I dubbi sono un po' gli stessi di Dany : siamo in ITALIA!
Questo vuol dire:
- territorio sismico per la gran parte
- territorio densamente abitato
- maniera nostrana di fare le cose, infiltrazioni mafiose, costi che salgono alle stelle, sarcofaghi realizzati col "cemento" delle scuole dell' Aquila ?
- tecnologia che da qui a 20 anni, quando forse saranno operative, probabilmente sarà obsoleta
- problemi di stoccaggio delle scorie, anche qui chi smaltisce, la mafia col solito sistema ?
- costi di dismissione astronomici
- futura carenza di materia prima ?
Non so se sia più proficuo con gli stessi soldi di costruzione e dismissione (o meno) pagare l' energia a chi questi investimenti li ha già fatti anni fa, come dice davideccì (ma dai!) investire nella ricerca e sperare che tra 20 anni ci sia una tecnologia più avanzata, che sia la fusione o un maggior rendimento delle rinnovabili, unito a una diminuzione generalizzata dei consumi (in fondo gli americani pensano che il loro sia il solo stile di vita possibile, ma consumano il doppio di energia degli europei che comunque non vivono nelle caverne, per dire).
Guardiamo anche i francesi, le pale eoliche se non c'è spazio o abbruttiscono il paesaggio le mettono in mezzo al mare!