grazie Alessio per la risposta
nelle righe che ho scritto precedentemente, mi premeva per l'appunto mettere in risalto le differenze nazionali.
Per la Slovacchia era evidente che non ci fosse la prova di lavoro, sia per quanto ricordavo, sia per il recente ottimo risultato di Oliver.
Per quanto riguarda la Cekia mi pare che la prova necessaria sia un brevetto nazionale - da noi esistono i brevetti enci per esempio - però magari ricordo male e comunque l'IPO1 è senz'altro superiore e ha valenza internazionale.
Su questo penso che Sarka possa dare delle indicazioni più precise, anche su come i requisiti si sono evoluti nel tempo.
Le altre Nazioni hanno situazioni più o meno ibride.
(in america vanno a punti anche in base al numero di cani iscritti, per esempio)
Il punto secondo me non è stabilire se una ha più ragione dell'altra, ma semplicemente prendere atto delle differenze e tenerle in debita considerazione per le opportune riflessioni.
Diversi giudici cui ho chiesto negli anni opinione sulla differenza del numero di CAC tra le razze sottoposte alle prove di lavoro e quelle non, si sono dimostrati alquanto perplessi.
E in effetti anche io non concordo: in pratica si scambia il CAC del raduno o della speciale con un IPO1 (o altra prova prevista).
Sono due cose tra loro incomparabili, come mettere insieme le pere e le mele o le bistecche.
Non si tratta di dire cosa è meglio o cosa è peggio (cioè più o meno CAC) ma senz'altro come mi disse bene un giudice "è come affermare che i cani da lavoro, indipendentemente dal lavoro, possono esere un po' meno belli degli altri, visto che gli basta un CAC in meno"
E questo perchè si sa bene che i CAC più difficili sono proprio quelli dei raduni o speciali, poi quelle delle internazionali. Fratellini minori quelli delle nazionali (che tra l'altro sono non vincolanti, ovvero possono essere sostituiti per esempio da quelli delle internazionali).
Lo stesso vale ovviamente per i CACIB per il campionato internazionale: un cane da lavoro "fatica" la metà per quanto riguarda le expo, ma enormemente di più per il lavoro.
Dal mio punto di vista, assegnare il CAC solo in classe lavoro, oggi come oggi presterebbe il fianco a diversi problemi abbastanza palesi, assegnarlo "anche" in classe lavoro potrebbe essere eccessivo dato l'esiguo numero di soggetti con i titoli adeguati.
Probabilmente invece potrebbe essere interessante mettere il CAC in palio tra le due classi libera e lavoro.
Poi valutare in futuro come si evolve la situazione e aggiustare il tiro.
Questa naturalmente è solo la mia opinione e mi piacerebbe leggerne altre.