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Sono indignata, non aprirò più questo thread:evil:
L'unica che veramente non sa scattare sono io, e mi tocca leggere gli altri che millantano capacità peggiori delle mie:nonono2 La coppa di peggior fotografa la voglio io! |
Dipende... con quale dito scatti? Io posso cederti lo scettro solo se usi l'anulare. (cavolo... ora ci provo, mi volerà via il telefono...)
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bellissimo vedere due donne che discutono così:
"ma tu che dito usi?" "io posso cederti lo scettro solo se usi l'anulare" |
eh topo... sono passata da Jr Member a Member... è come essere entrati nell'adolescenza, sto scoprendo ora il mondo.
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su su, tornate a commuovervi con le foto o qui ci si irrita facili |
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ma con l'indice e basta! che medio
la presa più sicura e prescisa si fa impugnando tutto con 4 dita (medio anulare e mignolo , con l'opposizione del pollice) per cirtarne una a caso , i cecchini che quando sparano trattengono il respiro e calcolano perfettamente il battito corporeo per non avere il minimo sussulto della canna con ce dito credete che sparino per aver la massima precisione? |
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ognuno usa il dito che lo aggrada di più
( e questa ammetto di avertela servita su un piatto d'argento):lol: |
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ho fatto un thread per una idea in merito alle foto, magari non è malaccio |
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http://img197.imageshack.us/img197/4607/dscn1371l.jpg scusate, non ho resistito, non lo faccio piu:oops: |
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non è il dito che spara...successivamente all'allineamento muscolare e alla fase di mira è una lieve ulteriore tensione dei muscoli scapolo omerali che provoca l'arretramento del dito flesso sul grilletto...se pieghi il dito irrigidisci il polso e padelli il bersaglio...:rock_3 ...chiaramente con tutti e due gli occhi aperti eh! |
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Ok adesso vado via. |
ma dai Sirius, non è mica facile padellare un bersaglio così accogliente e vicino :lol:
ok, bannatemi ... |
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Ho appena finito di vedere tutte queste magnifiche foto e ho deciso di mettermi da sola tra gli ignorati :lol:
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http://www.fotografia-reflex.it/dettaglio.aspx“Senzasenza tecnica non si fanno fotografie. L’arte, senza la profonda conoscenza dei materiali e degli strumenti, è solo casualità”.
Questo concetto ricorrente anima l’atteso libro di Giulio Forti che, giunto alla quarta edizione, filosoficamente, inizia proprio dove i soliti manuali si fermano. |
Quanto siamo piccoli:
http://img7.imageshack.us/img7/8946/dscn0556vd.jpg e insignificanti: http://img21.imageshack.us/img21/612...ocmeqxakbo.jpg foto vecchie, sto facendo i compiti Francesco;-) |
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