fotografato in italia negli ultimi 50 anni

mi sa che la cena la farò da solo(ho gia vinto io)
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Old 17-11-2009, 17:01   #7
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Mi auto escludo dalla cena perchè questo cane non vive nei boschi...
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Old 17-11-2009, 17:05   #8
Sirius
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Bello Carlotta, grazie, con calma li leggo.
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Old 17-11-2009, 17:18   #9
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