E un articolo in sua difesa
"Massa Marittima L’addestratore Claudio Mangini è stato attaccato dalla trasmissione di Italia Uno"
L’animal trainer contro “Le iene”
MASSA MARITTIMA - Dopo il servizio trasmesso mercoledì sera dalle Iene, l’addestratore massetano Claudio Mangini ha provveduto immediatamente a prendere le contromisure. Non accetta assolutamente di far da capro espiatorio in una lotta tra professionisti.
Partito dal suo paese, è diventato uno dei più accreditati animal trainer del cinema italiano e si sprecano le recensioni sui portali del cinema e su tutti i mezzi stampa che ne hanno fatto nel tempo un vero e proprio personaggio.
Attualmente, come già aveva riportato il Corriere, è sul set del nuovo film di Dario Argento “Dracula 3D” ed è in procinto di girare il nuovo video del cantante Francesco Tricarico.
Sul servizio andato in onda su Italia 1 sorride, ma è pronto a passare all’attacco.
“In queste ore ho ricevuto centinaia di post di affetto e solidarietà - dice Claudio - basta guardare la mia pagina Facebook per controllare”.
Ma cosa è successo in realtà?
Nel servizio proposto da Italia 1 Mangini minaccia a più riprese un suo ex collaboratore con frasi molto pesanti che gli potrebbero far passare dei seri guai giudiziari, ma, lui assicura, “la motivazione della ‘legittima difesa’ è altrettanto evidente".
“C’è un precedente che riguarda proprio la mia lupa, vittima di uno squilibrato per cui ci vollero mesi per recuperarla sotto il profilo psichico” risponde Mangini a chi lo ha attaccato. “Chi si rese responsabile del fatto venne condannato dal Tribunale di Senigallia, ma continuò a fare la sua vita come se niente fosse vista l’inconsistenza della condanna.
Da quel giorno, per quanto mi riguarda, a minaccia risponde minaccia.
Che poi tra il dire ed il fare ci sia di mezzo il mare è un’altra faccenda, ma se minacci una delle cose più care che ho devi aspettarti una reazione proporzionata e contraria. Lo farebbe qualunque proprietario di animali”.
Nel servizio Mangini viene anche accusato da un suo ex collaboratore di non essere stato retribuito per il suo lavoro, e con lui i proprietari di cani che erano stati ingaggiati per un paio di fiction e uno spot pubblicitario.
“Ormai sono abituato a tutto - risponde l’animal trainer - perché l’invidia è una brutta bestia.
Una volta dissero che facevo i combattimenti clandestini tra cani nelle campagne massetane, ed ora è un po’ la stessa storia.
Sospesi ogni rapporto con Alessio Andreucci perché si stava comportando in maniera scorretta alle spalle e furono proprio le stesse persone che erano state danneggiate ad avvisarmi. Ci sono diverse denunce da tutta Italia che lo testimoniano, ma io lasciai perdere.
Quanto ai proprietari dei cani presenti nel servizio sono tutti amici di Andreucci che ho conosciuto attraverso di lui.
Era lui stesso a trattare le condizioni con loro, ma se quelli citati nel servizio fossero stati i presupposti non avrei certo accettato, visti anche i bassi compensi che girano normalmente nelle fiction, senza contare che la maggior parte dei cani sono di mia proprietà.
Guarda caso né prima, né dopo il brevissimo rapporto con Andreucci ho mai avuto problemi con i proprietari dei cani.
Diciamo che era un servizio costruito ad hoc e che la redazione del programma si è guardata bene di dare un'occhiata alle controprove inviate dai miei legali e dai testimoni dei fatti, compresa la mia banca”.
“E per quanto riguarda i pagamenti che dovevo fare all’Andreucci - conclude - sono stati tutti evasi. In contanti, perchè c’era un problema, non certo mio, nel riscuotere gli assegni. Ma di questo ho fior di testimoni”.
Adesso tutta la documentazione è in mano al legale dell’addestratore di Massa.
L’avvocato sta valutando come agire nei confronti sia del programma Le Iene sia nei confronti di chi l’ha trascinato in questa brutta situazione.
Il danno d’immagine può avere un costo molto alto.