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Leggere su un giornale che una razza si distingue in una certa disciplina
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Per Elisa:
Credo di aver acquistato negli ultimi 4 anni tutti i numeri delle varie riviste del settore che contenevano un articolo sul CLC: nota che non sono mai scritti da cinofili "super partes" , ma bensì dagli stessi allevatori. Non sono poi rari i casi in cui il successo di un cane del proprio allevamento viene preso ad esempio per tutta la razza (se non per promuovere l'allevamento stesso).
In ogni caso raramente troverai espresse in modo chiaro le caratteristiche che rendono una razza difficile da gestire.
Il discorso comunque vale anche per le altre razze in genere.
Quote:
Il mio discorso era riferito ai soggetti piu sensibili e ad un grande lavoro nel caso da fare per educarli fin da piccoli in questo
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Per Fra:
È proprio il grande lavoro che si deve investire e la mancanza di garanzia di successo che non fa del CLC una razza adatta a certe attività. Questo al di là di alcuni singoli risultati che sono da ascrivere più alla cocciutaggine del conduttore e alla bravura dell'istruttore che ai pregi del cane stesso.

Se effettivamente un giorno intraprenderai la strada della PC, ti accorgerai della facilità con cui conduttori di labrador, PT e malinois ottengono i risultati per rapporto al CLC.

Se queste sono le razze più usate ci sarà pure un motivo!

Non nego che la soddisfazione con un CLC sia doppia, ma doppio (a volte triplo) è anche l'impegno che richiede; senza contare la mancanza di sicurezza nell'ottenere i risultati sperati.