c'è questa notizia..mi spiace che non ne abbiano parlato in tv
Cani randagi? Li educano i carcerati
Istituto minorile di Treviso: 60 ore di lavoro comune per ammansire gli animali ed educare i detenuti alla pazienza

Un randagio (foto web)
TREVISO - Sessanta ore per educare i cani randagi a vivere in comunità e insegnare agli «educatori» pazienza e autocontrollo. Sono le linee portanti di un progetto incrociato fra l’Istituto penale per i minorenni di Treviso, il canile sanitario dell’azienda Usl n.9, l’Ente nazionale per la protezione animali (Enpa), la Lega anti vivisezione (Lav), l’Unione italiana sport per tutti (Uisp) e un centro cinofilo privato. Un progetto per stimolare nei giovani le migliori potenzialità educative che una simile convivenza può esprimere.
Da un lato, spiegano i promotori, si tratta di addestrare i cani alle regole base della convivenza che dovranno poi osservare nelle famiglie adottanti. Dall’altro, per i ragazzi, affinare qualità come la pazienza, la tolleranza, l’accettazione delle frustrazioni e l’autocontrollo, ma anche lavorare in gruppo, acquisire capacità organizzative e sperimentare valori quali il rispetto, la lealtà, la solidarietà e l’accettazione dei propri limiti. Inoltre potrebbe aprirsi la possibilità, per i ragazzi detenuti, una volta espiata la pena, di approfondire le tecniche di addestramento in vista di un eventuale sbocco lavorativo. Il progetto, chiamato «Altro che bastardi», si svolge nelle ore del corso, durante le quali un istruttore cinofilo ed una operatrice Uisp guidano 4 ragazzi del minorile nell’educazione di quattro cani abbandonati ospiti del canile.