Grazie mille per l'ansa. Mamma che disastro: ha 56 anni anziche 52. E' astigiano e non toscano....anche se a dire la verita' secondo me e' toscano perche' io ho sentito l'intervista e l'accento c'era tutto.
Comunque e' lui, ed il senso della storia c'era tutto, anche se con le mie piccole imprecisioni.
Hai perfettamente ragione sul fatto della memoria.
Vi e' capitato di prendere l'autobus al mattino presto? Prima dell'orario studenti?
No? A me rarissime volte (tagliando auto o similari), ma tutti i passeggeri erano lavoratori stranieri. Quasi tutti.
E fanno il lavoro per noi, fanno quello che facevano i nostri genitori (o nonni) 50 anni fa. Spesso ce ne dimentichiamo.
Sapete, e' facilissimo cadere nel "banale" e dire un'accozzaglia di luoghi comuni in questo contesto. Le parole piu' belle le ho sentite proprio da una studentessa, che prende anche lei i mezzi pubblici al mattino presto.
Sono belle come una poesia.
Ve le lascio come augurio di buona giornata.
Besos!
Giuseppe
Tutti i giorni quasi 3 ore di mezzi pubblici.
Bus e metro.
Tutti i giorni quasi alle stesse ore, per l’andata e il ritorno.
E tutti i giorni quasi le stesse facce.
Aralia e Chamil, dello Sri Lanka.
Stanno provando ad insegnarmi il cingalese
intanto che mi parlano della loro terra straordinaria.
Olimpia, badante Moldava.
Spalle larghe e un gran sorriso.
Qui ha scoperto che si può essere liberi dentro.
Aidha, che significa “colei che parte ma ritorna”
Aidha è musulmana.
Quando parla muove le mani come se stesse danzando.
Aidha ha perso un figlio di 6 anni.
E il suo dolore ha preso una forma dolce,
quasi come se tutta la calma del mondo la attraversasse.
3 ore tutti i giorni.
Un viaggio insieme e dentro al resto del mondo.
Ho chiesto loro di non lasciarmi sola con gli italiani
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