Personale, ma non solo. Potrebbe essere il pensiero di tanti, forse dovrebbe chi lo sa, io so che mi fa stare meglio e potrebbe fare questo effetto anche ad altri. Per questo lo condivido.
Finalmente, oggi mi sento fortunata, per quanto mi riguarda potrei anche essere la più fortunata, cascasse quel che resta del mio mondo domani, la sarei lo stesso (spero di no però.. per i miei familiari soprattutto
).
Non riuscivo più ad accettare le domeniche, a sentire di altre famiglie felici, a vedere le vite degli altri che continuano senza provare non dico proprio invidia - non sono mai stata invidiosa - ma sofferenza perché a me era andata diversamente. Ora non "invidio" più nessuno, ora ho capito che non avrei potuto sognare più di questo, a dirla tutta è già oltre qualsiasi aspettativa realistica abbia mai avuto per la mia vita. Non potevo neanche immaginare di riuscire ad amare così tanto, e immaginare di essere amata
così da una persona
così. Non potevo neanche immaginare
esistesse una persona così. E invece è successo. E questo dono l'ho apprezzato fino in fondo più che mai nella malattia.. non nelle vacanze, non nei bei viaggi, non nella ricerca di cose materiali.. non è che rinnego tutto - molto sì - ma non è tanto in quei frangenti che ho aperto gli occhi, anzi. Spesso non ero felice in quella ricerca di benessere quando già potevamo stare bene ma non ci stavamo perché non avevo ancora capito che avevo già tutto e dovevo solo (ri)avere me stessa.
Non farei a cambio con la vita di nessuno pur sapendo che "se la gode" assai più di me perché il prezzo sarebbe dimenticare lui, questo l'ho sempre saputo ma non ho mai capito quanto dovesse bastarmi. L'averlo compreso mi restituisce una pace incredibile considerato il contesto drammatico e spero proprio tanto che non sia solo un'illusione, l'ennesimo delirio di un momento.. ho già realizzato me stessa, ho già avuto la mia dose di felicità, anche se solo per un attimo, anche se gran parte in un contesto a dir poco difficile.. ma se solo allora ho capito, l'ho fatto però fino in fondo e ho apprezzato ogni secondo utile che ci restava come un attimo di Paradiso, nella schizofrenia di una situazione tragicamente infernale. Lui una vita felice l'ha certamente avuta in tanti momenti, lui sapeva vivere molto ma molto meglio di me.. e nonostante sia stata breve, incompiuta per tanti progetti e speranze, e un pò esasperata da una fidanzata depressa, la sua vita è stata comunque straordinaria, e sempre con una luce di speranza oltre ogni razionalità, come è istintivo e naturale che sia quando si ama la vita. Ora resta solo il suo ricordo dentro di me ma nessuno può togliermelo se non l'alzheimer (.. ahia
). Come dice una bella canzone, il Paradiso da, il Paradiso prende. Non si tratta di credere. Si tratta di
accettare con la consapevolezza di aver già ricevuto
un dono inestimabile. Ora lo penso compiutamente. Non significa che sia semplice, non significa non piangere, significa apprezzare persino le lacrime.
Buona vita a tutti e che sia.. autentica. Altrimenti non può essere davvero "buona". Pensiero personalissimo, come sempre.
"E non ho altro da dire su questa faccenda."
(Forrest Gump)
Ed era ora lo so...