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Off topic Su tutto e su niente - un modo di passare il tempo in buona compagnia...

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Old 22-01-2009, 15:53   #1
valentina
e la zecca Misha
 
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ovviamente qs thread non ha nulla a che fare con i nostri pelosi, ma volevo comunque aprirne uno per il 44° presidente degli stati uniti d'america....semplicemente l'uomo più potente al mondo che forse riuscirà davvero a far sperare di nuovo gli USA, voi che ne pensate?

prima delle elezioni ne discutevo proprio con due miei amici newyorkesi (uno di nascita e uno di adozione) che ci erano venuti a fare visita
uno di loro era per mc cain e l'altro per barack obama.... con tutte le idee e parti del caso che mi riportavano relativamente a questa o quella parte.... ma non è qui che volevo arrivare, ci tenevo ad evidenziare una riflessione - forse stupida - ma che tutti abbiamo visto e che è anche stata riportata su una delle testate più importanti italiane:

"in america dopo l'elezioni tutte le polemiche, i sotterfugi etc si placano e si diventa una nazione unita, in italia è dopo le elezioni che incominciano le polemiche più pesanti! "

possibile, cambieremo mai? che tristezza!

comunque inutile dire che sono davvero felice per questo cambiamento nella storia, PER ME questo "ragazzino" (lo sembra, vero?) rappresenta davvero la speranza, la voglia di cambiare e di rendere giustizia a tutti



tutto quello che ho letto fino ad ora sui suoi trascorsi, sulle sue idee, il suo discorso e le prime decisioni che ha preso mi hanno solo convinto che ci sarà davvero una svolta!

e di questo il mondo ne ha proprio bisogno!

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Valentina & MISHA & ARES
valentina jest offline   Reply With Quote
Old 22-01-2009, 15:57   #2
valentina
e la zecca Misha
 
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giusto per l'appunto... pechino sembra aver oscurato il messaggio di inaugurazione americano ....
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Valentina & MISHA & ARES
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Old 22-01-2009, 16:07   #3
divina
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speriamo non ci deluda io ci ho creduto!
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Old 22-01-2009, 16:46   #4
Adrhyss
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la frase detta da mc cain dopo le elezioni
non penso di averla mai sentita da nessun politico italiano
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Old 22-01-2009, 17:05   #5
roby e gaio
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SPERIAMO..gli auguro tanto giudizio..e tanta fortuna.
pechino???cosa ti aspetti da una nazione che fa cantare in mondovisione una bambina in playback perchè è bella, oscurando la vera cantante solo per un dentino storto???questi mangiano i cani!!!!!
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album di Ago
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Old 22-01-2009, 17:33   #6
spellbound
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vale, che bella discussione che hai aperto!
ne sono felice.Non nego che ho sperato e sostenuto Obama fin dall'inizio.
Come cantava Morrisey degli Smith, anche il mio sogno era di vedere finalmente un presidente americano di colore o gay.
E così è stato...ora continuo a sperare che le cose cambino...però, però...mi viene tanto da pensare alla fine di Kennedy che, come Obama, aveva dato tante speranze...
un pò di paura ce l'ho...
mica dico che lo "fanno fuori" (spero) ma tagliarlo fuori in un modo o nell'altro...non so..non ci metterei la mano sul fuoco.
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eli&maki&nabe
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Old 22-01-2009, 18:26   #7
davide.c
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DAVVERO FACCIAMOGLI I MIGLIORI AUGURI,SVOLTA STORICA

la cosa piu bella lha detta un nero di chicago intervistato dal tg 1

"fino a ieri eravamo afroamericani..adesso siamo AMERICANI e basta-si ok di origine africana,ma americani,punto"

detto questo,per prepararci al peggio casomai qualcosa vada in flop(il riskio cè,ha aperto così tante speranza che non è che tutto andrà liscio,statisticamente)

-un paio delle 3 industrie di auto son sul via del fallimento...la mica fan i salvataggi con aiutini di stato tipo alitalia..cè il riskio che 800.000 persone vadano sulla strada..

-il businnes delle assicurazioni mediche lo odia,perchè se si mette anche la un minimo di sanita pubblica,beh..hillary clinton ci provò negli anni 90 e fu fermata..pensa te...proveranno a fermare anche obama,temo,ma spero stavolta i ricconi siano fregati,è ora,la gente ne ha le palle piene di spendere soldi extra per una cosa che in europa è diritto di tutti

-in iraq le cose van meglio ..ma in afganistan van molto peggio...

-qualche altro casino internazionale potrebbe saltar fuori(iran su tutti..)e se sii che si fa?
mandare truppe è assurdo;lasciarli fare,idem:bel casino

-nel sud e nell ovest degli usa cè qualche piccola area di fascistoni razzisti davvero duri ,da cui il solito idiota di turno attentatore potrebbe saltar fuori ,è sempre esistita(vedi il povero martin luther king)

infatti la sua scorta e le varie agenzie che lo proteggono han preso la cosa molto seriamente,piu che con ogni altro presidente precedente

insomma apriamoci all ottimismo,ma prima di due-tre anni ricadute positive palesi difficilmente si vedranno

cmq grazie,mister barak obama hussein(è il nome completo!)
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"la Sokuli i Capossella la Sirka"
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Old 22-01-2009, 18:34   #8
Floydredcrow
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Sono molto contenta che hai aperto questa discussione
Perché sono anch’io tra coloro che speravano il presidente diventasse Obama,
Finalmente al timone del potere c’è un uomo forte , giusto e diplomatico ,mi piace molto il suo modo di pensare , di essere forte ,di non dimenticare la storia ,ricordando chi eravamo ,quanto l’uomo ha fatto e insieme può fare senza bisogno di inutili polemiche,perché ormai il mondo è stufo del cinismo che non porta a niente,credo nella speranza e lui la rappresenta in pieno ,
il suo discorso l’ho visto in diretta con mia nonna ed è stato il più bel discorso che ho sentito nella mia vita tanto da cercarlo e salvarmelo perche non vale solo x l’America ma x tutto il mondo e x tutti i giorni, non solo x questioni politiche ma ci intravedo una grande verità umana della visione perfetta di come dovrebbe cambiare in meglio il mondo con coraggio e speranza
Nel suo discorse fa capire quello che in due parole canta anche il mio Vasco Rossi nella canzone" buoni o cattivi "quando fa – "...che di per sè è maledetto
Perchè dividere
Mentre qui tutto
Dovrebbe solo unire"

Credo che con Obama torneremo un po ai mitici tempi dei figli dei fiori quando nei giovani nei vecchietti e in tutti c’era negli occhi la speranza e sulla bocca una canzone perché si era in pace dentro avendo un mondo intorno piu giusto.
Il mondo ha bisogno di speranze e lui ne sta dando ,ci voglio credere

Il suo discorso in italiano per chi non l'avesse ascoltato tutto in tv o x radio ,crediamoci in un mondo migliore


Il discorso del presidente
Reuters - Ieri - 22.24
(Reuters) - Quello che segue è il discorso di indirizzo pronunciato da Barack Obama oggi, durante la cerimonia di insediamento come 44esimo presidente degli Stati Uniti d'America.


"Concittadini:
Oggi sono qui di fronte a voi con umiltà di fronte all'incarico, grato per la fiducia che avete accordato, memore dei sacrifici sostenuti dai nostri antenati. Ringrazio il presidente Bush per il suo servizio alla nostra nazione, come anche per la generosità e la cooperazione che ha dimostrato durante questa transizione.
Sono quarantaquattro gli americani che hanno giurato come presidenti. Le parole sono state pronunciate nel corso di maree montanti di prosperità e in acque tranquille di pace. Ancora, il giuramento è stato pronunciato sotto un cielo denso di nuvole e tempeste furiose. In questi momenti, l'America va avanti non semplicemente per il livello o per la visione di coloro che ricoprono l'alto ufficio, ma perché noi, il popolo, siamo rimasti fedeli agli ideali dei nostri antenati, e alla verità dei nostri documenti fondanti.
Così è stato. Così deve essere con questa generazione di americani.
Che siamo nel mezzo della crisi ora è ben compreso. La nostra nazione è in guerra, contro una rete di vasta portata di violenza e odio. La nostra economia è duramente indebolita, in conseguenza dell'avidità e dell'irresponsabilità di alcuni, ma anche del nostro fallimento collettivo nel compiere scelte dure e preparare la nazione a una nuova era. Case sono andate perdute; posti di lavoro tagliati, attività chiuse. La nostra sanità è troppo costosa, le nostre scuole trascurano troppi; e ogni giorno aggiunge un'ulteriore prova del fatto che i modi in cui usiamo l'energia rafforzano i nostri avversari e minacciano il nostro pianeta.
Questi sono indicatori di crisi, soggetto di dati e di statistiche. Meno misurabile ma non meno profondo è l'inaridire della fiducia nella nostra terra: la fastidiosa paura che il declino dell'America sia inevitabile, e che la prossima generazione debba ridurre le proprie mire.
Oggi vi dico che le sfide che affrontiamo sono reali. Sono serie e sono molte. Non saranno vinte facilmente o in un breve lasso di tempo. Ma sappi questo, America: saranno vinte.
In questo giorno, ci riuniamo perché abbiamo scelto la speranza sulla paura, l'unità degli scopi sul conflitto e la discordia.
In questo giorno, veniamo per proclamare la fine delle futili lagnanze e delle false promesse, delle recriminazioni e dei dogmi logori, che per troppo a lungo hanno strangolato la nostra politica.
Rimaniamo una nazione giovane, ma, nelle parole della Scrittura, il tempo è venuto di mettere da parte le cose infantili. Il tempo è venuto di riaffermare il nostro spirito durevole; di scegliere la nostra storia migliore; di riportare a nuovo quel prezioso regalo, quella nobile idea, passata di generazione in generazione: la promessa mandata del cielo che tutti sono uguali, tutti sono liberi, e tutti meritano una possibilità per conseguire pienamente la loro felicità.
Nel riaffermare la grandezza della nostra nazione, comprendiamo che la grandezza non è mai qualcosa di dato. Va guadagnata. Il nostro viaggio non è mai stato una scorciatoia o una sistemazione da poco. Non è stato il sentiero del codardo, per coloro che preferiscono l'ozio al lavoro, o cercare solo i piaceri della ricchezza e della fama. Piuttosto, è stato quello di coloro che rischiano, di quelli che fanno, dei costruttori di cose: alcuni famosi ma più spesso uomini e donne oscure nel loro lavoro, che ci hanno portato per il lungo, accidentato cammino, verso la prosperità e la libertà.
Per noi, essi hanno abbandonato i loro pochi beni terreni e hanno viaggiato sugli oceani in cerca di una nuova vita.
Per noi, hanno lavorato duramente nelle aziende che li sfruttavano e hanno colonizzato l'Ovest; hanno sopportato la frusta e arato la dura terra.
Per noi, hanno combattuto e sono morti, in posti come Concord e Gettysburg; La Normandia e Khe Sahn.
E' passato il tempo e ancora questi uomini e queste donne hanno lottato e si sono sacrificati e hanno lavorato fino a che le loro mani fossero scorticate in modo che potessimo avere una vita migliore. Hanno visto l'America più grande della somma delle nostre ambizioni individuali; più grande che tutte le differenze di nascita, di benessere o di fazione.
Questo è il viaggio che continuiamo oggi. Rimaniamo la più prospera, la più potente nazione sulla Terra. I nostri lavoratori non sono meno produttivi di quando questa crisi è cominciata. Le nostre menti non sono meno inventive, i nostri beni e servizi non meno necessari della scorsa settimana, del mese scorso o di un anno fa. La nostra capacità rimane intatta. Ma il tempo di restare saldi sulle nostre posizioni, di proteggere interessi di pochi e di evitare decisioni spiacevoli, quel tempo è sicuramente passato. A cominciare da oggi, dobbiamo tirarci su, scuoterci la polvere di dosso, e cominciare di nuovo il lavoro di rifare l'America.
Dovunque guardare, c'è lavoro da fare. Lo stato dell'economia chiama all'azione, consistente e rapida, e noi agiremo: non solo per creare nuovi lavori, ma per costruire una nuova base per la crescita. Costruiremo le strade e i ponti, le reti elettriche e le linee digitali che alimentano il nostro commercio e ci tengono legati. Rimetteremo la scienza al suo giusto posto, e useremo le meraviglie della tecnologia per aumentare la qualità della sanità e ridurre i suoi costi. Incanaleremo il sole e il vento e il suolo per alimentare le nostre auto e far funzionare le nostre fabbriche. E trasformeremo le nostre scuole e i college e le università per rispondere alle richieste di una nuova era. Tutto questo possiamo farlo. E tutto questo lo faremo.
Ora, ci sono alcuni che mettono in dubbio la portata della nostre ambizioni: chi suggerisce che il nostro sistema non possa tollerare troppi grandi piani.
Hanno la memoria corta. Hanno scordato quel che questo paese ha già fatto; cosa possono ottenere uomini e donne libere quando l'immaginazione si sposa a uno scopo comune, e la necessità al coraggio.
Quello che i cinici non riescono a capire e che il terreno gli è scivolato via: che gli argomenti politici stantii che ci hanno consumato così a lungo non funzionano più. La domanda che poniamo oggi non è se il nostro governo è troppo grande o troppo piccolo, ma se funziona: se aiuta le famiglie a trovare lavoro e uno stipendio decente, cure su cui possono fare affidamento, una pensione dignitosa. Dove la risposta è sì, significa che andiamo avanti. Dove la risposta è no, i programmi finiranno. E quelli di noi che gestiscono i dollari del pubblico devono essere ritenuti responsabili - di spendere saggiamente, di riformare le cattive abitudini, e di condurre le nostre attività alla luce del sole - perché solo allora possiamo ripristinare la fiducia vitale tra un popolo e il suo governo.
Né la domanda che sta davanti è noi è se il mercato è una forza del bene o del male. Il suo potere di generare benessere e di ampliare la libertà è incontestato, ma la crisi ci ha ricordato che senza un occhio attento, il mercato può sfuggire al controllo: e che una nazione non può prosperare a lungo quando favorisce solo i benestanti. Il successo dell'economia è sempre dipeso non solo dalle dimensioni del nostro Prodotto interno lordo, ma sul raggiungimento della nostra prosperità, dalla nostra capacità di estendere le opportunità a ogni cuore volenteroso: non per carità, ma perché è la rotta più sicura verso il bene comune.
Come per la nostra comune difesa, respingiamo la falsa scelta tra la nostra sicurezza e i nostri ideali. I nostri Padri Fondatori, costretti ad affrontare pericoli che possiamo difficilmente immaginare, elaborarono una carta per assicurare il dominio della legge e i diritti dell'uomo, una carta ampliata col sangue delle generazioni. Quegli ideali ancora illuminano il mondo, e non li abbandoneremo per convenienza. E dunque a tutti gli altri popoli e governi che ci stanno guardando oggi, dalle più grandi capitali al piccolo villaggio dove mio padre è nato: sappiate che l'America è amica di ogni nazione e di ogni uomo, donna e bambino che cerca un futuro di pace e dignità, e che siamo pronti alla guida ancora una volta.
Ricordate che le generazioni precedenti hanno sconfitto fascismo e comunismo non solo con missili e carri armati, ma con solide alleanze e con convinzioni durevoli. Avevano capito che il nostro potere da solo non ci protegge, non ci dà il titolo di fare quello che ci piace. Al contrario, sapevano il nostro potere cresce attraverso il suo uso prudente; la nostra sicurezza promana dalla giustezza della nostra causa, dalla forza del nostro esempio, dal misto di umiltà e moderazione.
Siamo i custodi di quest'eredità. Guidati da questi principi una volta ancora, possiamo superare quelle nuove minacce che chiedono uno sforzo anche più grande: anche una maggiore cooperazione e la comprensione tra le nazioni. Inizieremo a lasciare responsabilmente l'Iraq al suo popolo, e a forgiare una pace guadagnata a fatica in Afghanistan. Con i vecchi amici e gli ex avversari, lavoreremo senza posa per diminuire la minaccia nucleare, e allontanare lo spettro di un riscaldamento planetario. Non ci scuseremo per il nostro stile di vita, non vacilleremo in sua difesa, e a coloro che vogliono avanzare le proprie pretese provocando il terrore e massacrando innocenti, diciamo che il nostro spirito è più forte e non può essere spezzato; non potrete sopravviverci, e vi sconfiggeremo.
Perché noi sappiamo che la nostra eredità patchwork è una forza, non una debolezza. Siamo una nazione di cristiani e musulmani, ebrei e indù, e non credenti. Siamo modellati da ogni lingua e cultura, portati da ogni angolo della Terra; e siccome abbiamo provato l'intruglio amaro della guerra civile e delle segregazione, e siamo emersi da quel capitolo buio più forti e più uniti, non possiamo non credere che i vecchi odi un giorno passeranno; che le linee della tribù presto si dissolveranno presto; che mentre il mondo diventa più piccolo, la nostra comune umanità si rivelerà a se stessa; e che l'America deve giocare il suo ruolo inaugurando una nuova era di pace.
Verso il mondo musulmano, noi cerchiamo una nuova strada in avanti, sulla base del comune interesse e del mutuo rispetto. A quei leader attorno al globo che cercano di seminare il conflitto, o che attribuiscono all'Occidente i mali della loro società: sappiate che la vostra gente vi giudicherà su quello che potete costruire, non su quello che distruggete. A quelli che si avvinghiano al potere attraverso la corruzione e l'inganno e mettendo a tacere il dissenso, sappiate che siete sul lato sbagliato della storia; ma che noi vi allungheremo una mano se vorrete aprire i vostri pugni.
Alla gente delle nazioni povere: ci impegniamo a lavorare al vostro fianco per far prosperare le vostre fattorie e permettere che le acque scorrano pulite; per nutrire i corpi affamati e le menti che hanno fame. E a quelle nazioni come la nostra che godono di una relativa abbondanza, diciamo che non possiamo sopportare più l'indifferenza verso chi soffre al di fuori dei nostri confini; né possiamo consumare le risorse del mondo senza riguardo per gli effetti. Perché il mondo deve cambiare, e noi dobbiamo cambiare con esso.
Mentre consideriamo la strada che si spiega di fronte a noi, ricordiamo con umile gratitudine quei coraggiosi americani che, proprio in questo momento, pattugliano deserti lontani e montagne distanti. Hanno qualcosa da dirci oggi, proprio come gli erodi caduti che giacciono ad Arlington sussurrano attraverso le epoche. Rendiamo loro onore non solo perché sono i guardiani della nostra libertà, ma perché incarnano lo spirito di servizio; una volontà di trovare significato in qualcosa più grande di loro: E ancora, in questo momento - un momento che definirei una generazione - è precisamente lo spirito che deve dimorare in tutti noi.
Perché per quanto il governo possa e debba fare, in definitiva è dalla fede e la determinazione del popolo americano che questa nazione dipende. E' la gentilezza di accogliere un estraneo quando una diga cede, l'altruismo dei lavoratori che vorrebbero ridursi piuttosto l'orario piuttosto che vedere un amico perdere il lavoro che ci vede passare attraverso le nostre ore più buie. E' il coraggio del pompiere di precipitarsi lungo una scala piena di fumo, ma anche la volontà di un genitore di allevare un figlio, che alla fine decide il nostro destino.
Le nostre sfide potrebbero essere nuove. Gli strumenti con i quali le vinceremo potrebbero essere nuovi. Ma quei valori da cui dipende il nostro successo -lavorare duramente e onestamente, il coraggio e la correttezza, la tolleranza e la curiosità, la lealtà e il patriottismo - queste cose sono vecchie. Queste cose sono vere. Sono state la forza tranquilla del progresso da un capo all'altro della nostra storia. Quello che si richiede, allora, è un ritorno a queste verità. Quello che è richiesto a noi ora è una nuova era di responsabilità: un riconoscimento, da parte di ogni americano, che abbiamo doveri verso noi stessi, la nostra nazione e il mondo, doveri che non dobbiamo accettare con riluttanza ma piuttosto cogliere con piacere, saldi nella conoscenza che non c'è niente che soddisfi allo stesso modo lo spirito, che definisca così il nostro carattere, che darci tutti a un compito difficile.
Questo è il prezzo e la promessa della cittadinanza.
Questa è la fonte della nostra fiducia: la conoscenza che Dio ci chiama a dare forma a un incerto destino.
Questo è il significato della nostra libertà e del nostro credo: perché gli uomini e le donne e i bambini di ogni razza e di ogni fede possono festeggiare insieme in questa magnifica spianata , e perché un uomo il cui padre meno di sessant'anni fa non sarebbe stato servito in un ristorante ora può stare di fronte a voi per pronunciare un giuramento quasi sacro.
Così, segniamo questo giorno con la memoria, di chi siamo e di quanto lontano abbiamo viaggiato. Nell'anno della nascita dell'America, nel più freddo dei mesi, un piccolo gruppo di patrioti si accalcava intorno a fuochi di bivacco che si stavano esaurendo, sulle rive di un fiume ghiacciato. La capitale era stata abbandonata. Il nemico stava avanzando. La neve era chiazzata di sangue. Nel momento in cui il risultato della nostra rivoluzione era maggiormente in dubbio, il padre della nostra nazione ordinò che al popolo fossero lette queste parole:
"Che sia detto al mondo futuro.. che nella profondità dell'inverno, quando potevano sopravvivere null'altro che la speranza e la virtù... che la città e la campagna, allarmate da un comune pericolo, si fecero innanzi per andargli incontro".
America. Di fronte ai nostri comuni pericoli, in questo inverno della nostra avversità, ricordiamoci queste parole senza tempo. Con la speranza e la virtù, sfidiamo di nuovo le correnti gelate, e sopportiamo le tempeste che potrebbero arrivare. Siano i figli dei nostri figli a dire che quando fummo interpellati ci rifiutammo di porre fine a questo viaggio, che non ci voltammo indietro né che vacillammo: e cogli occhi fissi sull'orizzonte e con la grazia di Dio su di noi, portammo innanzi quel grande dono di libertà e lo consegnammo integro alle generazioni future.
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Francy e banda
"Ma poi...bisogna vedere in quale mare di lacrime è nato un sorriso..."

Last edited by Floydredcrow; 22-01-2009 at 18:37.
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Old 22-01-2009, 18:38   #9
davide.c
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Originally Posted by spellbound View Post
mica dico che lo "fanno fuori" (spero) ma tagliarlo fuori in un modo o nell'altro...non so..non ci metterei la mano sul fuoco.
gia il riskio cè ma cè una insperata fortuna:

-dopo 8 anni di bush anche il piu incallito repubblicano vede cosa è rimasto..

-anche gli ellettori democtratici(che poi mica sono così a "sinsitra" come in europa...)fino al altro ieri tolleravano le guerrettine(ine si fa x dire..)in giro pe ril mondo,beh dopo i risultati attuali han ben capito che lorgolgio nazzionale è melglo cercarselo in altro modo

-in tanti han capito che la politica alla reagan

"taGLia le tasse,E SPENDI IN ARMAMENTI, che se son contenti i rikki,maGari si arricchiscono purE i poveri"

è UNA CAZZATA-però per anni l han presa sul serio..eh

TU DIRAI"BEH OVVIO" BEH MA LA MICA TANTO OVVIO,

STE COSE LE DICEVANO DAL 1980 FINO A IERI ANCHE NELLE LORO UNIVERSITà..POI WALL STREET è crolllata per i motivi suddetti e qualcuno si è svegliato,era ora

ma che fatica c è voluta...e che disastri...

tanto per essere chiari ,obama NOn è contro alla pena di morte ed è passabilmente favorevole alla detenzione legale di armi in casa(capisco fossero una..ma la han interi arsenali in famiglia eh..)

ps:complimenti x i gusti musicali
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"la Sokuli i Capossella la Sirka"
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Old 22-01-2009, 18:48   #10
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bel colpo FRa,grazie x aver messo il messaggio


se lavete letto,una cosa che vista dal metro europeo un po inquieta è il loro continuo rikiamo a..:

"khe san,concord,gettysburg,etc etc"

son tutte note battaglie -vittoriose,a parte keh san -del loro esercito,nel corso dei secoli,dei decenni...

ce lhan sempre avuta sta fissa della FORZA militare eh...non diminuisce mica eh...

non dico sia di cattivo gusto,ma cazzo,è proprio nelle fondamenta del loro IO subliminale....han sta fissa che se necessario loro DEVONO sparare"anche x aiutare noi"

mah..

stavolta però spero gli sia passata la voglia,il mondo musulmano sè rivelato un osso duro...piu duro di quelli incontrati precedentemente...
__________________
"la Sokuli i Capossella la Sirka"
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Old 22-01-2009, 18:59   #11
Floydredcrow
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Originally Posted by davide.c View Post
bel colpo FRa,grazie x aver messo il messaggio


se lavete letto,una cosa che vista dal metro europeo un po inquieta è il loro continuo rikiamo a..:

"khe san,concord,gettysburg,etc etc"

son tutte note battaglie -vittoriose,a parte keh san -del loro esercito,nel corso dei secoli,dei decenni...

ce lhan sempre avuta sta fissa della FORZA militare eh...non diminuisce mica eh...

non dico sia di cattivo gusto,ma cazzo,è proprio nelle fondamenta del loro IO subliminale....han sta fissa che se necessario loro DEVONO sparare"anche x aiutare noi"

mah..

stavolta però spero gli sia passata la voglia,il mondo musulmano sè rivelato un osso duro...piu duro di quelli incontrati precedentemente...
Grazie,
si sarà piu duro ma è anche vero che noi siamo piu avanti rispetto quegli anni siamo nel 2009 e ci siamo molto piu aggiornati in tutto,ma la differenza non la fa la guerra ma un uomo al timone del potere che sa unire con la diplomazia delle sue parole.
__________________
Francy e banda
"Ma poi...bisogna vedere in quale mare di lacrime è nato un sorriso..."
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Old 22-01-2009, 19:13   #12
davide.c
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EHM..GUARA CHE è UN PO PIU COMPLICATO...è abbstanza noto che ci sono LOBBY/lobbies nella politica americana..

(dei religiosi battisti del sud ,delle armi,dell industria petrolifera,dell esercito,degli "amici di israele", della sanità privata,degli esuli cubani anti -fidel)

...che quando le cose NON gli van bene ..si fan pesare..e si fan pesare pure molto...

magari a sto giro avran un po il fiato corto eh..ma faran presto a riprendersi...

domanda(se non lo sai,è così che funziona)che so:

cè un senatore,che so,del texas,che ha ricevuto ,che so,200.000 dollari(faccio un esempio)dalle industrie delle armi per la sua campagna elettorale nel suo collegio..e grazie ai fondi,fa piu publicità e quindi viene eletto...

quando si vota x il controllo delle armi al congresso nazionale,a washington....sto qui..secondo te..si "ricorda" di dover votare in un certo modo..si..o no?

e credo proprio di si eh....

"LA" purtroppo funziona così..credimi hanno una democrazia da barzelletta...

speriamo con lui si inverta un po la rotta..ma su alcune cose han un sistema pauroso (davvero)
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"la Sokuli i Capossella la Sirka"
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Old 22-01-2009, 19:27   #13
valentina
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ci sono LOBBY/lobbies nella politica americana.
infatti prima avevano il loro bel burattino che faceva le cose a comando...
effettivamente mi sono domandata più volte come abbia fatto obama a passare e l'unica risposta concreta che ci si può dare è che finalmente l'unione fa forza e la gente ha davvero voglia di voltare pagina

anch'io tempo per l'incolumità del 44° presidente, ma spero che non solo i servizi di sicurezza, ma la stessa gente lo possa proteggere, nel senso che se davvero questa voglia di cambiare sarà forte, sentita e condivisa non sarà necessario arrivare a tanto, anzi avrebbe solo l'effetto di unire ancora di più tutti!
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Old 22-01-2009, 19:36   #14
duska
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Default un pò di storia...

Quasi mai intervengo e l'ultima volta fu proprio per "questioni politiche"... non vorrei apparire come il solito bastian contrario ma... premesso che non me ne importa in fico secco della politica, sopra tutto di quella degli altri fossero americani piuttosto che cinesi, visto tutto questo entusiasmo per il nuovo presidente democratico sottopongo a chi vorrà leggere qualche dato oggettivo e storico relativo alle varie presidenze democratiche che gli americani hanno avuto in epoca moderna. Obama mi sembra una brava persona, però se tanto mi da tanto e se credete nella statistica... AUGURI!!

-WILSON, presidente DEMOCRATICO, nel 1913, concesse ai banchieri americani di finanziare la Prima Guerra Mondiale, sin dall'inizio e, pur dichiarandosi neutrale, i soldi li diede solo agli Alleati e gliene diede talmente tanti, che l'ultima rata del debito inglese avrebbe dovuto scadere nel 1986, settanta anni dopo la fine della guerra. Per altro, in tale guerra gli USA si decisero ad intervenire solo quando i tedeschi stavano per vincere e loro avrebbero perso tutti i loro soldi, non solo dallìInghilterra, ma anche dalla Francia, dall'Italia, dalla Russia (ma quelli li persero per altre ragioni).
Inghilterra e Francia dichiararono guerra alla Germania nel 1939, solo perché gli americani le finanziarono sin dal primo momento; infatti le due erano talmente impreparate, che per un anno stettero a guardare i tedeschi dall'altra parte della linea Maginot. Anche questa volta, il presidente DEMOCRATICO ROOSVELT riuscì a vincere la riluttanza del popolo americano ad entrare in guerra, facendosi?? attaccare dai giapponesi a Pearl Harbour.
Il presidente TRUMAN, DEMOCRATICO, spedì i soldati americani a combattere in Corea nel 1950, senza risolvere niente; infatti, ancora oggi esistono due Coree.
Il DEMOCRATICO KENNEDY, nel gennaio 1961, dichiarò che bisognava "rafforzare il nostri i nostri strumenti militari: stiamo entrando in un periodo di rischiose incertezze, in cui le possibilità, sia militari sia diplomatiche, richiedono che il mondo libero disponga di un a forza così poderosa, così da rendere manifestamente vana ogni aggressione". Nel '62, durante la crisi dei missili sovietici a Cuba, (ricordate Fidel?) KENNEDY rischiò di trascinare gli USA e il mondo in una guerra nucleare. Fu il presidente DEMOCRATICO KENNEDY che spedì in Vietnam i primi diecimila consiglieri militari americani e fu il suo successore, il presidente DEMOCRATICO JOHNSON, che scatenò la guerra contro il Vietnam. Poi, non fu forse il presidente DEMOCRATICO CLINTON che, nel 1995, ordinò un attacco massiccio degli aerei americani contro le forze serbe in Bosnia e che nel 1999 fece bombardare per tre mesi la Serbia per il Kosovo libero, ma non indipendente, secondo gli accordi di Rambouillet? Lo stesso presidente DEMOCRATICO CLINTON ha inventato la guerra contro il terrorismo, lanciando, nel 1998, 75 missili Chiuse contro i campi terroristi di Bin Laden, sul quale, nel novembre dello stesso anno, venne posta una taglia di 5 milioni di dollari....

Meglio pensare ai CLC valà...
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Old 22-01-2009, 19:37   #15
Floydredcrow
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ci sono LOBBY/lobbies nella politica americana.
infatti prima avevano il loro bel burattino che faceva le cose a comando...
effettivamente mi sono domandata più volte come abbia fatto obama a passare e l'unica risposta concreta che ci si può dare è che finalmente l'unione fa forza e la gente ha davvero voglia di voltare pagina

anch'io tempo per l'incolumità del 44° presidente, ma spero che non solo i servizi di sicurezza, ma la stessa gente lo possa proteggere, nel senso che se davvero questa voglia di cambiare sarà forte, sentita e condivisa non sarà necessario arrivare a tanto, anzi avrebbe solo l'effetto di unire ancora di più tutti!
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Old 22-01-2009, 19:48   #16
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Beh Obama spero manterrà almeno in parte le aspettative,che a ragione sono enormi,milioni,anzi miliardi di persone si apettano da lui grandi cose,certo è difficile, ma nella storia i grandi uomini sono semrpe stati quelli che hanno saputo plasmare le vicende sociali,culturali e politiche dei popoli e cambiando il mondo e il corso della storia.

Intanto ha regalato un sogno a tutti coloro che non credevano fosse possibile un miracolo sociale di tale portata,un osngo a tutti coloro che pensano che il mondo puo' riservare ancora delle paicevoli sorprese.

E poi chi ha detto che non c'entra coi nostri pelosi?

Questo piccolo batuffolo è stato chiamato obama in suo onore:


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Old 22-01-2009, 19:59   #17
davide.c
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Originally Posted by duska View Post
Quasi mai intervengo e l'ultima volta fu proprio per "questioni politiche"... non vorrei apparire come il solito bastian contrario ma... premesso che non me ne importa in fico secco della politica, sopra tutto di quella degli altri fossero americani piuttosto che cinesi, visto tutto questo entusiasmo per il nuovo presidente democratico sottopongo a chi vorrà leggere qualche dato oggettivo e storico relativo alle varie presidenze democratiche che gli americani hanno avuto in epoca moderna. Obama mi sembra una brava persona, però se tanto mi da tanto e se credete nella statistica... AUGURI!!
...

ciao duska e grazie x l intervento
io adoro i bastian contrari!

non che sti ragazzi a stelle e striscie siano dei santi,è noto,voglio dire

però nelle prime due guerre mondial,che siano venuti o meno x la2morale2 o per autarci a far soldi con loro ,poco importa
CI HAN SALVATO IL CULO E BASTA

E SE NONC ERAN LORO CHISSà COEM FINIVA
UN FILO DI IDEALISMO LO AVEVANO DAVVERO

POI LA 3A GUERRA VINTA è QUELLA CVONTRO L EX UNIONE SOVIETICA
e anche li,pur con tutti i limiti delgi usa,ma la vecchia URSS era impresentabile,eh...

certo abbiam dovuto chiduere gli okki su molte nefandezze ma...non si poteva far altro
(tipo:le oscenità fatte dagli americani in centro e sud america nelgi anni 60-70 80--dovrebbero essere cose note a chi ha piu di 30 anni,dico)


e anche dal 90 in poi coi paesi arabi..ma scusa..se l arabia saudita(che ha il 40% del petrolio mondiale)e che è di fianco alliraq,veniva invasa dalliraq stesso,come credi che andava a finire?
si creava una dittatura ferocissima(come liraq allepoca era)con in piu un bel po di petorlio in grado se non di controllare,di sicuro di condzionare-male-il mondo

parlo del 90,91,la prima guerra del golfo (che infatit fu appoggiata pure dall ONU,pensa te,a differenza della 2a..),non dell osceno attaco del 2003 che non aveva senso
nel 90-91 anche li non si poteva fare altro che appoggiarsi agli amici a stelle e striscie...

il discorso cambia pe ril 203,ovvio,era immotivata

per la serbia e la bosnia:li interessi strategici non ce n erano,davvero li non c era da guadagnare nulla..
perchè lo si è fatto?
beh cristo la serbia di milosevic mica erano gattini e micetti eh!eran delel vere belve!

son stati debellati anche loro,a suon di bombe e oggi la bosnia è pacificata e sotto controllo onu e la serbia è una democrazia,neanche troppo traballante

anche li senza intervento usa il massacro continuva..

clinto e il sudan:scusami è una cosa marginale..un missile finì su una fabbrica di medicinali...(o era di armi chimiche?)ma all epoca il sudan ospitava bin laden e non si poteva far altro che provare a prenderlo"dal cielo"

(gli errori avvengono..i missili mica son il pc di casa eh..)

purtroppo nella storia la scelta raramente è tra bene o maleiu spesso e tra PEGGIO e-o "meno peggio..."


ecco,se solo,coem dicevo nel emssagigo piu sopra che maari hai letto,ecco se evitasero però di far smepre"limpero romano con armi moderne"

e sopratutto se evitassero di ricordarlo nei messaggi di insiediamento..lo si sa gia,perchè devono anche dirlo ai 4 venti?

per ringalluzzire il loro orgoglio che ultmamente nel mondo arabo ha preso un bel po di calci in culo?

ovvio,cedo sia così

immaginati l effetto che fa un presidente tedesco che parla del loro esercito al momento dellinsiediamento....

....lo toglierebbero subito dall incaricooo !!con quel che ha fatto la germania in passato!!!..

negli usa invece il patriottismo è diffuso come" topolino "alle scuole medie e quindi..insomma "fa cassetta...
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Old 22-01-2009, 20:21   #18
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: perché gli uomini e le donne e i bambini di ogni razza e di ogni fede possono festeggiare insieme in questa magnifica spianata , e perché un uomo il cui padre meno di sessant'anni fa non sarebbe stato servito in un ristorante ora può stare di fronte a voi per pronunciare un giuramento quasi sacro.

questa frase mi ha fatto venire la pelle d'oca quando ieri gliel'ho sentita pronunciare,io ho sperato in lui fin dal primo giorno e mi sono veramente emozionata quando è stato eletto,ripongo in Obama tanta fiducia e tanta speranza ! la sensazione è quella della quiete dopo la tempesta.
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Old 22-01-2009, 20:26   #19
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-WILSON, presidente DEMOCRATICO, nel 1913, concesse ai banchieri americani di finanziare la Prima Guerra Mondiale, sin dall'inizio e, pur dichiarandosi neutrale, i soldi li diede solo agli Alleati e gliene diede talmente tanti, che l'ultima rata del debito inglese avrebbe dovuto scadere nel 1986, settanta anni dopo la fine della guerra. Per altro, in tale guerra gli USA si decisero ad intervenire solo quando i tedeschi stavano per vincere e loro avrebbero perso tutti i loro soldi, non solo dallìInghilterra, ma anche dalla Francia, dall'Italia, dalla Russia (ma quelli li persero per altre ragioni).
Inghilterra e Francia dichiararono guerra alla Germania nel 1939, solo perché gli americani le finanziarono sin dal primo momento; infatti le due erano talmente impreparate, che per un anno stettero a guardare i tedeschi dall'altra parte della linea Maginot. Anche questa volta, il presidente DEMOCRATICO ROOSVELT riuscì a vincere la riluttanza del popolo americano ad entrare in guerra, facendosi?? attaccare dai giapponesi a Pearl Harbour.
Il presidente TRUMAN, DEMOCRATICO, spedì i soldati americani a combattere in Corea nel 1950, senza risolvere niente; infatti, ancora oggi esistono due Coree.
Il DEMOCRATICO KENNEDY, nel gennaio 1961, dichiarò che bisognava "rafforzare il nostri i nostri strumenti militari: stiamo entrando in un periodo di rischiose incertezze, in cui le possibilità, sia militari sia diplomatiche, richiedono che il mondo libero disponga di un a forza così poderosa, così da rendere manifestamente vana ogni aggressione". Nel '62, durante la crisi dei missili sovietici a Cuba, (ricordate Fidel?) KENNEDY rischiò di trascinare gli USA e il mondo in una guerra nucleare. Fu il presidente DEMOCRATICO KENNEDY che spedì in Vietnam i primi diecimila consiglieri militari americani e fu il suo successore, il presidente DEMOCRATICO JOHNSON, che scatenò la guerra contro il Vietnam. Poi, non fu forse il presidente DEMOCRATICO CLINTON che, nel 1995, ordinò un attacco massiccio degli aerei americani contro le forze serbe in Bosnia e che nel 1999 fece bombardare per tre mesi la Serbia per il Kosovo libero, ma non indipendente, secondo gli accordi di Rambouillet? Lo stesso presidente DEMOCRATICO CLINTON ha inventato la guerra contro il terrorismo, lanciando, nel 1998, 75 missili Chiuse contro i campi terroristi di Bin Laden, sul quale, nel novembre dello stesso anno, venne posta una taglia di 5 milioni di dollari....

...
sto rileggendo la aprte sopra che hai scritto,e che dire,anche se non tutto mi torna,complimenti cmq x aver ricordato la parte riguardante la prima guerra mondiale..è così poco nota-ma esatta- che davvero hai fatto bene a riportarla

(ed è parecchio imbarazzante x moltinel mondo,usa in primis)

ps.sul vietnam e sul,a prima parte della 2a guerra mondiale io l avrei detta un po diversa,cmq complimenti-sinceri-
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Old 22-01-2009, 20:35   #20
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: perché gli uomini e le donne e i bambini di ogni razza e di ogni fede possono festeggiare insieme in questa magnifica spianata , e perché un uomo il cui padre meno di sessant'anni fa non sarebbe stato servito in un ristorante ora può stare di fronte a voi per pronunciare un giuramento quasi sacro.

questa frase mi ha fatto venire la pelle d'oca quando ieri gliel'ho sentita pronunciare,io ho sperato in lui fin dal primo giorno e mi sono veramente emozionata quando è stato eletto,ripongo in Obama tanta fiducia e tanta speranza ! la sensazione è quella della quiete dopo la tempesta.
vero anto,quello è il passo + commmovente

non male anche questo,però:

""Perché noi sappiamo che la nostra eredità patchwork è una forza, non una debolezza. Siamo una nazione di cristiani e musulmani, ebrei e indù, e non credenti. Siamo modellati da ogni lingua e cultura, portati da ogni angolo della Terra; e siccome abbiamo provato l'intruglio amaro della guerra civile e delle segregazione, e siamo emersi da quel capitolo buio più forti e più uniti, non possiamo non credere che i vecchi odi un giorno passeranno; che le linee della tribù presto si dissolveranno presto; che mentre il mondo diventa più piccolo, la nostra comune umanità si rivelerà a se stessa; e che l'America deve giocare il suo ruolo inaugurando una nuova era di pace.
Verso il mondo musulmano, noi cerchiamo una nuova strada in avanti, sulla base del comune interesse e del mutuo rispetto. A quei leader attorno al globo che cercano di seminare il conflitto, o che attribuiscono all'Occidente i mali della loro società: sappiate che la vostra gente vi giudicherà su quello che potete costruire, non su quello che distruggete. A quelli che si avvinghiano al potere attraverso la corruzione e l'inganno e mettendo a tacere il dissenso, sappiate che siete sul lato sbagliato della storia; ma che noi vi allungheremo una mano se vorrete aprire i vostri pugni"


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