C'è anche la storia di Fido, tutta italiana... ha aspettato il suo padrone alla fermata del bus forse per 14 anni se ricordo bene...
ecco da wiki:
Una sera di inverno del
1941 un uomo residente a Luco del Mugello, Carlo Soriani, operaio alle Fornaci Brunori
[2] di Borgo San Lorenzo, trovò in un fosso un cucciolo di cane ferito. Ignorando a chi potesse appartenere, Soriani lo portò a casa e decise di adottarlo, attribuendogli il nome di Fido.
Una volta ristabilitosi, il cane si affezionò talmente al suo padrone che ogni mattina lo accompagnava da casa alla piazza centrale di Luco, dove Soriani avrebbe preso la corriera per Borgo San Lorenzo. Fido tornava quindi a casa, ma alla sera era di nuovo alla fermata della corriera, attendendo l'arrivo del padrone, che poi riaccompagnava a casa.
Il
30 dicembre 1943, in piena
guerra, Borgo San Lorenzo fu oggetto di un violento bombardamento alleato: anche le Fornaci Brunori furono colpite e molti operai, tra cui Carlo Soriani, perirono.
La sera stessa, Fido si presentò come al solito alla fermata della corriera, ma ovviamente non vide scendere il proprio amato padrone.
Il fedelissimo animale non si perse d'animo e per i quattordici anni successivi (oltre 5000 volte)
[3], fino al giorno della sua morte, si recò quotidianamente alla fermata, nella speranza, purtroppo vana, di veder scendere Soriani.
Colpito dalla straordinaria fedeltà di Fido, il sindaco di Borgo San Lorenzo gli conferì, il
9 novembre 1957, una medaglia d'oro, alla presenza di molti concittadini e della commossa vedova di Soriani.
Nello stesso periodo, Fido destò l'interesse mediatico italiano: le riviste
Gente e
Grand Hotel, nonché
La Domenica del Corriere, pubblicarono la storia del cane
[4], che apparve anche in diversi
cinegiornali dell'
Istituto Luce[5][6][7].
Il
9 giugno 1958, Fido morì: per permettergli di ricongiungersi finalmente con il padrone, fu sepolto all'esterno del cimitero comunale di Luco, ove riposavano le spoglie di Carlo Soriani
[4].