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Cacciatori ASSASSINI
Parlo forse per la rabbia e il dispiacere ma anche perchè è una categorie di persone che non ammiro...come si puo' considerare "sport" l'uccidere delle bestiole,che poi pensandoci bene quanto potranno sfamare???(c'è chi mangia pure gli uccelli piccoli!!!)vederle agonizzanti..e divertirsi pure nel farlo!Non è piu' spirito di sopravvivenza, è cattiveria,crudelta' allo stato puro..e non aggiungo altro.
Alcuni cacciatori di Catania, che a quanto mi è stato riferito cacciavano in una zona dove non erano neanche autorizzati, hanno avvelenato e ucciso uno dei miei figlioletti, Dragonhert, detto Sker. http://img98.imageshack.us/img98/513...rivbilotti.jpg Mi ha contattato poco fa la proprietaria ..distrutta... i cani erano 2 ,sempre della signora Nicole,tutti e 2 avvelenati senza un minimo di scrupolo,motivo? perchè andavano a disturbare forse le tane dei conigli????? Non è e non sara' la prima volta che sentiremo queste bastardate purtroppo..ma possibile che parte del genere umano faccia cosi' schifo????? Questi cani per noi sono come dei figli.. vorrei vedere se qualcuno ammazzasse senza batter ciglio i loro figli..forse capirebbero?? Addio piccolo Sker.. Spero che quegli str... si becchino qualche Botulino come minimo. Pero' prima la giustizia li deve salare per bene.. |
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Buon viaggio, lupone. |
Poverino...
MALEDETTI! che gli si svegli la coscienza... la peggiore punizione è pentirsi quando è troppo tardi. |
ma che coscienza...quelli non ne hanno...ha piu' coscienza un animale di loro sicuramente.. non gli svegliera' proprio niente visto che nella testa non hanno niente, non riescono neanche a immedesimarsi in una persone che perde cosi' l'amore della sua vita,che coscienza dovrebbero avere...? sono nati senza
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Non ci sono parole, gente senza cuore, stupidi ignoranti.
Addio piccolo Sker e addio all'altro piccolo compagno |
So che non è bello, ma ogni volta che sento o leggo di qualche "incidente" di caccia che coinvolge cacciatori un ghigno maligno mi attraversa il volto...
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Mi dispiace molto..... |
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Ho sentito ora Nicole.. ha esposto denuncia..speriamo becchino questi fetenti. Approfitto per un comunicato... Nicole vorrebbe che questa tragedia avesse un minimo di lieto fine(purtroppo non per il suo cane). Ci sono molti luponi in canile in condizioni pessime e abbandonati a se stessi da adottare, se qualcuno sa di qualche adozione al sud (lei non ha la possibilita' di spostarsi) o magari qualcuno che deve per qualche serio motivo cederlo ed è disposto ad avvicinarlo in sicilia o Calabria... ci terrebbe tanto a dare a un lupastro meno fortunato l'amore e le cure che riservava per il suo cagnone.. potete contattarla direttamente sulla sua mail [email protected] |
Mi viene in mente un tale che vorrebbe scambiare la sua lupacchiotta con un pastore tedesco o un rott.....è in Sicilia!
Se si potesse fare... |
Questo il link
http://www.subito.it/lupo-cecoslovac...mo-7708770.htm |
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E no, purtroppo non è la prima volta che leggo notizie come questa, anche qui su wd si è scritto più e più volte di avvelenamenti. Sulla "nostra giustizia" non ripongo chissà quali aspettative. Ha fatto bene Nicole a sporgere denuncia, ma sappiamo bene quanto poco sconteranno, ammesso che li identifichino, rispetto al dolore ed alla sofferenza di cui si sono resi responsabili. Dato il mondo in cui purtroppo noi e i nostri animali ci troviamo costretti a vivere, secondo me, l'unica cosa che possiamo fare per cercare di evitare che anche i nostri cani possano un giorno essere vittime di simili atrocità è sforzarci di insegnar loro fin dalla più tenera età, insieme ai comandi base, anche il rifiuto dell'esca, insegnamento che rende i nostri pelosi non vulnerabili alla stronzaggine crudele di individui privi di scrupoli cui auguro di soffrire molto prima di crepare. |
mannaggia mi dispisce :|
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mi spiace molto.
hai la mia solidarietà |
Terribile, di quelle cose che non si vorrebbero mai sentire.
Molto bello invece il gesto di Nicole, che nel dolore trova la forza di offrire il proprio amore a un cane sfortunato...magari potesse prendere proprio lei quel lupetto dell'annuncio! |
Non è e non sara' la prima volta che sentiremo queste bastardate purtroppo..ma possibile che parte del genere umano faccia cosi' schifo????
dispiace tantissimo anche a noi ma come dice qualcuno LE BESTIE SIAMO NOI :evil::evil::evil: |
Quoto appieno Alessandra e Gianluca. La meschinità di queste persone non ha limite e non meritano nessuna indulgenza. Abbiamo a che fare con individui insensibili ai sentimenti a cui è lecito tutto, inutile perdersi in campagne di sensibilizzazione, occorre applicare la legge del taglione. Auguro a queste persone lo stesso trattamento che hanno riservato alla loro vittima.
Una carezza a Sker ed un abbraccio ai propietari. Giuseppe & Nouska |
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LA GIUSTIZIA???????????????? ma se non punisce neppure gli assassini rei confessi,...di umani! (anzi gli trova lavoro, li ..eh..eh..reintegra :lol:) figurati cosa gliene strafrega degli animali provo tanta rabbia |
rabbia rabbia rabbia
ECCO.....
in questo preciso istante, se vorrà ne parlerà la diretta interessata, ho avuto una notizia che mi ha fatto veramente incazzare! se la proprietaria vorrà ne parlerò, ma la sua CLC ora è ricoverata e piena di pallini esplosi da fucile da caccia, di cui alcuni le hanno forato un polmone, ..... speriamo che riesca a sopravvivere, perchè scappando dalla paura, pare pure che sia stata anche colpita da un auto io l'ho invitata a farne denuncia! ma credo proprio che appena si riprende la farà! queste sono le conseguenze del praticare uno "sport" pericoloso, fuori dalle aree predestinate a quello sport, per colpa di una legge che glielo permette! :twisted: |
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link mi dispiace per la lupetta ferita, spero che riesca a riprendersi presto. la denuncia la farei assolutamente. |
Io da persona moderata quale sono,auguro a queste personcine che nel prossimo incidente di caccia venga coinvolto il proprio unico figlio...
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Auguro vivamente Buona Caccia a tutta la categoria, e che la mira si concetri sul vostro uccello.
Che in questa stagione venatoria vi capiti spesso di inciampare a fucile carico e senza sicura. |
L'ultimo cacciatore che ho sentito parlare raccontava a un tavolo sbraitando allegramente che le sue beagle dovevano farne di cuccioli, con tutti quelli che gli finivano aperti dai cinghiali durante le battute di caccia :roll::roll::roll: ... trovava la cosa divertente :shock:
Io ero due tavoli più in là.. ovviamente mi è passata la fame... non che io una che si scandalizza, non mi sento una santa, ma di sicuro la sensibilità non dev'essere spiccata in certi individui... altrimenti farebbero altro per divertirsi!!!!!!!! |
Episodio accaduto nel dicembre 2008.
http://www.tutelafauna.it/News/Maltr...un_giardino.kl Quote:
E magari l'hanno anche fatta franca. Non so se i colpevoli siano mai stati identificati |
Ciao a tutti.Una premessa:mi permetto di intervenire in questa discussione non solo perchè mi tocca da vicino,ma anche perchè credo che tra persone intelligenti e civili quali vi ritengo sono sicura che potrete,se non apprezzare,quanto riflettere su un punto di vista diverso dal vostro.Il contraddittorio e la possibilità di esprimere opinione discordante sono le basi di un dialogo costruttivo.
Ho ventisei anni e detengo regolarmente una licenza di porto d'arme sia da caccia che sportivo dall'età di diciotto anni.Al contempo possiedo tre cavalli,due border collie da sbarancamento e da poco anche Cabi,la mia lupa cecoslovacca.Quali soci senior della Protezione civile e membri onorari a cavallo delle Guardie venatorie per la protezione animali,territorio e fauna selvatica seguiamo ,con la mia squadra di cacciatori (che poi è anche la mia famiglia,poichè comprende mio padre,mio fratello,i miei zii e mia zia oltrechè me ) da 5 anni,con l'ausilio dei membri locali del wwf,un programma di rinsanguamento della faunistica territoriale con il conseguente allevamento e reinserimento di ungulati,acquatici e volatili che comprende ovviamente anche l'abbattimento di esemplari in esubero che purtroppo l'opera edilizia e ambientale scriteriata degli ultimi anni ha fatto aumentare a dismisura provocando la quasi estinzione di molti predati e il mancato riequilibrio nella catena alimentare.Molte delle persone che come me collaborano a questa serie di progetti non corrisponde neanche minimamente alla descrizione che voi ne avete dato pur essendo cacciatori.Diverse persone qui sul forum mi conoscono,le ho incontrate,ho parlato con loro,mi sono confrontata con loro,scontrata anche,ma sono una persona ragionevole,seria e pacata e lo sono anche quando vado a caccia così come quando denuncio,quando lo riscontro,l'uso abusivo di porto d'arme da parte di persone scriteriate che lo sarebbero però anche se un porto d'arme non l'avessero.Credo fermamente che rilegare le persone in categorie sia il primo passo verso l'omologazione,credo altrettanto fermamente che augurare la morte,o qualsivoglia incidente ad una categoria intera non sia il metodo migliore per risolvere una problematica che esiste,si,ma che merita più attenzione e più discussione di quella che ne è stata fatta qui.Vi invito a venire con noi nelle campagne toscane del livornese per vedere da vicino quali opere di recupero sono state portate a termine grazie alle nostre squadre.Quelli che voi additate non sono cacciatori,così come li intendo io.Aborro la violenza di qualsiasi tipo essa sia,chi vive accanto a me lo sa bene.Per questo sono rimasta profondamente delusa quando accanto al suo nickname qui ho trovato un messaggio di augurio di morte che in pratica è come se fosse stato rivolto a mio nipote.Vi ringrazio per la possibilità che mi è stata data di esprimermi.Sono a disposizione per ogni chiarimento.Un saluto. |
Concordo con Simona...il mio corso di laurea si occupa di tutela ma anche di gestione,purtroppo in alcune zone l'intervento umano nel controllo dei selvatici è importantissimo sia per l'equilibrio dell'ambiente che della fauna stessa(per non parlare della salvaguardia di quei pochi,pochissimi che per farci mangiare un buon formaggio biologico si fanno un mazzo quadro..)
eviteri anchio di augurare la morte ad una categoria intera(in quanto conosco molte persone,mio babbo stesso quando era un cacciatore)che non si sognerebbero minimamente di fare atrocità del genere. purtroppo il fatto che ci siano persone armate comporta dei rischi e io sono la prima a cui girano i maroni perchè fino alla fine di gennaio mi tocca cercare oasi,parchi,zrc in cui liberare Miki per paura di incontrare i cacciatori(con il rischio di beccare la forestale e prendermi una multa..) il discorso della gestione faunistica è una cosa talmente ampia e complicata che è riduttivo dire"stop alla caccia" e "i cacciatori sono tutti degli stro@@i" perchè non è cosi. Ci dovrebbero essere più controlli,più guardie venatorie,più guardie forestali e provinciali a vigilare su quei cacciatori che infrangono le leggi(157/92)in materia di caccia e i reati dovrebbero essere puniti più severamente. Rimango comunque dell'idea che le persone che hanno compiuto questo atto dovrebbero bruciare all'inferno. |
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io posseggo il porto d'armi ad uso sportivo e venatorio ma non possiedo la licenza di caccia perchè non ritengo sia giusto abbinare la caccia allo sport o ad un mezzo ricreativo, non ritengo di avere il diritto di uccidere un animale se non per necessità di cibo, ma al giorno d'oggi il cibo anzi avanza; ma questo è un mio punto di vista personale.. il tuo punto di vista è esatto come anche ciò che hai detto. non bisogna mai condannare un intera fascia di persone per colpa di singoli individui che non hanno nulla a che vedere con gli altri. qui si parla di persone che non hanno nulla a che vedere con la caccia, sono degli esecrabili criminali senza cuore né cervello. andrebbero puniti con il massimo della pena per la sofferenza di cui si fanno portatori. però così come non tutte le persone alla guida sono pirati della strada, non tutti i cacciatori sono criminali da perseguire. |
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Ale non siamo stati noi a rompere gli equilibri..vallo a dire a chi per primo ha iniziato a tagliare gli alberi,ad addomesticare gli animali,ad allevarli o a cacciarli per sopravvivere..
ormai gli equilibri sono stati sballati e lasciare che l'ambiente si riequilibri significherebbe arrivare al caos,all'estinzione di specie animali e vegetali poi una volta che si è arrivati al deserto lasciare che la natura prima con piante pioniere,poi con piante eliofite e infine sciafile si riprendesse il suo spazio... credo che in qualche centinaia di anni forse ci potremmo essere... perdendo magari di biodiversità ma chissene...;) Sono la prima a dire che ci dovrebbero essere il triplo di controlli ,giorno e notte,pene davvero dure e esami per il porto d'arme che siano veramente sbarranti,eliminare alcune tecniche di caccia(come la caccia in battuta al cinghiale che è una caccia tradizionale toscana),eliminare le aziende agrituristico-venatorie(che non hanno alcuna utilità ai fini dell'ambiente) e tante altre cose... Sono schifata al solo pensiero che la caccia venga vista e vissuta come sport...non è uno sport ma dovrebbe essere solo uno strumento al servizio dell'ambiente,di cui non se ne dovrebbe abusare MAI,soprattutto per la soddisfazione personale. Anche solo andando a fare un piano di tagli che serviranno per costruire la scrivania su cui tu scrivi ci deve essere un riassestamento anche faunistico,una popolazione dimensionata all'ambiente è una popolazione vitale e sana,una popolazione sovradimensionata al contrario sarà una popolazione con soggetti inclini ad ammalarsi e a patire la fame... |
..il problema, puramente etico-filosofico se vogliamo, è che è l'uomo a stabilire quale sia l'equilibrio, ed è sempre un equilibrio, anche quando apparentemente volto al bene della natura, concepito una visione antropizzata della Natura. La Natura ha i suoi equilibri e i suoi squilibri che si alternano dalla notte dei tempi...il problema è l'equilibrio che l'uomo determina essere giusto...è sempre un equilibrio antropiforme.
Ho scorazzato per molto nelle catene montuose della Sierra Madre del Sur (Messico-Guatemala), tra zone dove le multinazionali statunitensi del legname hanno fatto scempio, zone dove il rapporto tra un'antropizzazione arcaica (indio e semi-indio) e la natura era garantito solo dalla guerriglia Loxichaa...zone dove le istituzioni con dei bei parchi ed esperti biologhi determinavano l'equilibrio e zone completamente disabitate dove la natura ne faceva da padrona..insomma al lato pratico la visione istituzionale dell'equilibrio bilogico è ben diversa da dove l'equilibrio naturale è instaurato per la mancanza dell'uomo, o in quelle zone ove la distruttività dello stesso è limitata dall'uso delle armi... ...che l'Italia sia ormai un paese disatrosamente antropizzato è fuori da ogni dubbio e che purtroppo le risorse di cui parli sono forse le uniche per avere il male minore...la mia era una considerazione puramente etica e riflessiva. |
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io possedevo il porto d'armi ad uso sportivo, però per esercitarmi dovevo andare al POLIGONO, non potevo andare a sparacchiare nei terreni di altri, perchè se mi beccava la provinciale mi faceva un paiolo...parecchio grosso, non vedo perchè lo "SPORT" della caccia, può essere esercitato dove può anche trovarsi un gruppo di bimbetti che vogliono costruire la casetta nel bosco e si beccano una impallinata, solo perchè un fagiano da ripopolamento (ripopolamento?) va a pascolare vicino loro...! ripeto ci sono le AZIENDE FAUNISTICO VENATORIE e le AZIENDE AGRICOLE VENATORIE dove andare ad esercitarci senza mettere in pericolo chi non pratica tale sport! Simona purtroppo sono pochi i veri cacciatori, molti sono quelli che mirano solo a fare quantità, molti quelli che uccidono una cerva gravida, e ci sono anche quelli che:- oggi non avevo sparato a niente ho sparato a un gatto! premesso che i maggiori danni all'ambiente al pari dell'industria li ha fatti l'agricoltura e l'allevamento, molti di quei predatori che servivano al controllo degli ungulati, sono stati sterminati perchè antagonisti nostri! io non ce l'ho con la categoria, infatti mi pare persino strano che siano dei cacciatori ad avvelenare cani in questo periodo, perchè in questo periodo ci sono i LORO cani, che hanno pagato cari e dubito che vogliano vederseli morti, i periodi in cui mettono i bocconi avvelenati sono altri... es. primavera, estate, anche se comunque non è detto perchè l'imbecille nasce in qualsiasi categoria! qui dove vivo io è zona non vocata alla caccia al cinghiale, e ti dico che come saprai, ci può per legge girare gente armata di fucile che ti trapassa da parte a parte, senza una regolare battuta di caccia, magari seguita e regolamentata dalla forestale, qui sparano a tutto quelchesimuove e sparano basso, ad altezza cinghiale, si sono anche sparati fra loro, uno è morto ed uno ci ha rimesso un pezzo di fegato, tutto concluso con "incidente di caccia", peggio era se ci rimetteva un disgraziato che era li a cerca funghi anche mio padre era cacciatore, infatti sò dai suoi racconti es. come mai alcuni cacciatori uccidono i gheppi, infatti non capivo come mai in zona ne trovavo continuamente morti ed uno lo trovammo ferito, perchè disturbano la caccia...! io ho fatto il corso per GAV (Guardia Ambientale Venatoria), ma cogliere il reo sul fatto è quasi impossibile, poi noi siamo senza fucile, non ti dico con che genti ti vai a confrontare, spocchiosi e boriosi e con pochissima cultura sia di caccia che di altro, questi in genere sono quelli che infrangono le leggi, ma difficile coglierli sul fatto, facile invece è trovare chi non ha segnato la giornata di caccia, ma punirlo mi pare quasi ridicolo...non è certo questo che serve a prevenire gli incidenti di caccia! il problema dei cinghiali es. qui in zona pare sia causato da un tentativo di ripopolamento, dovuto a fame di prede, che poi è sfuggito di mano! ma poi lo vedo in questi giorni, pochi sono quei cacciatori che girano col cane e rispettano sia la disciplina della caccia che le leggi; viaggiano su fuoristrada, scendono e sparano al pollo/fagiano, che forse associa l'auto al cibo, infatti se ne stà li immobile e purtroppo ieri era lì immobile davanti casa mia, ed io mi sono dovuta sorbire una bella fucilata a 54 metri dall'abitazione, cosa gli vuoi fare...meno male che a suo tempo, per sbaglio, mi ritirarono il porto d'armi, altrimenti sarei in galera! questi personaggi sono la rovina della caccia, però hanno la licenza di caccia! non parliamo poi dei bracconieri, che quelli sono feccia non cacciatori! infine aggiungo che un figlio non può rimmeterci per le colpe del padre, a ognuno le sue responsabilità! boni state boni ;) |
Off topic
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Antonella, ad una mostra zootecnica la Fiera Agricola Mugellana 2009 - Borgo San Lorenzo - Firenze dove c'erano allevatori di pecore di varie razze (c'era una gara morfologica), mentre ero lì che guardavo le pecore e sopra ogni recinto c'era tutta la solfa del nome dell'azienda biologica, formaggio biologico, fieno biologico, ecc ecc ...biologico un ometto, pastore in pensione, che aveva troppa voglia di dirlo, mi dette una gomitata e mi disse: - biologico?..ma che vuol dire biologico?, ma guarda ste pecore cosa stanno mangiando? Guardo e vedo mangime in pellet, leggo l'etichetta e c'è scritto soya OGM, e lui continua: -eppoi dovrebbero dire naturale, cosa vuol dire biologico? e quando si ammalano? non le curano? era perplesso, concordammo che il biologico non esiste! sarà questo un caso unico? infatti è una moda mentale che è un pò come il permesso alla balneazione, basta alzare o abbassare i livelli per avere la balneazione, così come alzare o abbassare le percentuali di anticrittogamici o medicinali o mangimi trattati, per affibbiare il marchio di biologico! "soglia di tolleranza", soglia definita “rilevabile” dello 0,1%, ecc ecc percentuali ma CHI è che stabilisce tutto ciò! a me il biologico non m'incanta più! saluti e formaggi (si diceva vero?) :roll: |
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Tu sarai anche Miss Killer Perfettina, ma se conosci quel mondo converrai che gran parte sono esattamente come li descrive Rosa e l' unica scelta che sarebbe logica, visto che tutti possiamo fare la spesa al supermercato, sarebbe quella di vietare la caccia che in territorio fortemente antropizzato come il nostro può essere molto molto pericolosa. Che poi non c'è mica da essere mostri puzzolenti : un parente di mia moglie, la persona più pacata e piacevole del mondo, tra l' altro guardia forestale ma appassionato di caccia (cinghiale, gare con il cane ecc.) parlando ci diceva tranquillamente che lui se vedeva un Aquila nonsocosa le sparava immediatamente, perché era un pericoloso competitore della SUA selvaggina...:shock: |
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perchè no...?
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una cultura e passione per le armi, per i cani, per la selvaggina e soprattutto cucinare la selvaggina, inutile fare gli ipocriti, a meno che non si viva come quei santoni indiani che spazzano davanti a loro, prima di procedere nel cammino onde evitare di calpestare le sacre bestiole, o che si sia vegetariani convinti, ma comunque il solo fatto di usare l'auto, non ci differenzia certo da chi va a caccia ovviamente rispettosamente. Ma che la caccia serva a salvaguardare qualche cosa è come dire che l'airbag serve in uno scontro frontale con un auto treno! Che poi per ridurre un sovrannumero di cervi o cinghiali si deleghino i cacciatori è solo perchè la forestale non può (..diciamo ..non può) stare a giornate a sparare a cervi o a cinghiali, delega chi già lo sa fare bene e in più lo Stato ci guadagna con le tasse governative e regionali. Non penso che la stragrande maggioranza dei cacciatori che fanno la levataccia per andare a caccia pensino a quanto salvaguarderanno l'ambiente oggi, ma piuttosto ... se riusciranno a prendere l'ambitissima beccaccia! Preferisco quelli che mi dicono che la caccia è un piacere personale, come andare a pesca, come andare in barca, ecc ecc.... il tutto nel rispetto degli spazi e libertà e sicurezza altrui! ma poichè la caccia è pericolosa, come altri sport pericolosi deve svolgersi in ambienti adatti ... le A.A.V. e le A.F.V. non seviranno all'ambiente come dice Antonella, ma servono al controllo, al ripetto delle leggi, alla prevenzione, alla sicurezza, alle tasche di chi le gestisce e a chi vuol andar per boschi senza rischiare di esser ferito col beneplacito della legge. Magari per risolvere il problema degli animale FERITI e agonizzanti, (oggi sono un pò cinica :twisted:) inviterei i signori cacciatori a passare un pò più di tempo al POLIGONO DI TIRO! che mi pare ce ne sia bisogno da quello che raccatto in giro e poi rilibero (che se me li trovano in casa prima della consegna al Centro Recupero, mi ci becco pure il penale). Infine il problema è anche che non mi pare che sia così difficile avere la licenza di caccia! ;) |
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per ora a nessuno non sono ancora andata in galera non mi sono candidata con nessuno partito per l'elezioni insomma NON ho curriculum :roll: |
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Inutile puntualizzare l'ovvio quando si dice che in ogni gruppo,in ogni associazione ci sono un sacco di dementi..ce ne sono anche qui. Un saluto e grazie a quelli che mi hanno dato materiale su cui riflettere.;-) |
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Tu magari, ogni tanto, hai puntato qualcos' altro' altro, o no ? :boom2 Il problema nasce quando le mele marce sono la quasi totalità del cesto...se senti qui sul forum non sono pochi quelli che hanno avuto noie con il loro cane, possibile che tutti incontrino mele marce ? |
non possiamo equiparare la realtà del bornea con quella italiana..per la foresta amazzonica io sono con quelli che la difendono dai tagli sconsiderati..anche con le armi..
Rosa:l'azienda che espone la dicitura"biologico" doveva essere denunciata perchè perchè nel biologico l'uso di OGM è severamente vietato(infatti è bene leggere nell'etichetta se è DOP o DOC in quanto quelle sigle sono la garanzia dei controlli effettuati e non la scritta"biologico") L'uso degli antibiotici nel bio è tollerato solo quando gli animali si ammalano o per i normali vaccini non come avviene nell'industria e nell'allevamento intensivo che le danno ogni giorno a scopo preventivo. Il mio discorso dell'allevatore era per sottolineare il fatto che soprattutto specie come i cinghiali fanno danni continuamente alle fattorie e hanno fatto smettere moltissimi allevatori(soprattutto i piccoli allevatori che magari sono quelli che davvero ci tengono ai propri animali e a fare prodotti sani).Già è un lavoro faticosissimo,per niente retribuito in più ci metti i danni continui alle recinzioni e alle coltivazioni...chi glielo fà fare di continuare e noi poi dobbiamo essere contenti di mangiare iL"galbanino" e non un pecorino DOP. Io non stò difendendo la gestione della fauna o la caccia anzi...ci sarebbero mille cose da cambiare e da migliorare soprattutto noi negli appennini possiamo guardare solo con ammirazione come viene gestito l'ambiente sulle Alpi.. I tagli(di alberi)vengono fatti in tutte le provincie dalla forestale o dalla magnifica(sulle alpi),non si può minimamente pensare di non farli,e il legno??? Ah si ...teniamo gli alberi a invecchiare e fare il suo corso nel bosco e noi sostiuiamo tutto con la plastica...proprio una scelta ecologista. Le cose andrebbero fatte con criterio,punto. La caccia per i cacciatori è un piacere e come tale è proprio il cacciatore che ci dovrebbe tenere a poterla praticare ogni anno. Per questo che spesso i caciatori peggiori sono quelli di città,che non hanno una storia in famiglia di cacciatori,che tutta la settimana stanno chiusi in ufficio e poi vanno a sfogarsi e sparare la domenica.... Io in 26 anni non ho mai sentito neanche una volta mio babbo dire che ha ucciso una femmina incinta anzi l'ho sentito dire che a fine stagione non gli ha sparato perchè femmina e poteva riprodurre per la prossima stagione..anzi è proprio mio babbo che spesso quando gli dico che porto miki nel bosco e capita che insegue qualche animale(senza ucciderlo)ad arrabbiarsi... Chi uccide animali che sono protetti,chi spara dalle auto,chi và a caccia al di fuori degli orari e giorni concessi...è un farabutto non un cacciatore. purtroppo ce ne sono molti di farabutti ..... |
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Tu magari, ogni tanto, hai puntato qualcos' altro' altro, o no ?
:boom2 Tranquillo! Il mio fucile non l'ho mai puntato verso lidi non consentiti...;-) Hasta siempre...Y SUERTE |
comprendo il discorso di Wilupi,
però... Quote:
vogliamo al solito far passare quelli che abitano in città per dei poveri coglioni che passano le giornate al computer e aprono bocca a vanvera perchè sanno una se.. sembola loro delll'ambiente, della fauna, degli habitat e così via, mentre i campagnoli meglio se cacciatori di antico lignaggio hanno la saggezza e l'esperienza nella gestione dell'ambiente, ...infatti si vedono i risultati!? guarda ho qui una enciclopedia sulla caccia, 2 volumi, degli anni 70, che spiega i tipi di armi e il tipo di cartuccia per sparare ai rapaci, o all'orso ed ad altri tipi di animali ora severamente protetti, si cacciava per controllo ambientale? per saggezza ed esperienza della genealogia di cacciatori? NO per trofeo! legittimo del resto dato che non era vietato ;) la consapevolezza c'è ora non una volta ma a disboscare per fare i pascoli sono stati i cittadini? ad avvelenare la terra con fertilizzanti e troiai vari per avere maggior REDDITO sono stati i cittadini? (non diciamo che è per soddisfare la richiesta perchè altrimenti non si assisterebbe alla distruzione di prodotti buoni per mantenere il prezzo) i cittadini hanno le loro colpe, ma sono altre non certo queste penso che sia meglio non mettersi a difendere nessuno perchè ogniuno ha le sue responsabilità e comunque ormai che i danni son fatti occorre rimediare per quanto possibile, ci sono troppi cinghiali? bene che si proceda anche all'abbattimento ma solo sotto controllo e regolamentato e documentato, circoscrivendo la zona, per non far correre pericoli alla gente comune mi diceva un cacciatore che i cinghiali ora diffusi in Toscana e che impestano i territori, non sono quelli autoctoni, quelli "di una volta", sono frutto di reintroduzioni più prolifiche per fare più "bottino", ora sfuggite di mano, se sia vero o sia una leggenda metropolitana non lo sò, però data la realtà delle cose, c'è da crederci quasi. Comunque tornando al problema principale, cioè il rischio di essere impallinati, non c'è giustificazione che tenga nè cinghiali, nè vigne, nè pecorini altrimenti potrebbero anche iniziare a lanciare bombe o a minare le zone frequentate dai cinghiali, se è più importante salvare le vigne o i pecorini, piuttosto che la sicurezza! se si ragiona così... |
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http://lists.peacelink.it/animali/msg26292.html E' normale che una regione paghi perchè vengano immessi degli animali selvatici? Ovvio poi che tutti gli equilibri vengano alterati ma di chi è la colpa? Da me ce ne sono una marea, mi arrivano dietro casa, ma chi ha iniziato tutto questo casino? Io non voglio discutere sul senso della caccia, personalmente mi disgusta ma è una mia opinione. Vorrei mettere più l'accento su altre questioni. Mi scuso se mi dilungherò ma trovo insopportabile che la caccia causi tanti disagi a chi non la pratica. Vivo in provincia di BS vicino alla Valtrompia (patria della Beretta) e conosco bene, benissimo la realtà dei cacciatori. Mio padre, mio nonno, moltissimi miei amici e conoscenti sono, o sono stati, cacciatori. Mi chiedo perchè ogni anno debbano reintrodurre lepri (che ovviamente non sono la specie autoctona ma sono più piccole, dice che si riproducono di più) e fagiani e starne e quaglie perchè ogni stagione venatoria vengono sterminati. E sterminati non in senso lato, letteralmente non ne rimane una coppia :shock:. Li reimmettono ogni anno. Da me ammazzano sistematicamente volpi, cani, gatti (ma avete idea di quanti gatti mi hanno fatto secchi prima che mi decidessi a recluderli SEMPRE in casa?), faine o rapaci, qualsiasi cosa possa nuocere alla loro tanto cara selvaggina. Sai com'è ci spendono 800 euri l'anno, hanno il diritto di preservarla. Che poi questi animali reimmessi sono peggio dei polli, storditi e inebetiti come non so cosa, sai che divertimento a cacciarli. I bocconi avvelenati li lasciano loro, Dio solo sa quante volte ho trovato salsicce, pezzi di pollo o carcasse in mezzo ai prati (in primavera di solito, per stermimare meglio i rivali - volpi, cani, gatti e compagnia bella) guardacaso da agosto in poi, quando cominciano a uscire con i loro cani per "provarli" sul selvatico .. SPARISCONO. E tralasciamo il fatto che IO per almeno 3 mesi mi scordo le passeggiate, mica nei boschi fitti eh, ma su sentieri ben visibili e segnalati. Perchè? Intanto perchè ci tengo alla pellacchia e di farmi impallinare non mi va, poi perchè tengo alla pellacchia del mio cane e non mi va di farmelo accoppare, e per ultimo perchè se mi becca la forestale io sono in multa se ho il cane libero. Questo più di tutto mi irrita. Perchè i loro cani sì e il mio no? Non ci devo lavorare pure io (che ci faccio anche ricerca di dispersi) Non ho forse bisogno di allenarmi? Devo pagare anch'io 800 euri l'anno per poter camminare fuori casa? Ho la fortuna di abitare in un posto bellissimo e fino a gennaio non posso assolutamente fare passeggiate al mattino, forse verso sera, ma con mille cautele. Da me non sono rari i casi di persone ferite perchè passeggiavano nei boschi, ne conosc oalmeno un paio personalmente, uno si allenava per una marcia di regolarità e camminava su una strada sterrata. I commenti dei cacciatori di solito sono: eh, ma gli sta bene! Cosa ci va a fare in giro per i boschi? Impara a stare a casa sua .. Avete vagamente idea delle parole che mi prendo continuamente se incontro dei cacciatori? Vuoi perchè con il cane spavento la selvaggina, vuoi perchè lì ci sono loro e non devo passare a dare fastidio.. E non posso farci niente. Parliamo del fatto che praticamente mi sparano in casa? Che mi cadono in continuazione i pallini sul tetto? O del fatto che se ho un terreno di mia proprietaà questi ci possono cacciare? Cioè se io entro su un terreno non mio è violazione di domicilio, loro invece possono, com'è? Perchè? Proprio non capisco. Perchè i miei diritti valgono meno in questi 3 mesi? Perchè non pago 800 euri l'anno di licenza? E poi perchè nessuno dice che il boom degli abbandoni non c'è in estate (come dicono i tg) ma alla fine della stagione venatoria? Un mio collega, sfregatato cacciatore, mi diceva poco fa che lui il microchip alla sua cagna l'ha messo pochi giorni fa. Sai com'è: doveva provarla, essere sicuro che fosse brava. Se non lo era.. una schioppettata e via, invece è brava quindi le ha messo il microchip (perchè senza non può esercitare). CHE SCHIFO. Sorvoliamo davvero sui cani che per 9 mesi stanno a catena o nei serragli, davvero. Quindi, no, mi spiace. I cacciatori non salvano il mondo dagli animali dannosi, non sono i salvatori degli ecosistemi. Fanno quello che gli piace ma non lo fanno certo per il bene della comunità. Non ne vedo in giro nessuno di questi amanti della natura per i boschi quando la stagione venatoria è chiusa. Questi sono i cacciatori che conosco io. Odio generalizzare ma è così. Non ne conosco uno che non violi le regole. |
Così, tanto per farsi un'idea di ciò che taluni hanno cercato di far passare e che tal altri, zitti zitti quatti quatti, hanno già fatto passare, suggerisco a chi sta leggendo questo thread, di leggerne -fino in fondo- pure un altro :
attentato alla natura |
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a me sinceramente non viene in mente una zona che per area,altitudine,posizione,specie animali e forestali e storicità culturale sia simile.. Poi di una zona devi tener conto anche come è stata gestita anni,anni,anni,anni, fà se c'era l'alpeggio,la transumanza,che tipi di aziende ci sorgono perchè ripeto di sicuro stanno meglio i domestici allevati in montagna che non quelli della pianura padana allevati intensivamente...non si può fare gli ecologisti solo con parte della natura.. Se mi dici che si potrebbero attuare forme di gestione migliori mi trovi d'accordo,anche se è un ambiente completamente diverso voi delle alpi riuscite a gestirla decisamente meglio! Rosa: si i cinghiali sono stati introdoti dai cacciatori(soprattutto durante il periodo fascista) oggi sono diventati un problema e sono gli stessi cacciatori a dovergli ucidere per i troppi danni...e infatti è un controsenso. Purtroppo è difficile far capire che anche al cinghiale si dovrebbe fare la caccia di selezione(e non in battuta) e eliminare soprattutto i giovani....però è difficile che un cacciatore uccida un giovane perchè gli dispiace e perchè preferisce più ciccia...e infatti ci troviamo nella me@@a per colpa di queste cose... In montagna poi è sucesso l'esatto opposto,una volta c'erano le coltivazioni poi la gente si è spostata in città e sono ritornati i boschi(e con quelli i suoi abitanti,ungulati e lupo) è stato il completo abbandono ed è avvenuta la rinaturalizzazione ..ma....a che prezzo? le arbustete erano meglio?Oppure era meglio quando c'erano al suo posto castagnete,boschi a ceduo,coltivazioni piccole e frazionate...mmmmh....sicuri che gli animali stavano peggio? Rosa il libro che hai citato è mica di Paolo Casanova?? Ripeto:mi sono inbattutta in questa discussione perchè è il fulcro del mio corso di laurea e non perchè vogla difendere i cacciatori!! Io come Elisa mi incavolo e non poter andare in giro,a dover rimandare le passeggiate solo al martedi e venerdi,a fare i km per andare a camminare in un parco.. Spero vivemante che non mi succeda mai che il mi cane venga ucciso perchè sicuramente finirei in galera.. |
io penso si stia perdendo di vista il discorso di base in favore di una guerra a testa bassa contro la caccia intesa come accozzaglia di bracconieri.mi sembra che l'argomento caccia sia abbastanza frainteso.
vi siete mai chiesti perchè ad un cacciatore è concesso di aggirarsi armato, in tenuta mimetica, in terreni non solo pubblici ma anche privati, perchè gli è concesso uccidere, gli è concesso portare cani, potenzialmente pericolosi se mal addestrati, liberi? la risposta è questa: una volta la caccia era fonte di cibo e sostentamento e vi era chi viveva proprio grazie ad essa. inoltre, sempre una volta, gli animali selvatici popolavano davvero i boschi; le aree urbane, allora in espansione, erano molto più ristrette e sporadiche di ora in favore della campagna, e questa gran quantità di animali arrecava danni ad allevatori e coltivatori. di conseguenza ai cacciatori era concesso di passare anche in terreni privati, armati e con la possibilità di far fuoco. ora il problema sorge perchè viviamo con leggi e regolamenti che non sono cresciuti con il resto del mondo. le aree urbanizzate hanno preso il sopravvento sulla natura, gli animali selvatici sono stati quasi estirpati da quel poco di verde che rimane, gli allevatori hanno validi rimedi e sopratutto non esistono più persone che hanno nella caccia il loro unico sostentamento.. imho penso che per iniziare basterebbe vietare ai cacciatori di circolare liberamente in aree private e limitrofe le zone urbanizzate, di incrementare la distanza minima dai centri abitati ove si può circolare con fucile armato, di incrementare controlli e penali ed alzare i requisiti per ottenere la licenza. |
ieri,mentre andavo a ravenna, marco mi ha fatto notare che c'erano dei cacciatori sulla soglia della strada statale che stavamo percorrendo...sapevo che si possono avvicinare anche fino a 50 mt da una casa (anche se in proprietà privata, io ne so qualcosa :evil:) ma anche dalla strada????:shock:
per di più così trafficata??? non passeggiavano, erano in una distesa verde pianeggiante con tanto di fucile tra le mani... sinceramente rimango ancora una volta sempre più allibita...:? non sembra essere un tantino pericoloso???? ma loro stessi non se ne rendono conto???:shock: |
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Certo che quando ho sentito dei due cacciatori che si sono sparati e ammazzati perchè litigavano su di chi fosse la lepre impallinata... :twisted:
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non c'era un volatile in aria, per fortuna!!!
abbiamo guardato...:roll: |
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è diretta da Paolo Pieroni editori Sadea/Sansoni è molto interessante, mi sono sbagliata non è degli anni 70, ma precisamente 1967 l'ultimo capitolo parla dei Sistemi speciali di caccia: La caccia di distruzione e dice che con questa s'intende quella caccia che mira alla drastica riduzione o addirittura allo sterminio dei nocivi, presenti in una determinata zona, dice che si effettua sia con il fucile sia impiegando veleni e gas, seguono tutta una serie di ricettine, tipo usare gatti bianchi o l'inseguimento su terreno coperto di neve, precisando che questi sistemi sono ancora da considerarsi sportivi, dice che la vera caccia di distruzione si avvale soprattutto dei veleni.:lol: MENO MALE CHE ORA TUTTO CIò è VIETATO anche se qualche testina lucida troverebbe giustificazione per tornare a tutto questo "...il buono e sano di una volta" alla faccia mi ci mette pure dosi e materiali fosforo bianco solfato di stricnina acido tartarico cioè questi non erano mostri assassini paranoici bracconieri, la feccia dei cacciatori, era il normale pensiero e approccio verso la natura, TUTTO PERMESSO DALLA LEGGE, era l'Arte della Caccia! e per altri aspetti ha veramente contribuito al mantenimento dell'ambiente contro sfruttamento e lottizzazione dell'ambiente, meno male che (forse grazie anche a chi crede a Walt Disney) le pratiche barbare e pericolose, piano piano sono state debellate, quindi....speriamo di non tornare indietro grazie a qualche parlamentare, messo lì apposta! ma anzi che aumentino le restrizioni, le distanze e la sicurezza! mentalità diversa es. il libro propone una foto di un 'elefante (tratta anche di caccia grossa) e come didascalia ci scrive: "un maschio con un notevole trofeo d'avorio" cioè la zanne [mi sa tanto che negli anni 60 il danno all'ambiente è stato l'obbiettivo principale della comunità umana, fra orrende casette e scarichi industriali, erano troppo presi a godersi i soldi e a consumare tutto il consumabile?] PS: Antonella io invece preferisco (preferisco per modo di dire, ma del resto se necessaria) la caccia al cinghiale in battuta, in quanto viene comunicato tutto alla forestale, numero partecipanti, mezzi e attrezzature e soprattutto viene sbarrata la strada agli esterni e alla gente comune, per evitare di mettere in pericolo chi passa di lì. Io spesso sono stata bloccata sui sentieri, mentre ero a cavallo, e me ne tornavo velocemente indietro, perchè trovarsi in una battuta di caccia al cinghiale, col cavallo poi color cinghiale come il mio, avrebbe significato dire le ultime preghiere! Invece la caccia al cinghiale in zona non vocata, è un solo cacciatore zitto zitto, che gira con un fucile che ti squarcia se ti prende e può avere solo tre cani al seguito, questo mi fa più terrore! http://spazioinwind.libero.it/caccia.../cinghiale.GIF http://spazioinwind.libero.it/caccia...cinghiale.html meno male che anche la stessa Federcaccia Umbra è contraria alla caccia al cinghiale in forma singola, proprio perchè pericolosa! |
qualcuno qua riesce sempre a litigare anche in una discussione di semplice sostegno morale a qualcuno. Complimenti.
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che sia una caccia di selezione o meno, che sia fatta con criteri di salvaguardia o in puro stile fuori legge a me fa sempre tanta tristezza...
il papà di agostino aihmè è un cacciatore (agosino no, non ci pensa nemmeno altrimenti io e la mishotti non ci staremo insieme!!!!) ...... dicevo un cacciatore di quelli di una volta con sani (sani ????????) principi su come va fatta la caccia (!!!!!!?????) ..... mentre noi eravamo in sardegna ha fatto l'appostamento in caccia di selezione con un forestale e due esperti per decidere quale camoscio abbattere, glielo hanno indicato, un maschio veterano (per veterano ho scoperto che devono avere almeno 4 anni) e lo ha ucciso con un colpo solo, in pieno petto a 311 metri di distanza .... sono dovuti andare a recuperarlo in mezzo ai rododendri alti, dove con misha andiamo a camminare sempre in agosto, appena sotto alla nostra valletta delle marmotte lo hanno trasportato giù a valle facendo i complimenti al papà di agostino per la precisione e per il tiro visto che nessuno era mai riuscito con così tanta distanza .... a me è venuta solo tanta tristezza, agostino me lo raccontava così come era stato raccontato a lui e la cosa più triste è che ora quel camoscio è in un freezer visto che nessuno sa come cucinare la carne .... povero veterano, mentre mi addormentavo continuavo a pensarci :evil: |
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La regolamentazione della caccia è avvenuta nel 1992 quindi immaginati prima con che cavolo di tecniche e armi cacciavano:shock: adesso fortunatamente abbiamo questa legge che è abbastanza rigorosa e seria(a meno che una testa di cavolo non vada a cambiarla:evil::evil::evil:) Anche con la caccia di selezione devi rendere conto alla forestale..anzi c'è un esame specifico che devi passare(quindi i cacciatori sono istruiti maggiormente rispetto a chi la fà in battuta)in più decidendo dall'altana quali esemplari uccidere e quali NO (non come in battuta che uccidi la prima cosa che ti passa dalla tua postazione) riesci a mantenre inalterate le gerarchie e controllare realmente il numero di riproduttori. I cinghiali che maggiormente fanno i danni sono i giovani,se ai giovani uccidi la scrofa(i cinghiali hanno una società matriarcale) questi saranno allo sbando andando a cibarsi negli orti,nelle coltivazioni,si avvicineranno ai centri urbani ecc..e magari quando si andranno a riprodurre insegneranno questi comportamenti ai cuccioli. Per questo anche se sempbra crudele è meglio uccidere qualche giovane che non la scrofa...se fai una caccia in battuta tutte queste considerazioni non le puoi fare perchè uccidi ciò che passa. Una cosa in un tuo post l'hai detta giustissima....è che non si possono fare generalizzazioni,non c'è la categoria buona e quella no,chi và difeso e chi và attaccato. (prova solo a chiedere alle assicurazioni come sono bravi gli allevatori...molti se possono cercano di fregare le assicurazioni mandando in crisi le casse provinciali e i soldi che servirebbero per fare altro..tipo dare dei contributi per opere di prevenzione dei danni) E' cosi per qualsiasi altra categoria esistente,c'è il buono e il poco buono!!! i cacciatori:ci sono i bastardi e quelli che non lo sono. Ci sono i lavoratori che lavorano e quelli che timbrano e poi vanno a fare la spesa.Ci sono gli studenti che studiano e chi copia.Ci sono i politici che...ehm no..questa è l'unica categoria in cui tutti rubano! Per inciso:io non mi sogno minimamente di prendere la licenza di caccia e il posrto d'arme,non ce la farei mai a sparare ad un essere vivente,addirittura quando sono in auto rischio di fare incidenti per evitare i topolini che attraversano la strada(e sono andata vicina a fare il botto con l'auto varie volte per colpa dei topolini...per non parlare di gatti o ungulati..),a breve lavorerò per un anno in un centro di recupero fauna in cui si recuperano gli animali selvatici feriti nel bosco e si curano nel centro...quindi figurarsi se potrei mai riuscire a sparare un colpo verso qualcosa! |
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Mi dispiace immensamente per il tuo cucciolo...non c'è giustificazione che tenga.Spero tanto che i colpevoli vengano scovati. |
premetto che NON sono un cacciatore, ma nemmeno un vegetariano... la morte di un essere vivente sia esso uomo o animale è sempre una cosa dolorosa, anche se talvolta "neccessaria".
Vi allego un piccolo contributo, senza voler dichiarare "dogmi" o certezze "assolute" semplicemente la riflessione di un opinionista relativa alla recente scomparsa di Mario Rigoni Stern, che sicuramente qualcuno di voi conoscerà! ...Il senso della Natura di Rigoni Stern è profondamente religioso. Vi è, nelle sue opere, una Religione della Natura che non è cristiana. È – questa sì – figlia della sua terra, delle sue genti, dei Cimbri che l’hanno preceduto e da cui discende, pagana nel senso che si accomuna a quella religiosità naturale praticata da tutti i popoli europei prima della cristianizzazione. La Natura in Rigoni Stern è prima di tutto divina nella sua Bellezza, e negli innumerevoli modi in cui la manifesta; è nutrice, poiché fornisce, a chi sa cercare ed ascoltare, cibo e riparo; è maestra, poiché insegna a sopravvivere, a superare le difficoltà, a comparare e adattare i suoi ritmi ai nostri; è spettacolo di armonia e di misura. Non è mai nemica. E anche quando può parere che lo sia, anche quando il gelo uccide i compagni, allora è perché noi ne abbiamo violato il regno e le regole. Altrimenti, spira in tutte le sue pagine un profondo misticismo dell’albero, del bosco e dell’animale, una religiosità panica che accomuna esseri umani, insetti, erbe, neve e vento, raccontando quell’unità perfetta e primigenia che abbiamo infranto e che siamo incapaci di ricostruire. Così, il suo rapporto con la caccia è sciamanico. La caccia per Rigoni Stern non è quella stupida falcidie indiscriminata che è oggi, sterminatrice di ogni forma di vita selvatica e trionfo della potenza e della violenza. Il cacciatore di Rigoni Stern è il cacciatore del neolitico, è l’uomo dei boschi, è appunto lo Sciamano, colui che si fa bestia, traccia, usta, in un rapporto di stretta colleganza e ‘fratellanza’ con l’animale cacciato, che fornirà a lui ed alla sua famiglia cibo e nuove forze. Il suo cacciatore non odia, non prova rabbia, non agisce per desiderio di conquista: egli adempie un ciclo naturale, ‘necessario’, equilibrato e perfetto, che perciò diventa anche rito. L’ennesimo richiamo al Gran Cerchio che l’uomo ha spezzato, l’ennesima ‘lezione’ del Maestro. Giuliano Corà. " Rigoni Stern era un cacciatore che ho conosciuto personalmente e che stimavo come persona oltrechè come scrittore, ricordo che incontrando gli occhi di Grisa (che non conosceva come razza) ne rimase affascinato, vedendo in quei occhi quel mondo fatto di silenzi e crudeltà che solo la natura ancestrale può possedere... come personalmente ho conosciuto persone che non vanno a caccia ma che grazie ai loro comportamenti e abitudini ( a volte apparentemente banali ) uccidono ogni giorno animali... |
sempre OT
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premetto che NON sono un cacciatore, sarei ipocrita a non specificarlo una volta provai a smettere, per almeno 8 mesi ho sostituito volentieri la carne con vegetali, pensavo di aver messo tutta la mia attenzione nella tabella nutrizionale da seguire, ma ben presto mi sono resa conto che il mio corpo rispondeva male alla cosa, non ho mai capito con esattezza la carenza, ma unghie, capelli e pelle subirono un deterioramento incredibile |
equilibrio, saggezza, rispetto... chi riesce a vivere applicando questi tre concetti, vive in armonia con se stesso e con gli altri... le molte primavere che ho sul groppone m'insegnano che è quasi impossibile riuscire ad applicarli, però possono diventare la "mission" per cui vale la pena di vivere... a prescindere se sei un cacciatore o un missionario... ovviamente il mio è solo un punto di vista :lol:... sai in qusto sito si litiga per molto meno :lol:8)
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In teoria è meglio finire impallinati che nelle batterie d'allevamento.
Magari la caccia in sè non è cosa sbagliata, ma piuttosto è un orrore come possa essere effettuata. A me piacciono tantissimo sia le pappardelle al ragù di cinghiale che le costate ai ferri... Anche al mio cucciolo, che però con me casca male: l'ultima volta che ho congelato del filetto e della fesa ho buttato tutto dopo 2 anni, perchè per me fame significa carboidrati (sono preferenze che dipendono dal gruppo sanguigno) quindi mangio pochissima carne perchè non ne sento il bisogno. |
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ODDIO LE UNGHIE ROVINATE!!! eehe eh :lol:;) |
sempre in battuta posso risponderti che se c'è una che non ci tiene a queste cose, bhè...quella sono proprio io! a dirla tutta, se proprio vuoi saperlo, la mattina esco di casa senza nemmeno pettinarmi! :lol:
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Volevo evitare questo tipo di considerazioni (perché sono un po’ fissata e capisco di risultare pesante).. e anche se sono OT .. le faccio comunque :roll:
Io credo che morire cacciati non sia assolutamente peggio che vivere in batteria. Sono troppo sensibile all’argomento, per me e per la Isotta cerco di acquistare solo carne da allevamenti biologici , idem per frutta, verdura, uova e latticini. Da anni ho ridotto al minimo il mio consumo di carne e, di fatto, vorrei diventare vegetariana ma ammetto di non riuscirci del tutto perché la carne mi piace e mi piace tanto. Non credo affatto che il biologico non esista. Esiste eccome una possibilità di allevare in maniera dignitosa, solo che è dispendioso, impegnativo, e soprattutto .. interessa a pochi fissati (come la sottoscritta). Tutta sta premessa per dire che, in linea generale a me fa schifo la caccia, personalmente non riuscirei mai a praticarla. Ma ciò che più mi urta di questa pratica è sì il fatto che gli animali vengano accoppati ma soprattutto è quello che gli gira intorno. Possibile che un gruppo di persone tanto limitato nel numero abbiano tante libertà? E che per 3 mesi veramente abbiano più diritta delle persone che non cacciano? E perché io PER LEGGE non posso sciogliere il mio cane da nessuna parte e questi qui invece possono? Perché possono avvelenare altri animali e nessuno li ferma? Perché nessuno, e dico nessuno, compila i libretti dove annotare il numero di capi abbattuti in maniera veritiera? Parlo di persone che invece dei 2 (credo) fagiani consentiti ne fanno fuori 52!:shock: E perché possono gestire a loro piacere le razze autoctone, manipolarle e sistemarle a loro piacimento.. e sono pure finanziati per farlo! Queste soprattutto sono le cose che odio della caccia, non è solo una questione di animalismo. Quante di quelle persone che pochi anni fa protestavano contro l’uccisione dei bambi (che orrore questa terminologia da tg ) condannano a morte ogni giorno tantissimi animali mangiando quantità smisurate di carne proveniente da allevamenti intensivi? Mah, credo praticamente tutte. Ed è un tantinello incoerente come atteggiamento no? Perdonate la riflessione ma vedendo gli scaffali dei supermarket sempre stracolmi di carne..non vedo molta differenza tra i consiìumatori che richiedono questo bene (NOI) e i cacciatori. Anzi, io non avrei il coraggio di uccidere un animale per mangiarlo. Bon, scusate.. saranno riflessioni da fissata, ma se ognuno di noi avesse più rispetto per qualsiasi cosa mangia e si facesse più domande su come una bistecca viene "prodotta".. sarebbe un mondo migliore. E tra l'altro non avremmo bse, aviaria, H1N1 e compagnia bella.. ma è un'altra storia... perdonate l'OT |
ElisaP wrote:
...Quante di quelle persone che pochi anni fa protestavano contro l’uccisione dei bambi (che orrore questa terminologia da tg ) condannano a morte ogni giorno tantissimi animali mangiando quantità smisurate di carne proveniente da allevamenti intensivi? Mah, credo praticamente tutte. Ed è un tantinello incoerente come atteggiamento no? Perdonate la riflessione ma vedendo gli scaffali dei supermarket sempre stracolmi di carne..non vedo molta differenza tra i consiìumatori che richiedono questo bene (NOI) e i cacciatori. Anzi, io non avrei il coraggio di uccidere un animale per mangiarlo. Bon, scusate.. saranno riflessioni da fissata, ma se ognuno di noi avesse più rispetto per qualsiasi cosa mangia e si facesse più domande su come una bistecca viene "prodotta".. sarebbe un mondo migliore. E tra l'altro non avremmo bse, aviaria, H1N1 e compagnia bella.. ma è un'altra storia... perdonate l'OT Come non essere d'accordo... però vedi che allora non è un problema di caccia si! caccia no! E' un problema di etica, oltre che di conoscenza e, purtroppo, gestione del territorio, dico purtroppo perchè il fatto stesso che l'uomo esiste, ha comportato un disequilibrio... come disse il computerman nel film Matrix "il virus siete voi umani", paradossalmente e sottolineo paradossalmente il cacciatore ha tutto l'interesse a mantenere l'ambiente in equilibrio, difficile che trovi cacciagione in qualche zona industriale o comunque fortemente degradata. Il fatto che NOI esistiamo, con noi i NOSTRI comportamenti, ha implicato nel tempo una trasformazione deleteria per l'ambiente e gli animali che vi ci abitano (vano). Del resto la natura stessa si trasforma e a volte in modo disastroso, l'uomo è l'unico "animale" che ha coscienza di questo, questa coscienza "dovrebbe" portarlo a razionalizzare le risorse in prospettiva di una sua futura sopravvivenza, ma qui si inseriscono, "valori" quali religioni, ragion di stato, interessi di lobby ecc ecc... non se ne esce più... Per meglio comprendere ti porto un esempio: Esiste una varietà di uccello in montagna che si chiama Gallo Forcello, detto anche fagiano di monte, questo animale appartiene alla famiglia dei Tetraonidi ed è antichissimo, si presume sopravvissuto alla preistoria, proprio in virtù della sua "antichità" si sta autoestinguendo in quanto talmente consanguineo che le femmine producono poche uova e alcune volte "saltano" la cova. Come in quasi tutte le speci animali, al tempo degli amori, in primavera, i maschi ingaggiano lotte più o meno cruente per la supremazia dell'harem ( in poche parole "tromba" solo uno :roll:) detta "lotta" viene chiamata in gergo "canto del gallo" di cui ti allego foto: /Users/ruggerozigliotto/Desktop/gallo].jpg (forse :lol:) Ebbene i maschi "perdenti" vanno in seguito, alla ricerca dei nidi per rompere le uova, per "obbligare" in questo modo le femmine ad un ritorno del calore, nella speranza di ottenere così l'agognato amplesso... incuranti e ignoranti della loro stessa sopravvivenza, credo che in questo caso una corretta gestione del territorio dovrebbe prevedere un "prelievo" (fucilazioni) di un certo numero di maschi per ridurre questo deleterio fenomeno, in realtà il Gallo Forcello è un uccello superprotetto e salvo qualche caso sporadico di bracconaggio non è soggetto ad alcun prelievo venatorio, ma forse, in questo caso, il cacciatore avrebbe potuto portare un contributo... morale: a volte la morte garantisce la vita! esempi di questo tipo potremmo farne a decine, e dubito che molti "ambientalisti, animalisti ecc.ecc" conoscano così in dettaglio realtà legate all'ambiente che ci circonda... pensiamoci... Ciao |
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Ed il voto dei cacciatori è un voto che pesa, e che risulta appetibile a molti. Ti suggerisco una paginetta su cui riflettere Purtroppo, la disaffezione nei confronti della politica ha portato molti a rinunciare ad un diritto fondamentale. |
Altra paginetta -che risale al dicembre 2007- su cui riflettere
link «In Italia si spara a troppe poche specie» «Sono cacciabili solo una cinquantina di animali su circa 400 che popolano il territorio» Il leader di An, Fini: «Cacciatori trattati come cittadini di serie B, servono norme che diano loro più diritti» ROMA - Parola d'ordine, «rendere giustizia». A chi? Ai cacciatori d'Italia, che non possono essere «considerati cittadini di serie B». Ad essere convinto della discriminazione in atto nel nostro paese, è il presidente di An, Gianfranco Fini, che ha rilasciato, a tal proposito, un'intervista a «Il cacciatore italiano», organo della Federazione italiana della caccia. «CACCIATORI PENALIZZATI» - Una decina di domande per chiarire che Gianfranco Fini - un passato da cacciatore, recita l'incipit dell'intervista - sente «la responsabilità di un approccio serio e rapido al problema» e vuole «rispondere alle esigenze del mondo della caccia e del lavoro». Perchè «il cacciatore non può essere considerato un cittadino di serie B, chiamato alle urne con richiami propagandistici e - ammonisce il leader di An - subito dopo le elezioni, penalizzato dal ministro di turno». Quindi se cambiasse il governo- si legge nell'intervista - i cacciatori avrebbero delle speranze? «Credo che il governo cambierà presto», dice sicuro Fini. «Sono convinto che occorra una nuova legge che, pur tenendo nella dovuta considerazione la tutela dell'ambiente, non prevarichi le prerogative dell'uomo, anche se cacciatore». «NORME PENALIZZANTI» - Fini punta poi su un'altra questione: il carniere delle doppiette d'Italia. «Occorre dire che l'Italia ha una stagione venatoria più corta e leggi più restrittive rispetti agli altri Paesi europei; ad esempio- si lamenta il leader di An - si possono catturare meno di una cinquantina di esemplari delle quasi quattrocento specie che popolano la Penisola». Per Fini, a questo punto, «è necessario dare certezze al cittadino-cacciatore attraverso una legge che restituisca alla caccia la dignità di cui è stata privata». PROGETTI DI LEGGE - Fini ripercorre le ultime vicende della partita caccia. «In realtà - ricorda, riferendosi alla scorsa legislatura - una riforma della legge n.157/92, voluta da Alleanza nazionale, è arrivata fino alle soglie del Consiglio dei ministri. An, assieme ad altre forze politiche della Cdl, voleva una legge seria, condivisa da tutto il mondo venatorio e che potesse essere approvata in tempi brevi. I nostri parlamentari hanno lavorato seriamente in tal senso». Ma non si è raggiunto lo scopo. «Abbiamo cercato a lungo una mediazione, ma senza esiti positivi. La caccia coinvolge numerose componenti della società civile, ha una sua storia, una sua tradizione e rappresenta uno spaccato di vita per centinaia di migliaia di persone. Purtroppo non è stato facile trovare una soluzione che accontentasse tutti. Noi ci abbiamo provato, ma l'ostruzionismo dell'opposizione, che a parole si dichiarava favorevole a una legge che regolasse la materia mentre, nei fatti, vi si opponeva, le pressioni delle associazioni animaliste e la mancanza di unanime condivisione delle associazioni venatorie non hanno permesso di raggiungere lo scopo». In compenso, tiene a precisare il leader di An, «oggi che siamo all'opposizione, non abbiamo consentito di approvare una legge ancor più restrittiva per i cacciatori che l'attuale maggioranza, piegata ai diktat del ministro Pecoraro Scanio, voleva imporre a colpi di decreti». 06 dicembre 2007(ultima modifica: 07 dicembre 2007) |
E tra l'altro non avremmo bse, aviaria, H1N1 e compagnia bella.. ma è un'altra storia... perdonate l'OT
Queste malattie non esistono... o meglio magari esistono anche... ma vengono strumentalizzate:evil: |
sempre politica, solo politica... ma siamo sicuri che sia così?
Numero dei cacciatori in Italia dal 1980 (dati ISTAT) 1980: 1.701.853 1981: 1.685.105 1982: 1.622.321 1983: 1.593.151 1984: 1.585.709 1985: 1.574.873 1986: 1.571.630 1987: 1.564.492 1988: 1.500.986 1989: 1.481.028 1990: 1.446.935 1991: 1.315.946 1992: 1.135.228 1993: 1.023.157 1994: 966.586 1995: 901.006 1996: 874.626 1997: 809.983 1998: 796.019 1999: 821.455 2000: 801.156 2001: 791.848 Siamo ancora sicuri che sia una lobby così forte??? Inoltre da più parti si "tenta" di abbinare un certo schieramento politico al concetto di cacciatore (vedi ultimo di Antartica) siamo sempre sicuri che sia così??? leggete un pò qua: 15 Settembre 2009 “Caccia, il Parlamento elabori proposte equilibrate” Veneziano contro gli opposti estremismi che stanno caratterizzando il mondo politico “Rispettare le vittime ed evitare le strumentalizzazioni rappresenta un dovere morale e l’indispensabile premessa per isolare tutte le iniziative parlamentari che non corrispondono alle esigenze di sicurezza dei cittadini e dei cacciatori. Alcuni politici, sedicenti amici dei cacciatori, si prefiggono di minare la gestione sociale della fauna selvatica e con essa il valore della stessa quale patrimonio di tutti gli italiani”: Osvaldo Veneziano, presidente nazionale Arci Caccia, interviene a pochi giorni dall’inizio della stagione per puntualizzare alcuni concetti chiave e per controbattere le prese di posizione di alcuni esponenti politici che in questi giorni si sono espressi sia a sostegno di un caccia non sostenibile ed equilibrata come i promotori del Ddl Orsi attualmente in discussione a Palazzo Madama o contro ogni forma di attività venatoria come i senatori Donatella Poretti e Marco Perduca. “Auspichiamo che il Parlamento, rifiutando gli estremismi e le provocazioni contenute nel disegno di legge di riforma della 157 e frutto di ‘proposte eversive’, voglia corrispondere agli interessi generali del paese rigettando il corporativo e demagogico estremismo da qualsiasi parte provenga. Al tempo stesso non accettiamo chi considera la caccia esclusivamente un’attività sanguinaria e socialmente pericolosa”. “In questo spirito – conclude Osvaldo Veneziano – non possiamo che apprezzare il metodo di lavoro della Commissione Agricoltura della Camere dei Deputati in tema di legislazione sui danni agli Agricoltori della Fauna Selvatica. Auspichiamo quindi che il Parlamento attivi rapidamente un Tavolo di concertazione con le Regioni e le categorie interessate sui testi predisposti alla Camera dei Deputati per risolvere i problemi aperti in materia ed evitare lo scontro, frutto delle proposte presentate al Senato”. MA CHI E' OSVALDO VENEZIANO? Osvaldo Veneziano è nato a Roma il 31.10.1952 e vive a Cetona (SI). Durante gli studi universitari ha espresso un forte impegno nel volontariato cattolico, successivamente nel movimento studentesco per giungere all’associazionismo democratico nell’Arci. Osvaldo Veneziano, oltre ad essere dirigente nazionale di Arcicaccia, accompagna l’esperienza venatoria con quella di membro della direzione nazionale dell’Arci, impegnata per la pace, i diritti civili, la solidarietà, contro l’emarginazione. È in quel periodo, dal 1979 all’1983, che l’Arci dà vita a nuove organizzazioni per rispondere a culture e sensibilità che si vanno affermando nel Paese, fra queste Arcigola, Legambiente, Arci Gay, Arci Ragazzi, ecc. Veneziano è fra i protagonisti di quel gruppo dirigente. Il suo impegno attuale è finalizzato all’affermazione dei valori per i quali nacque l’Arcicaccia: affermare l’attività venatoria l’uomo che sa vivere in armonia con la natura e, anzi, può esserne uno dei protagonisti nella difesa e nella produzione di fauna e ambiente. Per questo si oppone a tutti i tentativi che cercano di far diventare o apparire la Caccia come espressione di una volontà distruttiva ed egoistica e lavora, conseguentemente, per affermare una pratica del confronto e dell’incontro fra sensibilità diverse. Il suo obiettivo primario è: rendere possibile e consolidare irreversibilmente l’unità fra i cacciatori che condividono le finalità sopra esposte e l’incontro con gli ambientalisti non fondamentalisti e gli agricoltori. Con buona pace di chi si convince da solo che destra è male e sinistra è bene...o come disse qualcuno: FATTI NON PUGNETTE!!! |
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Quanto agli allevamenti intensivi, ho trovato interessante un'inchiesta di Report: http://www.report.rai.it/R2_popup_ar...085408,00.html |
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occorrono ancora delle restrizioni, controlli e maggiori distanze per la pubblica sicurezza! non capisco perchè subito se ci si scambia opinioni diverse si pensa che sia un litigio, non si può sempre avere toni edulcorati, mielosi e zuccherini, ogni tanto si discute, fatti i dovuti sostegni e condoglianze si affrontano argomenti per evitare che in futuro (la speranza è quella) NON ACCADANO PIù CERTI FATTI visto che si spera di debellare la piaga dei bocconi avvelenati, da chiunque siano stati messi! |
rosa wrote:
...visto che si spera di debellare la piaga dei bocconi avvelenati, da chiunque siano stati messi![/quote] questa è una delle nefandezze peggiori, chi agisce in questo modo a mio avviso non è ne cacciatore, ne uomo, ma solo e assolutamente e certissimamente una M..DA :evil: Si può discutere su tutto ma vigliaccate del genere non sono giustificabili in alcun modo. Su questo penso, spero si sia tutti d'accordo. |
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Il boccone avvelenato è uno strumento usato per raggiungere più obiettivi. - Eliminare potenziali predatori di quelle che bracconieri ed *alcuni cacciatori privi di scrupoli* ritengono debbano essere le proprie prede. - Anche gli allevatori sono stati diverse volte accusati di avere usato lo strumento del boccone avvelenato per eliminare lupi e volpi che rappresentano un'insidia per gli animali allevati. - Eliminare i randagi laddove le amministrazioni locali non hanno saputo dare attuazione alle leggi che mirano a contrastare e contenere il randagismo, ed allora si rischia di trovarsi di fronte a "privati cittadini che risolvono il problema a modo proprio". - Eliminare cani e gatti che qualcuno ritiene gli rechino particolare fastidio. - Strumento di ritorsione nei confronti dei proprietari di animali domestici. Se uno davvero vuole, un preparato ad azione letale lo riesce ad approntare con l'impiego di diverse sostanze, anche senza l'uso di sostanze la cui vendita sia controllata o sottoposta a particolari restrizioni. Ritenendo per tutte queste ragioni molto difficile eliminare la piaga dei bocconi avvelenati, resto dell'idea che l'unico strumento davvero efficace di cui disponiamo per difendere i nostri cani sia quello di insegnargli il più tempestivamente possibile il rifiuto dell'esca. |
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L'unico modo per eliminarla è l'educazione e l'nformazione ma ci vorrà ancora qualche generazione temo! |
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