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Old 18-01-2007, 17:24   #10
valentina
e la zecca Misha
 
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Ecco,
adesso che è stato messo on-line, vi copio l'articolo di cui ho accennato brevemente stamattina, riguardo all'acido.

DENNO - Ennesima violenza a Denno contro un povero cane, «Inoi» (splendido cane da caccia) di appena tre anni e mezzo. Nessun boccone avvelenato, ma addirittura un acido corrosivo che in poco tempo ha bruciato le zampe alla povera bestia, allargandosi poi agli organi interni. Per il veterinario che lo ha preso in cura ieri mattina presto, Roberto Guadagnini di Mezzolombardo, non c'è stato nulla da fare: nelle migliore delle ipotesi si sarebbe dovuto provvedere all'amputazione di tutte le quattro zampe. «Le funzioni vitali del cane - racconta sconvolta la padrona, Cristina Merlo - erano fuori controllo. Il fegato e i reni ormai erano compromessi e non c'è stato nulla da fare». Il cane viveva in un cortile recintato. Vicino ad un orto che si affaccia a sua volta sulla strada. Con tutta probabilità (la proprietaria ha fatto denuncia ai carabinieri di Denno), una persona è entrata dall'orto per portarsi a ridosso del recinto, versando nei pressi della ciotola dell'acqua del cane, dove la bestia si accucciava per riposare, il liquido di colore blu, al momento non si conosce ancora di che tipo di sostanza si sia trattato. Il cane si è avvicinato, come sempre, alla sua ciotola ed incurante dell'insidia che è risultata mortale si è sdraiato. A sera, la sorpresa per i padroni. «Mio marito - ricostruisce la signora Merlo - ha dato da mangiare in ritardo al cane (verso le 11 di sera e non alle 18 come sempre) per impegni personali. Quando si è avvicinato, ha visto questo liquido, ma non ha capito bene di cosa si potesse trattare. Ha ripulito il pavimento e ha preparato il mangiare. Rientrato in casa, abbiamo sentito il cane lamentarsi. Un abbaiare diverso rispetto al solito. Inoi era un cane tranquillo, raramente abbaiava. Mio marito gli è andato in contro e lo ha trovato con i pezzi di carne cadenti e con le zampe sanguinanti». Un dolore atroce che ha bruciato vivo il povero animale. Un vero orrore, sadismo puro. Inoi, quando ha visto ritornare il padrone, gli è corso incontro quasi volesse chiedere aiuto e cosa diamine gli stava succedendo. «Deve avere sofferto tanto. Abbiamo chiamato il 118 che ci ha dato il numero della guardia veterinaria. Nel frattempo abbiamo fatto un bagno al cane, era ormai notte, ed abbiamo seguito le indicazioni ricevute. Inoi però stava male e ha vomitato due volte perché l'acido ha invaso gli organi interni. A quel punto la mattina presto siamo andati a Mezzolombardo dove il dottore non ha potuto fare nulla. Per noi è un dolore immenso perché eravamo legati al nostro cane e non capisco come una persona possa essere cosi crudele. Come si può uccidere in questo modo?». Domanda alla quale è difficile trovare una risposta. L'amore che un cane riesce a trasmettere è speciale, incondizionato. Il suo semplice gesto, lo scodinzolio della coda, ha un valore affettivo enorme. Chi non ha un cane, forse, non può capire il legame affettivo che si crea. Inoi amava stare con i bambini, con i nipoti della signora Cristina. Ed è un caso che, seduto vicino a quella ciotola, non ci fosse uno di loro. La Merlo nega di avere avuto problemi o litigi con qualcuno in paese. A Denno nell'ultimo anno sono morti per avvelenamento quindici cani, sette solo in una via. Siamo in presenza di un vero serial killer di cani? Il sospetto a questo punto è più che fondato. Il «killer» dei cani va individuato e fermarlo.
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