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| Allevamento Informazioni sullo selezione, informazioni su cuccioli e cucciolate. |
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#1 |
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Ombrina & il Mostro!!!
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ciao Arnaldo, anche se non ne capisco molto, o meglio per quello che ne capisco, ti posso dire che secondo il mio punto di vista il pedigree è importante.. ma non per fare gare o altre cose del genere, ma solo perchè secondo me il pedigree è un po' come la nostra carta d'identità!!!
Anche i meticci dovrebbero averlo.. o almeno una cosa simile... Per quanto riguarda il cane di razza... tante persone prendono i cani per tendenza per moda, e di conseguenza, aumentano! ma non solo, anche i meticci, ci sono e vengon oanche abbandonati, per lo stesso motivo, qualche capriccio di qualcuno della famiglia, ed ecco un cane in casa e poi quando non si possono fare le vacanze, via nella strada, nei canili.. e così via!!! per quanto riguarda il calo di iscrizioni non ne ho idea...!! |
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#2 |
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Member
Join Date: Sep 2003
Location: Piemont
Posts: 520
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le cause a parer mio sono 2:
. poca cultura cinofila . molti comprano un cane solamente per compagnia quindi un meticcio più resistente e meno costoso è la scelta più frequente (anche se non è vero che il meticcio sia più resistente di altre razze) . prezzi elevati leggete questa intervista ad Helmut Raiser (uno dei più famosi e abili conduttori della Germania): http://www.waggingweb.com/pages1/reiser1.html
__________________
Ciao dalla banda: Roby, Ilaria, Newton(CLC), Marabel e Quila di Casa Derna: http://www.pedigreedatabase.com/gsd/...ee/527573.html |
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#3 |
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susie&niki
Join Date: Oct 2003
Location: Faenza
Posts: 273
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Ciao,
non posso fare a meno di commentare il dimezzamento di iscrizioni del pastore tedesco. Concordo con chi pensa che questa bellissima razza sia stata rovinata da una selezione dissennata che ha prodotto linee dorsali spesso innaturali e, conseguentemente, patologie osteoarticolari. In molti poi parlano anche di un netto peggioramento del carattere nel senso di una sempre diffusa timidezza. Ho conosciuto parecchi pt da bellezza, avendo frequentato un po' quell' ambiente, e la stragrande maggioranza di quei cani presentava problemi alle anche, ginocchi, o colonna vertebrale. So che secondo le statistiche il pt non è affetto da queste patologie più di altre razze, ma rimane il fatto che per molti allevatori un pt che risulta "ancora ammesso" (grado C di displasia e sigla A di "esente" stampata sul pedigree) può tranquillamente essere usato per la riproduzione. Anzi, per alcuni il fatto che il cane sia comunque "passato" all'esame radiografico per il rotto della cuffia è considerato un gran successo. Dei pt che ho avuto il più sano, il più vivace ed equilibrato caratterialmente era quello dagli antenati meno titolati e meno tipici; poi è arrivato Kim, bello ma displasico, che ho dovuto sopprimere perché una degenerazione del midollo spinale lo aveva paralizzato, e lo ho visto bloccarsi lentamente, giorno dopo giorno. Adesso c'è Kati e sarà il mio ultimo pt da bellezza, anche lei "esente/diplasica di grado C" (ma l'allevatore, famoso allevatore, voleva che le facessi fare cucciolate). Direi che nel caso del pt si tratti proprio di declino della razza. La situazione sembra stia peggiorando anche per i grigioni; almeno Raiser, per quel che ricordo di quell'intervista citata da Roberto, era piuttosto pessimista e guardava con interesse ai malinois. Tuttavia continuo a pensare che, almeno per carattere, i grigioni siano straordinari. Quanto al disinteresse per il pedigree, non saprei: a volte forse può nascere dalla convinzione che si tratti di un pezzo di carta utile solo per chi ha ambizioni di carriera espositiva. In realtà sarebbe importante far capire che non è così e che anzi il pedigree dovrebbe costituire una garanzia anche per chi cerca "semplicemente" (e questo è secondo me l'aspetto positivo di tutta la faccenda) un cucciolo abbastanza tipico, sano e di buon carattere. Bye Silvia |
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#4 |
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Presente
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posso riportarvi la mia esperienza riguardo il pedigree..
penso sia poco conosciuto o almeno è conosciuto solo il nome e non che cosa è realmente... anche io quando ho deciso diavere un clc ho pensato: che mi frega del pedigree non voglio fare cuccioli nonvoglio portarlo in giro,quindi non mi serve... ora le cose sono un po cambiate...il pedigree è la carta di identità dice al padrone o chi sia,che il tuo cane non è il risultato di esperimenti,con il dubbio che un gg stia male senza capirne il motivo, ma è il frutto di accoppiamenti avvenuti con un minimo di criterio...poi penso sia bello sapere chi sono i genitori che erano i nonni i bisnonni ecc..ti da un po di sicurezza in piu.. Non sono molto esperto in quanto a pedigree quindi non so dire altro certo pero che io lo voglio x sapere e vedere un po la storia della mia Myha.. |
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#5 |
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Senior Member
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L'analisi di Raiser è molto interessante e sostenzialmente condivisibile in effetti.
Penso anche che chiunque mastichi un po' di cinofilia non possa non farsi venire più di un dubbio sulle scelte di selezione del PT. A parte che molti soggetti non riescono nemmeno a galoppare o quasi, non ho mai trovato convincente la spiegazione che quella spinta di selezione vada nel senso della funzionalità della razza: migliorare sempre più le doti da trottatore dal momento che il suo compito dovrebbe essere quello del pastore. E per svolgerlo al meglio, servirebbe appunto una struttura molto resistente sulle lunghe distanze. Se però si guarda la natura e le altre razze selezionate per secoli per lo stesso scopo, nessuna assomiglia al pastore tedesco di questi ultimi decenni. Sul malinois, nessun dubbio che nelle linee da lavoro ci sia una serie di doti strepitose (vederli lavorare è uno spettacolo). Non sono però cani facilissimi per i neofiti e quanto alla salute ho avuto l'esperienza diretta di vedere dei soggetti piuttosto disastrati provenienti da un allevamento italiano. Speriamo che quelli cui riferisce Raiser siano in condizioni ben diverse. Sono anche convinto che se a 10 anni un cane fa una palizzata verticale da 2,20 metri, difficilmente avrà problemi di displasia, ma a meno di aspettare quell'età per metterlo in riproduzione, forse qualche controllo prima è consigliabile |
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#6 |
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Distinguished Member
Join Date: Nov 2005
Posts: 2,939
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io credo ci sia sempre stata troppa ignoranza all'interno della cinofilia....e contestualmente sia sempre piu' caratterizzata da molte persone che non solo hanno una scarsa esperienza ma che, attraverso raggiri di parole spesso perche' sono in grando di esprimersi con dei bei termini, si elogiano e si elevano come persone capaci esperte quando alla fine non sono altro che menzonieri, furbi accecati solo dal dio denaro e sempre pronti a raggirare una serie di documenti (tra cui i pedigree) creando poi identità false o che c'entran ben poco con la realtà.
Esperienza personale mi induce a dire cio' in 10 anni di pastore tedesco (dal 95' al 2005) ed ho visto le cose peggiori che possono vedere persone davvero amanti di razze e selezioni FATTE CON CRITERIO PERO'...personaggi che ti mettevano in mano documenti che non erano PROPRI del cane che ti davano...raggiri vari, impicci ed imbrogli solo magari per quadagnare piu' soldi....mi verrebbe da dire: SIAMO L'ITALIA...e quindi di cosa vogliamo stupirci?...ma so che comunque anche se in maniera minore questi schifi esistono anche all'estero...IN CONCLUSIONE il valore del pedigree e' notevole se non assoluto a mio parere ma diviene NULLO nel momento in cui cadi nella rete dei ciarlatani...ecco perche' una percentuale di quelle persone possono pensare umanamente "il pedigree non mi serve, non mi interessa" e certo conoscendo il giro...altri forse lo dicono proprio per disinteresse. La cosa piu' grave caro Arnaldo è che piu' passano gli anni e peggio è...basta fare il semplice confronto simile a quello che tu hai fatto. |
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#7 |
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Senior Member
Join Date: Oct 2005
Posts: 1,570
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In Italia la cultura cinofila è una materia giovanissima. Fino a ieri quelli che tenevano un cane solo per compagnia erano veramente pochi in percentuale. E non solo la cinofilia: la cultura in genere era pochissimo praticata. Per queste cose ci vuole molto tempo, mentre in questi anni è cresciuto enormemente il numero dei cani da compagnia. Uno dei risultati (e non il peggiore) è che molti non si preoccupano troppo delle origini del cane, tanto è comunque un cane, no? E quelli col pedegree costano piuttosto cari... Detto questo, la mia Briccica, bastardina purosangue, ha un carattere da leone e sottometterebbe anche un orso, per poi ricoprirlo di slinguatine! Ciao, Paola.
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#8 |
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susie&niki
Join Date: Oct 2003
Location: Faenza
Posts: 273
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E' ovvio che il pedigree può costituire uno strumento molto utile nella scelta del cane o nella pianificazione di accoppiamenti solo se è un documento corretto e onesto. Come spero sia nella maggioranza dei casi.
Diversamente, non avrebbe alcun senso E comunque finalità essenziale dell'allevamento dovrebbe essere sempre la tutela del benessere psicofisico del singolo individuo, prima ancora che della razza. A questo dovrebbe servire la selezione, secondo me. Bye, Silvia |
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