Napoleone

[pisculli]

Alcuni giorni fa ho avuto un contatto inaspettato su facebook: mio cugino Michele. L'ho incontrato una sola volta 42 anni fa a La Spezia in occasione di un tragico evento: la morte di suo padre Saverio. Mi colpì per il suo dolore pacato di dodicenne consapevole (io allora avevo 16 anni).Mi dice che dal barbiere ha incontrato un altro Pisculli Michele proveniente da Ferrandina (Basilicata) e che questi gli ha confermato di avere un ceppo comune con quelli di Altamura (Puglia) da dove proveniamo noi. Mio cugino spinto ad un impulso inspiegabile cerca di me sul web. Trova la pubblicità del mio libro 'Italians' e riconosce la foto di copertina. Mi dice che come me è alla ricerca delle nostre origini e che ha scovato nella biblioteca 'Beghi' di La Spezia, fra gli oggetti presenti nel museo della resistenza, l'iscrizione nel registro ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) dio mio padre (allora aveva 14 anni) e di mio zio Vincenzo (16anni) come militanti attivi della brigata partigiana.....

[pisculli]

Le sue affermazioni hanno un forte impatto su di me e sui miei interlocutori americani. Leo Pisculli è uno psichiatra molto conosciuto in US ed è stato consigliere personale del mitico Arnold Schwarzenegger durante il suo mandato di governatore della California. Da decenni sta ricostruendo le sue origini italiane, partendo da quel mattino autunnale del 1900 quando suo nonno Luigi, avendo perso tutto per un investimento sbagliato, lasciava Ferrandina per andare a New York. Sono anni che cerchiamo di capire se siamo parenti anche se i miei avi vivevano ad Altamura. Leo è un tipo deciso ed ha convinto gran parte delle 200 famiglie americane a fare il test del DNa (ed ha appurato che hanno tutti origine da Luigi) e sono anni che cerca di convincere anche me a fare il test. Ora dopo questa affermazione non è più necessario farlo. Le ricerche di mio cugino danno una ulteriore conferma su ciò che ho scritto nel racconto (che inizia quella mattina del 1900 ed arriva ai nostri giorni)...

[pisculli]

...Saverio dopo la disfatta della campagna di Russia, riesce a ritornare a casa (La Spezia) in modo rocambolesco. E scopre che tutto è cambiato dalla sua partenza. Il fratello Giulio (appena 12 anni) è scomparso durante un rastrellamento tedesco e i suoi fratelli Giacinto (mio padre) e Vincenzo si sono uniti alla brigata partigiana per vendicarlo. Mentre Franco, il fratello maggiore, ha unito il suo destino a quello del Duce come ufficiale della Repubblica di Salò. Saverio ha promesso a se stesso che non avrebbe mai più imbracciato un'arma contro i suoi simili, ma è costretto a non mantenere questa sua promessa e per proteggere in qualche modo i suoi fratelli ancora adolescenti si ritrova con loro nella brigata partigiana. Quel mattino invernale, in montagna, i partigiani vengono accerchiati da ingenti forze di repubblichini e tedeschi. Saverio è l'unico dei tre fratelli, avendo combattuto in Russia, ad avere una esperienza adeguata con le armi da guerra. Colpisce con il mortaio un autoblindo che stava avvicinandosi alle loro spalle e ferma appena in tempo Giacinto che vuol dare il colpo di grazia all'unico superstite. Un ufficiale fascista che sviene ferito fra le loro braccia. Si accorgono esterrefatti che il mal capitato è Franco, il loro fratello maggiore......
domani vi dirò di Napoleone.
Michele