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manzone franco 09-01-2010 09:43

l' amore di un cane
 
In questi giorni al cinema trasmettono un film che parla dell ‘ amore di un cane di razza lupoide per il proprio padrone “ hachiko il tuo migliore amico “ . Ho cani da sempre ma sinceramente questa storia mi ha colpito, non credevo che per dieci anni , ogni giorno, alla stessa ora, un cane potesse tornare nello stesso luogo ad aspettare il padrone , ecco ciò che scrive Wikipedia :

Hachikō nacque in una fattoria di Odate, nella Prefettura di Akita, il 10 novembre1923 Era un esemplare maschio di Akitabianco. All'età di due mesi, venne adottato da Hidesaburō Ueno, un professore universitario del dipartimento agricolo di Tokyo, che lo portò con sé nella sua abitazione a Shibuya. Ogni mattina, il professor Ueno, pendolare per esigenze di lavoro, si dirigeva alla stazione di Shibuya per andare a lavorare. Il suo fedele cane lo accompagnava sempre e ritornava alla stazione quando il suo padrone rientrava dalla giornata lavorativa.
Il 21 maggio1925, Ueno morì di ictus mentre era all'università. Hachikō, come ogni giorno, si presentò alla stazione per le 3 del pomeriggio (l'orario in cui il suo padrone solitamente arrivava), ma il professor Ueno non era ancora tornato. Il cane attese invano il suo arrivo. Ciononostante, tornò alla stazione il giorno seguente e fece così anche nei giorni successivi. Con il passare del tempo, il capostazione di Shibuya e le persone che prendevano quotidianamente il treno iniziarono ad accorgersi di lui e cercarono di accudirlo, offrendogli cibo e riparo.
Con il tempo, tutto il popolo giapponese venne a conoscenza della storia di Hachikō; molte persone cominciarono ad andare a Shibuya solo per vederlo e per poterlo accarezzare. Nonostante il passare degli anni e il progressivo invecchiamento, il cane continuò comunque a recarsi alla stazione, esclusivamente la sera, quando il suo padrone sarebbe dovuto arrivare. Nell'aprile1934, venne realizzata, ad opera dello scultore Teru Ando, una statua in bronzo con le sue sembianze, posta nella stazione di Shibuya; un'altra simile venne eretta ad Odate, la sua città natale; lo stesso cane fu presente all'inaugurazione.


L'8 marzo1935 Hachikō morì di filariasi all'età di 12 anni, dopo aver atteso ininterrottamente per ben 10 anni il ritorno del suo padrone. La sua morte impietosì la comunità nipponica; la notizia venne inserita in tutte le prime pagine dei giornali giapponesi e venne dichiarato un giorno di lutto per ricordare il suo reiterato gesto di fedeltà nei confronti del padrone.
Durante la seconda guerra mondiale, il governo giapponese, necessitando quantità ingenti di metalli per costruire le armi, ordinò di usare anche quello della statua di Hachikō. Nel 1948, tre anni dopo la fine del conflitto, Takeshi Ando, figlio di Teru, ricevette la commissione di scolpire una nuova statua raffigurante il cane, sempre nello stesso posto di quella precedente.
Nonostante il corpo di Hachikō sia stato preservato tramite tassidermia ed esposto al Museo Nazionale di Natura e Scienza a nordovest della stazione, alcune sue ossa sono sepolte nel cimitero di Aoyama, accanto alla tomba del professor Ueno. L'8 aprile di ogni anno, in Giappone viene organizzata una cerimonia per ricordare Hachikō, alla quale partecipano vari amanti dei cani che portano il loro omaggio alla sua lealtà e alla sua devozione.





Linuz 09-01-2010 10:38

C'è anche la storia di Fido, tutta italiana... ha aspettato il suo padrone alla fermata del bus forse per 14 anni se ricordo bene...

ecco da wiki:

Una sera di inverno del 1941 un uomo residente a Luco del Mugello, Carlo Soriani, operaio alle Fornaci Brunori[2] di Borgo San Lorenzo, trovò in un fosso un cucciolo di cane ferito. Ignorando a chi potesse appartenere, Soriani lo portò a casa e decise di adottarlo, attribuendogli il nome di Fido.
Una volta ristabilitosi, il cane si affezionò talmente al suo padrone che ogni mattina lo accompagnava da casa alla piazza centrale di Luco, dove Soriani avrebbe preso la corriera per Borgo San Lorenzo. Fido tornava quindi a casa, ma alla sera era di nuovo alla fermata della corriera, attendendo l'arrivo del padrone, che poi riaccompagnava a casa.
Il 30 dicembre 1943, in piena guerra, Borgo San Lorenzo fu oggetto di un violento bombardamento alleato: anche le Fornaci Brunori furono colpite e molti operai, tra cui Carlo Soriani, perirono.
La sera stessa, Fido si presentò come al solito alla fermata della corriera, ma ovviamente non vide scendere il proprio amato padrone.
Il fedelissimo animale non si perse d'animo e per i quattordici anni successivi (oltre 5000 volte)[3], fino al giorno della sua morte, si recò quotidianamente alla fermata, nella speranza, purtroppo vana, di veder scendere Soriani.
Colpito dalla straordinaria fedeltà di Fido, il sindaco di Borgo San Lorenzo gli conferì, il 9 novembre 1957, una medaglia d'oro, alla presenza di molti concittadini e della commossa vedova di Soriani.
Nello stesso periodo, Fido destò l'interesse mediatico italiano: le riviste Gente e Grand Hotel, nonché La Domenica del Corriere, pubblicarono la storia del cane[4], che apparve anche in diversi cinegiornali dell'Istituto Luce[5][6][7].
Il 9 giugno 1958, Fido morì: per permettergli di ricongiungersi finalmente con il padrone, fu sepolto all'esterno del cimitero comunale di Luco, ove riposavano le spoglie di Carlo Soriani[4].

Linuz 09-01-2010 10:46

cmq il film mi è piaciuto molto :)

Phoenix 09-01-2010 11:08

Il film è decisamente molto commovente :( Poi se hai un cane per forza ti colpisce :(

Si spera solo (come auspicato in tv) che ora non ci troveremo invasi dall'Akita Inu; un cane tanto bello quanto non semplice da gestire

m.greta 09-01-2010 13:12

mi mamma mi ha raccontato più volte della sua cagnolina di quando era bimba /ragazza , un'incorocio di cocker e forse spinone: "Fifina".
Il suo padrone, padre della mia mamma, era in marina e stava sulle navi anche per lunghi periodi, in una di queste occasioni morì lontano da casa e, forse per il clima di dolore e dalle reazioni che la cagnolina visse intorno a sè in quella famiglia rimasta orfana del padre, capì qualcosa...
...da quel giorno in poi intorno all'ora in cui il padrone normalmente rientrava a casa iniziò a mettersi sdraiata davanti alla porta ed a piangere come sapesse che non sarebbe mai tornato....

wilupi! 09-01-2010 13:57

Quote:

Originally Posted by Linuz (Bericht 268341)
C'è anche la storia di Fido, tutta italiana... ha aspettato il suo padrone alla fermata del bus forse per 14 anni se ricordo bene...

ecco da wiki:

Una sera di inverno del 1941 un uomo residente a Luco del Mugello, Carlo Soriani, operaio alle Fornaci Brunori[2] di Borgo San Lorenzo, trovò in un fosso un cucciolo di cane ferito. Ignorando a chi potesse appartenere, Soriani lo portò a casa e decise di adottarlo, attribuendogli il nome di Fido.
Una volta ristabilitosi, il cane si affezionò talmente al suo padrone che ogni mattina lo accompagnava da casa alla piazza centrale di Luco, dove Soriani avrebbe preso la corriera per Borgo San Lorenzo. Fido tornava quindi a casa, ma alla sera era di nuovo alla fermata della corriera, attendendo l'arrivo del padrone, che poi riaccompagnava a casa.
Il 30 dicembre 1943, in piena guerra, Borgo San Lorenzo fu oggetto di un violento bombardamento alleato: anche le Fornaci Brunori furono colpite e molti operai, tra cui Carlo Soriani, perirono.
La sera stessa, Fido si presentò come al solito alla fermata della corriera, ma ovviamente non vide scendere il proprio amato padrone.
Il fedelissimo animale non si perse d'animo e per i quattordici anni successivi (oltre 5000 volte)[3], fino al giorno della sua morte, si recò quotidianamente alla fermata, nella speranza, purtroppo vana, di veder scendere Soriani.
Colpito dalla straordinaria fedeltà di Fido, il sindaco di Borgo San Lorenzo gli conferì, il 9 novembre 1957, una medaglia d'oro, alla presenza di molti concittadini e della commossa vedova di Soriani.
Nello stesso periodo, Fido destò l'interesse mediatico italiano: le riviste Gente e Grand Hotel, nonché La Domenica del Corriere, pubblicarono la storia del cane[4], che apparve anche in diversi cinegiornali dell'Istituto Luce[5][6][7].
Il 9 giugno 1958, Fido morì: per permettergli di ricongiungersi finalmente con il padrone, fu sepolto all'esterno del cimitero comunale di Luco, ove riposavano le spoglie di Carlo Soriani[4].

A Borgo San Lorenzo c'è una statua in onore del cagnolino davanti al Municipio,in più il sindaco di Borgo dato che è uscito questo film è andato nelle scuole di Borgo a raccontare la sua storia per dire ai bambini che non importa guardare troppo lontano dato che nel loro paese è successa una storia analoga.

molisanodream 09-01-2010 13:57

Quote:

Originally Posted by Phoenix (Bericht 268344)
Si spera solo (come auspicato in tv) che ora non ci troveremo invasi dall'Akita Inu; un cane tanto bello quanto non semplice da gestire

molto probabilmente si... la moda :evil::evil:

derosafulvia 09-01-2010 15:28

Atti d'amore puro da parte dei nostri pelosi sono all'ordine del giorno. E che dire di quei cani che, morto il loro amico umano, scappano per poter andare a vegliarne la tomba?
Per quanto riguarda il film in questione (bellissimo!!) stà già dando i suoi frutti: sono già in molti che chiedono ai negozi di animali (e già questo la dice malissimo) un cucciolo di Akita. Immagino che gli allevatori saranno bombardati di richieste col risultato di ritrovare presto un bel po di questi bellissimi ma tostissimi cani in adozione.
Speriamo bene!!

molisanodream 09-01-2010 15:47

Quote:

Originally Posted by derosafulvia (Bericht 268386)
stà già dando i suoi frutti: sono già in molti che chiedono ai negozi di animali (e già questo la dice malissimo)
Speriamo bene!!

ma non c'è un modo per evitare la vendita di cani e gatti a sti negozi lager?

derosafulvia 09-01-2010 20:38

Quote:

Originally Posted by molisanodream (Bericht 268390)
ma non c'è un modo per evitare la vendita di cani e gatti a sti negozi lager?

Alcuni negozi lavorano seriamente; hanno contatti con allevatori vari e vendono i cuccioli che questi gli forniscono. Tu entri nel negozio e loro hanno un elenco delle razze che in quel momento hanno disponibili. Fanno da intemediari quindi alla vendita. Metodo che può essere discutibile ma comunque legale.
Altri, invece, fanno arrivare cofanate di cuccioli da paesi esteri con documenti "regolari". Il cavolo è che se non becchi la macchina, il furgone, il camion che li trasportano, una volta arrivati a destinazioni possono apparire cani regolari e sani. Comunque, anche se li prendono, si beccano si una galattica sanzione e una denuncia ma possono tranquillamente rientrare in patria quindi non pagheranno mai ne la sanzione ne avranno disturbi dal procedimento penale (nel senso che non è che gliene importi molto). La cosa migliore è quella di fare molta pubblicità negativa a questo stile di vendita.

manzone franco 09-01-2010 21:28

bella questa storia italiana, non la conoscevo, 8) , ho pensato anchio che ora gli allevetori di akita non riusciuranno a soddisfare le richieste e al fatto che essendo una razza lupoide abbia un carattere simile al clc. tempo fa un amico mi disse che dopo l uscita negli stati uniti del film "ratatouille" i negozi di animali americani vendettero molti ratti " da compagnia" , chissà adesso che fine avranno fatto......:roll:

Linuz 09-01-2010 22:26

probabilmente ci saranno tanti gatti felici

manzone franco 09-01-2010 22:55

quando comprenderà la gente che un animale è un essere vivente e non uno oggetto che segue la moda........ quando l avrà compreso certamente il mondo sarà migliore perchè si avrà più rispetto per la vita........:roll:

manzone franco 10-01-2010 21:33

vorrei solo riportare ( sperando serva a non far finire tanti cani di questa bellissima razza nei canili ) cio che ha scritto su internet la sezione Akita s.a.k.i.

EFFETTO HACHIKO

Dopo la sola presentazione del film arrivano già richieste "inaccettabili" di squali approfittatori pronti a cavalcare l'onda del successo che coinvolgerà, da questo natale, i nostri splendidi Akita. L'ignoranza è già venuta fuori!!!
Persone che chiedono coppie di Akita, proponendo divisione dei guadagni, altri che cercano il maschio da far accoppiare con la femmina del parente o del vicino, o addirittura chi chiede anche il padre della stessa femmina, purché ci sia un maschio che la monti e le faccia sfornare cuccioli che possono portare guadagno! Purtroppo dal 17 ottobre,sono queste le richieste che hanno cominciato a fare!!!
Il problema non sarà per le prime cucciolate, ma per le successive, quando tanti si accorgeranno che l'Akita non è un cane da compagnia per tutti, quando inizieranno ad avere problemi con il cane persone che non sono capaci di gestire un cane, né tantomeno un Akita, li inizieremo a vedere nelle nostre strade e nei nostri canili!!! Il film mette in luce solo le meravigliose caratteristiche di questa splendida razza, ma non dà alcun cenno a quelle peculiarità caratteriali che fanno dell'Akita un cane fiero e, sulla scia della moda, non avremo più futuri proprietari che quando cercheranno un cucciolo avranno già letto tutta la storia della razza e le sue caratteristiche caratteriali ma lo desidereranno semplicemente
per moda!!! Allevatori,questo è un invito a tutti!!!
Noi che fin'ora abbiamo allevato con amore e coscienza,incontriamoci e discutiamo per evitare che avvenga il disastro…………………..


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