Pensiero del giorno

[valentina]

scusate l’appunto, ma ora ne sento proprio la necessità

mi sono stufata di tutte le persone che prendono le distanze da wolfdog continuando a dire che è diventato uno schifo, che è impossibile scriverci senza finire in polemica o che ormai tutto è in mano ai soliti (idioti, aggiungo io!)
non lo nego, ma perchè siamo arrivati a questo? nessuno se lo chiede?

mi sono rotta dei messaggi che mi arrivano via mail in risposta ad un aggiornamento fatto oppure che mi raccontano le vostre gioie perchè - sia mai - rispondere o condividere su wolfdog è un peccato, visto che ci si macchia di non so quale disonore...

volete sapere perchè wolfdog ormai è arido?
bene, udite - udite per il vostro comportamento, perchè tutti voi (quelli che stimo di più - a cui sono legata e che so perfettamente quanto amano i loro cani ) hanno smesso di scrivere, hanno rinunciato alla fatica, hanno messo la testa sotto la sabbia, perchè tanto il mondo non finirà mica senza di me, giusto?
è questo che avete pensato ..... e così uno dopo l’altro (complice per carità la vita, il lavoro e tante altre cose che ovviamente fanno parte di tutti noi) queste pagine blu si sono svuotate, inaridite ......

è vero ci sono sempre stati gli idioti, i rambo, i maniaci di coppe o, viceversa, i praticellosi, gli avventurieri o i maniaci del vivere il cane a 360°

ma quello che oggi è wolfdog è quello che avete voluto voi (tutti!)

c’è chi si fa i propri teatrini su facebook, chi legge sempre (e poi mi scrive), chi si lamenta e chi sta in silenzio
io? lo sapete, non mollo, a tanti l’ho spiegato sia per iscritto che verbalmente
scrivo stronzate, racconto la quotidianità - ma ci sono e sempre ci sarò (e, badate bene, non è che io non abbia altro da fare eh!)

mi manca - e non è la prima volta che lo scrivo su queste pagine blu - quello che c’era, se siamo arrivati a tutto questo, cari amici, è un po’ colpa di ognuno di voi
non volete macchiarvi di peccato? ok, rispetto la vostra volontà, ma per favore, almeno non siate ipocriti di leggere, esserci e poi di scrivere solo privatamente

ecco, il pensiero di una scema che ci crede ancora