Riporto l'esperienza vissuta con una delle mie femmine di cane lupo cecoslovacco, perché potrebbe essere utile ad altri (ma spero di no
). Ne ho già parlato ma non in modo ordinato, ed essendomi stato chiesto su un altro forum, posto il mio messaggio anche qui (chi conosce già la storia può andare oltre
)
Djuma è stata lastrata per la prima volta all'età di due anni e 4 mesi e le è stata riscontrata una displasia di grado E (per l'esattezza anca sinistra D e destra E, ma si considera il grado più elevato nella definizione generale).
La cagnetta era stata sempre tenuta leggera e non sottoposta a sforzi eccessivi e continuativi (come corse in bicicletta o jogging con cane al guinzaglio: Djuma ha sempre avuto un grande giardino a sua disposizione dove correva liberamente, questo sì, ma oltre al cortile le passeggiate erano sempre state poco impegnative, anche perché la sottoscritta non è una sportiva, anzi...)
L'ortopedico che l'ha radiografata ha parlato di malattia congenita, dicendo anche che oggi si può diagnosticare già a tre mesi e mezzo - ma si opera comunque quando il quadro è talmente grave da creare sofferenza e compromettere il movimento, dato il costo dell'operazione.
Dal momento che ai tempi della scoperta il mio cane non zoppicava, mi fu detto di riportarla a controllare dopo un anno e non mi fu consigliato alcun integratore. Tuttavia informandomi in seguito ne scoprii l'esistenza e pensando ad una dimenticanza dell'ortopedico iniziai a somministrarli regolarmente a Djuma, e su consiglio del mio veterinario scelsi quelli a suo dire più efficaci.
Dopo poco dalla lastratura mi accorsi effettivamente che il movimento di Djuma era asimmetrico, ma non in modo vistoso. Col passare dei mesi andava sempre peggiorando, e la cagnetta dopo un anno non appoggiava più la zampa più grave nel trotto, e zoppicava vistosamente.
Il successivo controllo infatti mostrò l'aggravamento della situazione, come decorso della malattia.
Non si poteva più aspettare, Djuma soffriva e l'unica operazione consigliatami è stata la protesi totale d'anca (l'ostectomia della testa del femore è meno costosa ma anche meno effiacace sui cani di taglia media o grande, e soprattutto se il cane è anche lungo, cioè si registra nel rettangolo).
Normalmente non si usa operare due anche contemporaneamente perché il post operatorio è un momento delicato e il cane non deve caricare troppo sulla zampa operata. Così a Djuma è stata inserita una protesi in titanio solo nella destra, la più grave.
Al momento della decisione di operare ho chiesto se sarebbe stato auspicabile frequentare col cane, prima o dopo l'intervento, un centro ortopedico con piscina e se era il caso di continuare a somministrare integratori... La risposta è stata la seguente: nessuna di queste cose è in grado di incidere sul livello di displasia. La persona che me lo ha detto si rifiuta di promuovere qualunque sorta di integratore, per principio. Non lo dico come opinione ma mi limito a riportare quanto sostiene chi ha preso in cura Djuma e ha studiato per anni la materia, poi in molti la penseranno diversamente immagino.
Dalla seconda lastra al momento dell'operazione (dopo un paio di mesi) ho somministrato a Djuma su prescrizione dell'ortopedico antidolorifici. Ho portato in clinica Djuma il lunedì mattina e sono andata a riprenderla il giorno dopo. La cagnetta aveva un taglio di 25 cm circa e una ventina di punti da tenere per dieci giorni, con collare Elisabetta. Djuma doveva continuare ad assumere antidolorifici e un antibiotico per i dieci giorni, unitamente ad un cortisonico (ma quello esula dalla displasia, è dovuto ad una allergia ambientale che le crea fastidiose - e pericolosissime in caso di infezione - pustole pruriginose. Al momento dell'operazione, rasandola, si era in forse sul fatto stesso di intervenire chirurgicamente per via della situazione cutanea, prossima all'infezione.. nonostante avessi iniettato per un anno il vaccino apposito e il fatto che non fosse ancora iniziata la stagione peggiore, e infatti il cane non si grattava ancora molto).
Sarei dovuta tornare per una lastratura di controllo dopo un paio di mesi dall'intervento, ma il contatto con la clinica non è mai smesso ed era importante aggiornarsi sulle condizioni del cane nel post operatorio, per intervenire immediatamente in caso di problemi. Anche per un fattore di comodità (ma fondamentalmente per la competenza dei medici e i titoli conseguiti dall'ortopedico) ho scelto quella clinica: infatti se avessi operato il cane in un luogo molto distante da casa sarebbe stato più rischioso in caso di incidenti.
E infatti è stato utile essere vicini, dato che Djuma dopo meno di due settimane dall'intervento ha avuto un forte crampo, apparentemente immotivato: dentro casa, camminando, ha iniziato a guaire tenendo sempre la zampa operata sollevata. Questo è accaduto alle 22 del venerdì e il sabato mattina, dopo un consulto telefonico, mi sono recata in clinica per un controllo; nella peggiore delle ipotesi al cane si era lussata la protesi, e in tal caso sarebbe stata operata d'urgenza. Si era già mobilitata un'equipe di chirurghi quando al mio arrivo è stata lastrata Djuma. Nonostante le apparenze facessero temere il peggio, si trattava solo di un dolore muscolare dovuto ad atrofizzazione e la protesi era perfettamente inserita, con grande sollievo di tutti.
In effetti il cane non aveva subito nessun trauma, era stato tenuto sempre in casa, in una stanza piccola e senza poltrone, con un tappeto spesso per riposare; il post operatorio prevede che per due mesi il cane non faccia neppure lo sforzo di salire le scale o saltare su un divano. Ovviamente se il proprietario non sta a piano terra le scale dovrà farle per forza - ma non è il mio caso - ma comunque è necessario porre la massima attenzione affinché la protesi abbia modo di saldarsi alle ossa. Quindi il cane deve uscire il minimo indispensabile per i bisogni, sempre al guinzaglio per evitare che corra o salti, e non deve ovviamente giocare con altri cani.
Dopo due mesi e un controllo radiografico si può, se tutto è andato bene, liberare il cane.
In tal caso si effettuerà un'altra lastratura dopo sei mesi, poi, sempre che tutto sia a posto, nel caso di Djuma una volta l'anno per continuare a controllare l'anca non operata, che ora è di grado E.
Questa la mia esperienza con una delle mie cagnette, che è stata operata un mese fa e continua a zoppicare per ora (ma è presto per pronunciarsi) e spera, lei come il suo branco, che non si renda necessario operare anche la sinistra
Dimenticavo: il costo di una protesi d'anca comprensivo di lastratura si aggira sui 3000 euro, almeno dove ho operato Djuma.
ciao
Elisa