vedete, torniamo sempre al punto di partenza
conoscere, approfondire - indagare
solo così, ognuno secondo proprio uso e consumo, può fare delle scelte
sia in termini di tipologie di prodotti
che di fornitori / produttori
e, ancora, per responsabilità e coscienza
nessuno deve essere giudicato per cosa mette nel piatto
piuttosto invitato a capire cosa c'è dietro QUEL piatto
sono convinta che TUTTI, qui dentro, potendo comunque fare delle scelte responsabili, le facciano ove possibile (e qui mi ricollego anche ad un discorso economico)
ed è per questo che rimango basita quando leggo tante crociate pro-animaliste di persone che però continuano a comperare prodotti per i nostri amici 4 zampe NON cruelty free.....
già quella è una scelta chiara ed iniziale, sono convinta che chi compera cruelty free sia anche più attento alle marche che mette nel carrello della spesa (e qui mi ricollego, senza fare un elenco completo, all'esempio del tonno - vedi post "l'ultima mattanza")
sono tante piccole gocce nel mare, è vero, ma sapere di mangiare con cognizione di causa per me è importante, per questo vado in negozi biologici, per questo scelgo nei supermercati normali marche lette ed analizzate su altroconsumo, su cui viene radiografata l'intera azienda
ma devo anche ammettere che vivo in un'isola felice, i produttori di vegetali da noi coltivano su terreni di sicuro migliori rispetto a quelli in pianura (non prendo in considerazione o parto dal presupposto di parità di situazione relativamente ai disastri nucleari), i latticini e derivati provengono da produzioni diverse da quelle intensive delle regioni limitrofe (al volo esempi)
http://www.trentoblog.it/?p=1311
http://www.val-di-gresta.it/
http://www.accademiamontagna.tn.it/r...i-del-trentino
http://www.stradedelvinodeltrentino....UCCA_2011.html