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Old 16-01-2012, 20:16   #413
elisa
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Grazie Anto. In effetti nonostante parlassi dell'argomento tumori da un pò speravo non si sapesse nei dettagli il perché ma alla fine non ho fatto molto per nasconderlo, anzi, penso di essermene già pentita: perché intristire inutilmente?.. mi dispiace, comunque la vita è fatta anche di questo.. ci vuole una certa dose di sfiga ma si sa che a me non è mai mancata (ora però ci sono andata a Medjugorje, la prossima tappa è l'esorcista e forse non scherzo neanche ).
Comunque è da Ottobre del 2010 che lottiamo contro questo male, all'inizio non è stato neppure così difficile (aspetto psicologico a parte) grazie alle nuove terapie molecolari, ma poi si sa, se certe cose non vengono prese per tempo tendono a complicarsi... e un tumore ai polmoni non si prende quasi mai in tempo perché quasi sempre da sintomi solo quando è già metastatizzato purtroppo. Mi chiedo perché si parli tanto della prevenzione dei tumori al collo dell'utero e alla mammella e tanto poco di quelli polmonari peraltro ben più gravi, in genere, o meglio se ne parla ma solo come lotta al fumo, non come screening... c'è anche da dire che ci vuole proprio la sfiga di cui sopra per ammalarsi prima dei 50 anni di una malattia simile, ma anche prima dei 60, però si potrebbe fare di più per sensibilizzare in tal senso, dato che lo chiamano non a caso "the big killer"
Dovrebbe essere quantomeno caldeggiato uno screening dopo i 40 anni soprattutto sui fumatori (ma non solo: il suo pare non essere un tumore da fumo, questo fu il risultato dall'analisi del DNA dello stesso.. troppo inquinamento? stress? lavoro? alimentazione sbagliata? una fidanzata psicopatica? chi lo sa, forse tutto insieme). E invece se era per il suo medico di base non avrebbe neanche fatto il controllo nonostante Corrado continuasse a dirgli "penso proprio di avere un tumore ai polmoni".. nella sfiga fortuna che ha fatto di testa sua e si è controllato.
Da lì un calvario che non nego ti cambia la vita, per certe cose forse anche in meglio perché lasci perdere tutte le cagate cui prima davi importanza, purtroppo per troppe altre terribilmente in peggio.. ma impari a sentirti felice con poco, malinconica sempre, ma felice per un sorriso, uno sguardo, un "oggi va meglio", un film visto mano nella mano acquista tutto un altro valore.. non che prima non ne avesse, ma vi assicuro che dopo tutto è diverso.. si cambia, e se da una parte scopri in te stessa e nel malato risorse inimmaginabili, coraggio, forza, dall'altra certi momenti ti distruggono dentro perché veder soffrire chiunque ma soprattutto chi si ama tanto annienta.. poi però bisogna rialzarsi, è un altro giorno, e ogni giorno in più, specialmente un giorno discreto, è già di per sè un miracolo. E lo sguardo sorridente di un malato riconoscente verso la persona che ama e che se ne prende cura sembra quasi una benedizione, e non per dire, è una cosa incredibile.. ti entra dritto nell'anima e lenisce tanti dolori.. non c'è niente di più prezioso al mondo, almeno per me è così.
Sembra proprio retorica, mamma mia sembra presa da un qualunque romanzo banalmente romantico/drammatico, ma è la cosa più autentica e profonda che abbia mai provato in vita mia. Peccato sia in un contesto così tragico, forse inevitabilmente, è in questi momenti che ci si accorge della fragilità, temporaneità e quindi del valore immenso della vita, di chi si ama tanto poi..
Questa cosa mi ha fatto sentire per la prima volta davvero utile a qualcuno, e felice di esserla, anche se avrei preferito di gran lunga non ce ne fosse bisogno.. insomma se prima stentavo a trovare un senso alle cose, dopo ti diventa tutto molto più chiaro, peccato che a volte ci voglia tanto male per capire cose che dovrebbero essere lampanti.
Probabilmente sono solo sragionate di una depressa ma io con lui sorrido sempre, eccetto nei momenti peggiori, a volte anche in quelli se a lui serve. Prima non lo facevo molto spesso.
Senza di lui è tutto un altro discorso, si diventa morbosi.. la minima distanza lascia libero sfogo ai pensieri, e a volte diventa insopportabile. In questi casi ho scoperto in fretta che non bisogna pensare davvero, MAI, ma solo vivere, per quanto sia una vita limitata in tutti i sensi non importa, per lo più basta a se stessa, finché ci è data.

Però, dopo tutte queste parole belle, certamente vere, resta la cruda e nuda realtà dei fatti, ossia che si tratta di una tragedia, di un dramma, prima di tutto per il malato che soffre senza trovare mai una tregua perché in questi casi non c'è, non ci sono più domeniche, non uscite, non lavoro, non aria fresca, non il sole, non una passeggiata, nemmeno le scale, c'è solo un letto se va bene di casa se no di ospedale, e non deve essere per niente facile neppure per una persona dignitosa come lui (a differenza di me, infatti non credo gradirebbe questa mia uscita internettiana, non che gli importi molto ma non sarebbe certo nel suo stile.. ma non legge internet.. per fortuna in tutti i sensi) per quanto sappia sopportare in un modo per me incomprensibile tanto sacrificio e dolore, a maggior ragione per una persona che amava la vita come lui... forse per questo lo sopporta, perché nonostante tutto non smette di sperare.. forse quella sarebbe la sua fine, non so, spero non arrivi mai.

E forse tra mezz'ora mi pentirò anche di questa confessione non richiesta né sensata.. ma speriamo che un pochino la sia (sensata), anche se non credo data la banalità delle cose scritte... poco male, lunga così chi vuoi che la legga .
Scusate nel caso.

Ciao

Last edited by elisa; 16-01-2012 at 22:34.
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