Allora non mi resta che sperare in un'occupazione dell'Italia da parte della Cancelliera.
Secondo me il problema va al di là della semplice riforma (che purtroppo ancora non sono riuscita a capire, al di là dei tagli, ma è un problema mio). I ragazzi stanno esprimendo un forte disagio per una situazione che si è creata negli anni e che ha toccato il limite. Già quando ero alle superiori io si parlava di co.co.co, contratti a progetto, lavoro a tempo determinato, gente costretta ad aprire la partita iva altrimenti niente lavoro... Arrivata a 25 anni, la situazione è solo peggiorata e il futuro è un insostenibile punto interrogativo.
Quando mio padre ha finito le superiori è stato contattato da 4 aziende diverse ed era così per tutti. Oggi nessuno ti viene a cercare: tocca al giovane andare a bussare da porta a porta per trovare un lavoro, spesso poco gratificante, accettare condizioni lavorative da terzo mondo, sapere di non poter avere una pensione. Ma ti pare una condizione sana? Prima o poi i nervi dovevano saltare.
Non saremo battaglieri come i francesi, ma tira tira, prima o poi la corda si spezza!
Capisco quello che vuoi dire. Il paradosso è che ci sono sprechi immensi da una parte e niente fondi per le cose davvero necessarie dall'altra. I politici trattano lo Stato come se non fosse di nessuno, la vacca da mungere fino alla morte.
Per me la domanda è: ma è davvero troppo chiedere che Fini, d'Alema, Bossi, Berlusconi, Bersani, di Pietro Veltroni... se ne vadano?