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| Incontri Incontri grandi e piccoli, ufficiali e privati. Semplicemente - dove puoi incontrarti con gli altri... |
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#1 |
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Strange Member
Join Date: Jan 2009
Location: Pergine /Vs Trentino
Posts: 882
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Infatti, credo in questi centri viene studiato il lupo in riferimento su i cani,credo, viene preso molto meno in cosiderazione il lupo in sè, quale da mio parere dovrebbe essere esclusivamente studiato in liberta... solo li puo esprimere suo comportamento naturale.. il lupi adottati, (detto con gentilezza) vengono allevati a mano, immagino per fare riferimenti sui cani in origine e di meno su i lupi...????
__________________
![]() Allora guardami negli occhi e capirai che io ti amo ancora... |
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#2 | |
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Junior Member
Join Date: Mar 2009
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#3 |
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Junior Member
Join Date: Mar 2009
Posts: 130
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Carissima Iskander
ero proprio lì anche io – anche se solo per un'ora – e ribadisco ciò che ho visto (sono anziano, ma non abbastanza per essermi bevuto il cervello). In merito al fatto che il lupo al guinzaglio sia stata una visone spiacevole sono d'accordo (anche se solo in minima parte), un po' meno su quanto lei dice in merito ai bioparchi. Lei probabilmente fa parte di quelle persone che vorrebbero il lupo un animale per pochi eletti, io sono invece convinto – lavorando in un centro di recupero – che i soggetti presenti nei parchi servano per essere conosciuti da tutti...e nella veste nuova: svuotata dal pregiudizio e dallo stereotipo. C'è molta “moda” intorno al lupo, e questo non lo aiuta a uscire dalla soglia d'estinzione, né dal bracconaggio. Meno che mai aiuta a mitigare il conflitto con gli allevatori (perché di questo si occupa WolfEmergency oltre alla ricerca). Per quanto riguarda l'AIECI non entro nel merito visto che il mio Presidente ne è un fervente sostenitore (anche per ovvi motivi legati all'Università di Pisa). Mi tengo, quindi, le mie considerazioni a riguardo per me. Di fatto, l'AIECI non propone seminari che mettano in evidenza le differenze tra lupo e cane, ma incontri che trattano il comportamento del cane. C'è una bella differenza. Questi seminari organizzati da WolfEmergency servono sostanzialmente a confrontare i due animali, affinché non si sentano più stupidaggini in ambito intraspecifico ed interspecifico. Lei mi insegnerà che tra leader alpha e “sottomesso” (che non esiste come figura di gruppo) ci sono almeno altre quattro gradi che sono sconosciuti ai più. Bene: saperli riconoscere nella cucciolata di cani – di questi sto parlando – per ottimizzare le vendite e gli afidi è a mio avviso uno dei tanti modi proposti negli incontri che restituisce verità ed etologia (intesa come comprensione) agli animali stessi. Un caro saluto Bruno PS: può dirmi il nome del "più grande ricercatore italiano del mondo"? Solo per curiosità - escludendo ovviamente il Prof. Boitani |
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#4 | |
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Junior Member
Join Date: Mar 2009
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#5 | |
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Junior Member
Join Date: Mar 2009
Posts: 130
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Lei lo sa che l'ultima tendenza è quella di acquistare - e produrre in allevamento - ibridi F1? E sa dove li prendono? Con tutto il rispetto, credo che lei conosca poco la realtà del lupo in Italia ed in Europa in genere (parlo di tutela e commercio). Mi cita la Svizzera...vogliamo parlarne? Lei crede veramente che le differenze gerarchiche in merito all'acquisto di un cucciolo NON contino per il futuro relazionale interspecifico (sul fatto che siano dinamiche lo sappiamo tutti)? Poi un'ultima cosa: la domanda che lei mi fa in merito alle pubblicazioni, è riferita al settore ricerca di WolfEmergency? Se fosse così, le posso solo dire che l'Associazione non vuole avere nulla a che fare con la politica, e conseguentemente con i "concorsi" per i "finanziamenti alla ricerca". Vive di vita propria e quindi vende le sue ricerche - o le regala se questo viene richiesto da committenti apolitici e a-massonici. E' uno dei punti principali del suo statuto - visto che sta diventando una ONLUS. Bruno Last edited by BrunoeSimona; 17-02-2010 at 16:49. |
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#6 | |
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Junior Member
Join Date: Mar 2009
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#7 | |
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Junior Member
Join Date: Mar 2009
Posts: 130
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Grazie a questa idea - e per il suo effetto - ne hanno abbattuti 8 in un mese in Provincia di Pistoia l'anno scorso. Uno è stato accalappiato nella zona di Torino l'altro giorno e messo in un CRAS (uscito dopo 48 ore e portato in canile)...e potrei andare avanti quanto vuole con esempi desolanti come questi. Non stiamo parlando di ricerca...le ho fatto solo una semplice domanda, e "Lupi travestiti" è il titolo. In merito agli ibridi, se vuole, le giro una decina di e-mail arrivate a WolfEmergency la settimana scorsa con varie richieste in merito; ha presente quelle del tipo:- "Buongiorno allevo Lupi Cecoslovacchi...mica sarebbe possibile avere per la monta un Canis lupus italicus?" Sul fatto che negli USA ce ne siano a tonnellate e che arrivino in Italia con il certificato di Alaskan Malamute è risaputo, mi creda. In ogni caso, non arrivano tutti da lì, ma da diversi allevamenti cechi e slovacchi dove c'è un bel lupo (100% dna) e diverse fattrici CLC. Questa è la realtà con cui fare i conti. Mi sembra più in generale di capire che lei vede l'Italia come un vero e proprio paradiso cinofilo, fatto di grandissimi professionisti e tanta cultura cinofila. Se ne è convinta buon per lei; soprattutto sul fronte CLC |
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#8 | |
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Junior Member
Join Date: Mar 2009
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Ma tu guarda: lavoro da 34 anni nel settore ricerca e non ho mai trovato tutta questa poesia (né in Germania, né in Canada, né in Italia). L'ultimo "poeta" che ho visto gli era stato copia incollato il trattato e pubblicato attraverso altro nome (quello del capo). Poi ne ho visti altri: tutti a lavorare negli archivi perché si erano "ribellati" alle regole. |
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#9 | |
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Junior Member
Join Date: Mar 2009
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#10 |
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Junior Member
Join Date: Mar 2009
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Affatto: il CLC è un bellissimo cane (ne ho due un po' anziani).
Dalle sue risposte credo di capire che non ci siamo intesi, mentre per quanto riguarda la cultura cinofila italiana ritengo che non sia affatto rosea. Si parla di cani dominanti, di tanax facili, di canili pieni, di molti problemi comportamentali legati all'antropomorfizzazione, di apprendisti stregoni che fanno i "comportamentisti" (visto che manca una legge seria che regolamenti la categoria), etc, etc. Seguendo un po' di blog in rete ho visto nascere tanti gruppi tesi a far conosce meglio il nostro amico cane ed hanno tutti un denominatore comune: la poca cultura cinofila italiana. |
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