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Originally Posted by simo
Alessio, il lavoro non nasconde la diffidenza, ne tantomeno la cancella dal genoma. Continuo a ritenere che il lavoro può strutturare il carattere di clc per esaltare(merito del prop, dell'add e anche della predisposizione di quel soggetto)alcune doti con l'aiuto e il merito di chi lo avvia. Ritengo dunque che non sia una razza studiata e creata per il lavoro che intendi tu. La diffidenza non si combatte ne si cancella sul campo di lavoro, ma attraverso una buona selezione(di esemplari non brevettati per forza..anzi!...ma socievoli); .
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Io avevo inteso diversamente il discorso di Alessio: il lavoro non nasconde la diffidenza, anzi, la tira fuori e ti permette di valutare al meglio e in modo completo il carattere del (potenziale) riproduttore.
Ovvero, vado a scavare nelle sue potenzialità e nel suo carattere, per vedere come E' realmente, oltre a tutto ciò che deriva da imprinting, ecc.
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Originally Posted by simo
Aggiungo inoltre che i soggetti predisposti al lavoro spesso hanno anche un ottima tempra e creare cuccioli su questa base è deleterio perchè prescinde proprietari altrettanto di polso e con passione per l'addestramento..che non è da tutti. La diffidenza è alla base genetica di questa razza, si può migliorare con la selezione, ma non creare una razza da lavoro(a meno che non si rinsangui con grigioni o pt brevettati), un clc equilibrato è anche un cane che non ama farsi toccare dal primo che arriva, e non significa che quest'ultimo debba mordere.
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Ma allora qual'è la direzione da prendere? Perchè se migliorare la tempra non è cosa adatta al proprietario medio, allora la selezione è solo verso il cane... da compagnia?
E allora però cambiamo anche lo standard, perchè c'è scritta un'altra cosa...
Non c'è nessuna polemica eh, vorrei solo capire le idee che muovono chi, come te, alleva.